Utente:Sapatri/Sandbox
La fava di Fratte Rosa è una varietà di fava autoctona, coltivata a Fratte Rosa, un paesino marchigiano.
Regione | Marche |
Luogo | Fratte Rosa |
Diffusione | Comune di Fratte Rosa (PU) |
Zona di produzione | Fratte Rosa |
Famiglia | Leguminosae |
Nome comune | Fava |
Sinonimi | Favetta dei Lubachi, Favon |
Categoria | Legume |
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La fava di Fratte Rosa è una varietà di fava autoctona, coltivata in un particolare tipo di terreno argilloso e ricco di calcare, detto "Lubaco", presente nel territorio frattese. Questa specie marchigiana si mantiene dolce e tenera fino al termine della sua maturazione ed è consumata sia fresca che secca. La Favetta, identifica l'Associazione dei suoi produttori che coltivano, oltre ai territori del comune di Fratte Rosa, anche quelli dei comuni di Barchi, San Lorenzo in Campo, Pergola e Mondavio. La stessa argilla, che arricchisce i terreni, è utilizzata per produrre le terrecotte dette " cocci ".
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Fratte Rosa sorge tra le valli del Metauro e del Cesano su terreni argillosi denominati " Lubachi ". L'eccessiva presenza di argilla ha favorito la costruzione di " case di terra " . Nel tempo, le piante coltivate ed il terreno argilloso hanno portato ad un particolare tipo di fava, derivante da incroci tra favino e fava. Un detto, dice che la fava migliore è quella che viene dai Lubachi. Una delle tradizioni gastronomiche che distinguono Fratte Rosa è una particolare preparazione di pasta alimentare denominata " Tacconi ", ottenuta da una miscela di farina di grano e farina di quella particolare varietà di fava. Il timore di rimanere senza la farina di grano ha spinto i ceti verso l'utilizzo della farina di fava. Oggi la fava di Fratte Rosa è stata oggetto di recupero da parte del C.R.A. di Monsampolo del Tronto e restituita agli areali di origine per l'avvio di una filiera corta di ordine alimentare e gastronomico incentrata sulla valorizzazione di una biodiversità orticola reinserita a forza e con profitto nei processi colturali. La varietà è stata reperita nella zona riferibile al Comune di Fratte Rosa (PU) arroccato sulla cima di un colle a circa 400 m di altitudine posta a cavaliere tra le medie valli del Cesano e del Metauro, al confine con la provincia di Ancona.
Coltivazione
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CRESCITA DELLA PIANTA | sviluppo determinato con 6-7 rami produttivi |
PORTAMENTO | pianta a fusto eretto tetragono |
ALTEZZA | 75 cm. |
FOGLIE | foglia composta paripennata rappresentata da
foglioline ellittiche |
TEMPO DI SEMINA | ottobre |
TIPO DI SEMINA | a buche |
FIORI | con ali macchiate di nero |
TEMPO DI FIORITURA | fine marzo, inizio aprile |
FRUTTO | legume verde allo stato fresco,
nero e coriaceo a maturità |
MATURAZIONE SEME
CEROSO |
inizio maggio |
MATURAZIONE SEME
SECCO |
fine maggio, inizio giugno |
CONSERVAZIONE DEL
SEME |
secco |
UTILIZZAZIONE | seme fresco per alimentazione umana - allo stato
secco come farina per la produzione dei tacconi |
Bibliografia
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Cucina
[modifica | modifica wikitesto]Gli abitanti sostengono che le fave migliori siano quelle coltivate sui "lubachi", ovvero i terreni ricchi di argilla bianca che caratterizzano il territorio e che hanno dato origine a due produzioni tipiche: i "cocci" e le fave. La semina si fa ad ottobre e i semi cerosi vengono raccolti agli inizi di maggio
Voci correlate
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