Utente:Timoleon75/sandbox

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Liceo Scientifico "Carlo Pisacane"
La facciata dell'attuale sede del Liceo "Pisacane"
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
CittàPadula
IndirizzoVia Salita dei Trecento, snc
Organizzazione
TipoStatale
OrdinamentoLiceo scientifico
Fondazione1964
PresideLiliana Ferzola
Studenti350
Dati generali
MottoE sai cosa scegli
Sito web

Il Liceo Scientifico Carlo Pisacane è un istituto di istruzione superiore italiano con sede nella città di Padula.

Il Liceo Scientifico fu fondato come sezione staccata del liceo scientifico "Giovanni da Procida" di Salerno e venne situato nella parte alta del centro storico di Padula, come presidio per il paese, dal 1964[1].

La scelta di Padula, dovuta alla presenza della Certosa di San Lorenzo e alla tradizione culturale del centro valdianese, pose il Liceo come crocevia per gli studenti dei 18 centri del Vallo di Diano, non più costretti a viaggi in treno lunghi e faticosi, vista la posizione eccentrica del Vallo nella provincia di Salerno.

Con nota n. 27833 del 30 gennaio 1971, il Provveditorato agli Studi di Salerno comunicava di aver proposto al Ministero della Pubblica Istruzione di concedere l'autonomia alla sezione staccata a partire dall'anno scolastico 1971/72[2].

Inizialmente situato nella parte alta del paese, nei pressi della chiesa di San Clemente, in un edificio privato, l'Istituto venne trasferito, nei primi anni Dieci del XXI secolo, in un apposito edificio scolastico, in precedenza adibito a scuola media e ristrutturato per ospitare, appunto, il Liceoː l'edificio attuale, dunque, in cui, al 2018, risiede il Liceo è un edificio pubblico di proprietà comunale e ceduto in affitto alla Provincia di Salerno.

Negli ultimi sei anni, dal 2012 al 2018, la popolazione scolastica del Liceo ha avuto fasi altalenanti, attestandosi, comunque, intorno a circa 300 studentiː nel dettaglio, nell'anno scolastico 2012/13, gli studenti erano 336; nell'anno successivo, 307; il 2014/15 vide una lieve flessione, con 298 studenti, che aumentarono a 311 nel 2015/16. L'ultimo biennio, dal 2016 al 2018, vide nuovamente, nel 2016, un calo fino a 298 iscritti. Al 2018, si contano 312 studenti, per un totale di 16 classi divise in 4 sezioni, di cui tre sezioni a ordinamento tradizionale ed una a indirizzo Scienze Applicate.

I docenti attualmente in servizio nell'Istituto sono, invece, 34, di cui due supplenti temporanei[3].

I Dirigenti Scolastici

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Dall'istituzione a sede autonoma al 2018, i presidi che si sono avvicendati alla guida del Liceo sono, in tutto, diciannove[4]ː

Anni Preside
1971-1973 Gaetano De Lisa
1973-1974 Anna Maria Gallotta
1974-1975 Iolanda Cardinale Molinaro
1975-1976 Marco Capuano
1976-1978 Libero Mascolini
1978-1980 Raffaele Solimeno
1980-1982 Felice Carfagna
1982-1984 Antonio Innamorato
1984-1995 Adolfo Manzione
1995-1996 Vincenzo Cristiano
1996-1997 Michele Santopietro
1997-1998 Filippo Di Ruocco
1998-1999 Angelo Capo
1999-2000 Vincenzo Cristiano
2000-2010 Ersilia De Rosa
2010-2011 Don Elia Giudice
2011-2012 Antonio Iannuzzelli
2012-2013 Vincenzo Di Salvio
2013-2014 Francesco Vitale
2014-... Liliana Ferzola
La sala di lettura della Biblioteca del Liceo Scientifico di Padula

Sviluppato in un unico complesso a tre piani - di cui uno sottostante il livello strada -, il Liceo Pisacane può contare su un numero congruo di locali suddivisi in aule didattiche, laboratori multimediali, palestra, biblioteca e sala lettura.

L'edificio è dotato di accorgimenti specifici per il superamento delle barriere architettoniche e dispone, inoltre, di una palestra, un'aula conferenze da 100 posti e quattro laboratori; tutte le aule didattiche sono dotate di Lim.

Al 2018, esistono due laboratori di Fisica e Scienze, un Laboratorio Linguistico e uno Informatico.

La biblioteca dell’Istituto ospita circa 2000 volumi. È possibile consultare o prendere in prestito opere di filosofia, scienze, arte, letteratura, storia e numerose collane storiche. Infatti, fondata con il Liceo stesso, è composta da circa volumi frutto di donazioni di Enti e di privati ed è attualmente (2018) stata sistemata dagli studenti in attività di Alternanza Scuola-Lavoro in locali appositi forniti, sempre nello stesso edificio, dal comune di Padula.

