Lasionycteris noctivagans
Lasionycteris noctivagans | |
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Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Superordine | Laurasiatheria |
Ordine | Chiroptera |
Sottordine | Microchiroptera |
Famiglia | Vespertilionidae |
Sottofamiglia | Myotinae |
Genere | Lasionycteris Le Conte, 1831 |
Specie | L.noctivagans |
Nomenclatura binomiale | |
Lasionycteris noctivagans Le Conte, 1831 | |
Sinonimi | |
Vesperides | |
Areale | |
Lasionycteris noctivagans (Le Conte, 1831) è un pipistrello della famiglia dei Vespertilionidi, unica specie del genere Lasionycteris (Le Conte, 1831), diffuso nell'America Settentrionale.[1][2]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Dimensioni
[modifica | modifica wikitesto]Pipistrello di piccole dimensioni, con la lunghezza totale tra 92 e 115 mm, la lunghezza dell'avambraccio tra 37 e 44 mm, la lunghezza della coda tra 35 e 45 mm, un'apertura alare fino a 31 cm e un peso fino a 11 g.[3]
Caratteristiche craniche e dentarie
[modifica | modifica wikitesto]Il cranio è appiattito e con un rostro largo. La regione inter-orbitale è ampia. La parte superiore del rostro ha una concavità su ogni lato tra la regione lacrimale e le narici. Gli incisivi superiori interni sono bicuspidati, mentre quelli più esterni sono semplici.
Sono caratterizzati dalla seguente formula dentaria:
3 | 2 | 1 | 2 | 2 | 1 | 2 | 3 |
3 | 3 | 1 | 3 | 3 | 1 | 3 | 3 |
Totale: 36 | |||||||
1.Incisivi; 2.Canini; 3.Premolari; 4.Molari; |
Aspetto
[modifica | modifica wikitesto]La pelliccia è lunga e densa. Il colore generale del corpo è nero brizzolato, dovuto all'estremità argentata dei singoli peli. Il muso è corto e largo, gli occhi sono piccoli. Le orecchie sono corte, triangolari con l'estremità smussata, ben separate tra loro e prive di peli, con un trago largo e corto, con la punta smussata e piegato in avanti. Le membrane alari sono nerastre. La coda è lunga ed inclusa completamente nell'ampio uropatagio, il quale è ricoperto densamente di peli fino all'altezza delle ginocchia. Il calcar non è carenato. Il cariotipo è 2n=20 FNa=28.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Comportamento
[modifica | modifica wikitesto]Si rifugia dietro le cortecce staccate e nelle fessure degli alberi, nei nidi abbandonati di uccelli e più raramente in edifici. Gli adulti sono solitari, occasionalmente si aggregano in piccoli gruppi. Durante l'estate i sessi tendono a separarsi e formare distinte colonie. In tarda estate e in autunno si riuniscono per migrare nelle parti più meridionale del loro areale. Tuttavia sono stati osservati anche esemplari in ibernazione, in particolare nelle regioni più settentrionali.
Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]Si nutre prevalentemente di mosche, scarafaggi e falene. Ha una strategia di predazione a breve raggio, sorvolando specchi e corsi d'acqua. Cattura le prede in prossimità o direttamente al suolo.
Riproduzione
[modifica | modifica wikitesto]Le femmine danno alla luce due piccoli alla volta tra giugno e i primi di luglio, dopo una gestazione tra 50 e 60 giorni. Gli accoppiamenti avvengono in autunno, seguiti da un deposito spermatico nelle femmine attraverso tutto l'inverno. Durante il parto solitamente si posizionano a testa all'insù, con l'uropatagio ripiegato a formare un cesto nel quale il nascituro cade appena lasciato l'utero. L'aspettativa di vita in natura è di circa 12 anni.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Questa specie è diffusa nell'America Settentrionale dal Canada meridionale e Alaska sud-orientale, attraverso tutti gli Stati Uniti d'America fino al Messico nord-orientale e Bermuda.
Vive in boschi temperati vicino a fonti d'acqua.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) Arroyo-Cabrales, J., Miller, B., Reid, F., Cuarón, A.D. & de Grammont, P.C. 2008, Lasionycteris noctivagans, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Lasionycteris noctivagans, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
- ^ Novak, 1999.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Gerrit Smith Miller, The Families and genera of Bats, Washington, USA, 1907.
- Ronald M. Novak, Walker's Mammals of the World, 6th edition, Johns Hopkins University Press, 1999. ISBN 9780801857898
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Lasionycteris noctivagans
- Wikispecies contiene informazioni su Lasionycteris noctivagans
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) silver-haired bat, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Lasionycteris noctivagans, su Fossilworks.org.