Via ferrata del Passo Santner

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Via ferrata del Passo Santner
Santnerpass-Klettersteig
La Via ferrata del Passo Santner e, in basso al centro, il Rifugio Fronza alle Coronelle
Tipo percorsovia ferrata
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Trentino-Alto Adige
Provincia  Bolzano
ComuneNova Levante
Catena montuosaGruppo del Catinaccio
MontagnaCima Catinaccio
Percorso
InizioRifugio Fronza alle Coronelle
FineRifugio Passo Santner
Altitudine max.2741 m s.l.m.
Altitudine min.2337 m s.l.m.
Dislivello404 m
Tipo superficieroccia
Dettagli
Tempo totale2h 15m (solo andata)
Difficoltàfacile

La via ferrata del passo Santner[1] (in tedesco Santnerpass-Klettersteig) è una via ferrata che porta al rifugio Passo Santner, nel gruppo del Catinaccio, in provincia di Bolzano.

Descrizione del percorso[modifica | modifica wikitesto]

Alcuni dei contenuti riportati potrebbero generare situazioni di pericolo o danni. Le informazioni hanno solo fine illustrativo, non esortativo né didattico. L'uso di Wikipedia è a proprio rischio: leggi le avvertenze.

Avvicinamento[modifica | modifica wikitesto]

Per arrivare all'attacco della ferrata, il percorso tipico è salire dal rifugio Fronza alle Coronelle (2.337 m), raggiungibile tramite la seggiovia Laurin.

Via ferrata[modifica | modifica wikitesto]

Si sale dietro il rifugio Fronza per il sentiero verso la sella del passo Santner, che si inerpica nella parete rocciosa, facilitati da funi d'acciaio, gradini di ferro e da una scala a pioli. A metà percorso si incontra uno stretto canale in alcuni periodi innevato, facilmente superabile con l'ausilio delle funi di sicurezza, spesso giacenti sotto la neve e abbastanza lasche. Si giunge infine, tramite un breve tratto non più attrezzato, al rifugio Passo Santner.

Discesa[modifica | modifica wikitesto]

Per la discesa si può percorrere a ritroso il tratto appena seguito, o scendere dall'altro versante, transitando dal rifugio Re Alberto e dal rifugio Vajolet e quindi raggiungendo nuovamente il rifugio Fronza alle Coronelle, chiudendo il cerchio.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Luca Visentini, Gruppo del Catinaccio, Bolzano, 1979, ISBN 88-7014-126-8.
  • Eugen Hüsler, Dolomiti. Oltre 80 vie ferrate, Bolzano, 1983.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]