Il Battistero di Marcelliano testimonia uno dei più antichi insediamenti del cristianesimo in epoca costantiniana. Cassiodoro ne riporta la notizia nelle sue Variae, descrivendolo riguardo fiera annuale di San Cipriano che si svolgeva a Marcelliano, antico sobborgo di Cosilinum[5].

Egli scriveː

(LA)

«Cassiodoro, Variae, VIII 33, 1, 3, 5-6.»

(IT)

«Frequenti siquidem probatione didicimus Lucaniae conventu qui prisca superstitione Leucothea nomen accepit, quod ibi sit aqua nimio candore perspicua, praesumptionibus illicitis rusticorum facultates negotiantium hostili direptione saepe laceratas, ut qui ad natale sancti Cypriani religiosissime venerant peragendum mercimoniisque suis faciem civilitatis ornare, egentes turpiter inanesque discederent. [...] Est enim conventus iste et nimia celebritate festivus et circumiectis provinciis valde proficuus. [...] Est enim et locus ipse camporum amoenitate distensus: suburbanum quoddam Consilinatis antiquissimae civitatis, qui a conditore sanctorum fontium Marcellianum nomen accepit. hic erumpit aquarum perspicua et dulcis ubertas, ubi in modum naturalis antri apsidis fabricata concavitas sic perspicuos liquores emanat, ut vacuum putes lacum, quem non dubitas esse plenissimum. hic perlucidus usque ad fundum patet, ut aspectibus tuis aerem potius apparere iudices, non liquorem. aemulatur serenum diem aqua subtilissima, nam quicquid in imo geritur, inoffensa oculis claritate monstratur. Conludunt illic gregatim laetissimi pisces, qui ad manus pascentium sic intrepidi veniunt, tamquam se noverint non esse capiendos: nam qui tale aliquid praesumpsit efficere, mox poenam divinitatis cognoscitur excepisse

Il battistero sorgeva sulle mura di un preesistente edificio pagano, evidente dal fatto, tra l'altro, che furono trovate nelle sue vicinanze molte tombe. Infatti, nel 1928, crollato un muro di rafforzamento nella sua parte occidentale, fu ritrovata un'epigrafe incisa sullo stipite di una porta, probabilmente da una tomba pagana del luogo.̝ La tomba, di età imperiale, portava l'incisione D(is) M(anibus)/ MARC/ELLIN/O FILIO /PARENT(es) / FECER(unt)[6]. Già nel 1903, comunque, in un varco del torrente Fonti fu trovata un'epigrafe di cui restava solo il frammento inferiore destro, con inciso (F)ILIAE LE.../PATER; i frammenti funerari, comunque, furono molti[7]

Esso fu luogo di un’intensa attività di cristianizzazione e di evangelizzazione delle contrade vicine, svolta dalla diocesi di Marcelliano. Nell’alto medioevo la zona prese il nome di Marcellianum. Dalle macerie del battistero fu costruita nel XII secolo una chiesa dedicata a S. Giovanni Battista, un dono di Ruggero II Normanno ai cavalieri dei Templari. All’inizio del XIX secolo Il Battistero di Marcelliano entrò a far parte del Regio demanio a seguito della soppressione dell’ordine dei padri di S. Antonio Abate che ne avevano il possesso.

Il Battistero di Marcelliano è un battistero unico in Italia, si caratterizza per una sorgente collocata al centro della chiesa. Le acque della sorgente raccolte in una vasca consentivano il battesimo dei fedeli per immersione.

  1. ^ Sito dell'istituto Omnicomprensivo di Padula (SA), su http://www.icpadula.gov.it/web/. URL consultato il 17 maggio 2018.
  2. ^ Comune di Padula, Archivio Storico, "Delibere", a. 1971, delibera n. 1 dell'11 febbraio 1971.
  3. ^ Informazioni reperite da indagine presso la Segreteria del Liceo.
  4. ^ I dati che seguono sono desunti dall'Archivio Storico del Liceo, con sede nella Segreteria dell'Istituto Comprensivo di Padula. Una copia dell'albo d'oro dei Dirigenti è, al 2018, affissa nella presidenza del Liceo.
  5. ^ M. C. Gallo, La riscoperta di Cosilinum, Salerno, Laveglia, 2004, p. 126.
  6. ^ M. C. Gallo, La riscoperta di Cosilinum, Salerno, Laveglia, 2004, p. 38.
  7. ^ M. C. Gallo, La riscoperta di Cosilinum, Salerno, Laveglia, 2004, p. 71-75.
  • Associazione Amici del Cassaro, Padula prima e durante la Certosa. I luoghi, i monumenti e le vicende della sua storia, Lagonegro, Zaccara, 1998.
  • Maria Carla Gallo, La riscoperta di Cosilinum, Salerno, Laveglia, 2004.
  • Joselita Raspi Serra-Enrico Crispolti, Storia del Vallo di Diano, vol. 4, La cultura artistica, Salerno, Laveglia, 2004.