Utente:Marcuccio736768/Sandbox

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Giovanni Marcuccio (Caiazzo, 26 luglio 1934Caiazzo, 31 agosto 2016) è stato un artista e saggista italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Le origini[modifica | modifica wikitesto]

Nato il 26 luglio 1934 a Caiazzo da Ettore, postino e operatore cinematografico e da Ersilia Mancini sarta. La sua infanzia e l’adolescenza coincisero con il periodo più tragico per l’Italia e per il mondo a causa della 2° guerra mondiale conclusasi nel 1945.

Gli studi[modifica | modifica wikitesto]

Frequentò le scuole elementari statali locali conseguendo la licenza nel 1945. I genitori, per la buona volontà dimostrata negli studi decisero di farlo studiare; Caiazzo però era privo di scuole medie e superiori e lo iscrissero alla 1°media nelle scuole del seminario che il Vescovo Di Girolamo aprì agli alunni esterni con il pagamento di una retta mensile. Conseguì la licenza media nel 1949 a Capua da alunno esterno. L’anno successivo si iscrisse alle Magistrali a Capua. Ricevette una spinta determinante alla frequenza negli studi, dallo sport. in particolare l’atletica leggera dove si impose nella disciplina del salto in alto divenendo il campione dell'istituto. Concluse gli studi magistrali conseguendo il diploma e vincendo al Vomero di Napoli un gara di salto in alto regionale.

Occupazione e impegni politi e sociali[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1956 al 1959 insegnò in una scuola sussidiata in una contrada del comune di Caiazzo (S.Maria di Bucciano) distante 4 km che raggiungeva a piedi per mancanza di mezzi di trasporto. Nel 1960 la scuola di S. Maria di Bucciano divenne plesso statale e ciò lo costrinse a lasciarla. La disoccupazione però lo indusse a lavorare da manovale. Fu infatti assunto presso il tabacchificio di Santa Maria Capua Vetere come lavoratore stagionale. Conclusi l’impegno con il tabacchificio, si preparò per il concorso magistrale e finalmente conseguì l’idonietà all’insegnamento. La sua attività politica intensa, in paese, lo portò ad assumere incarichi importanti a livello politico. Fu in quegli anni che fondò il Gruppo Teatro Caiatino con altri suoi coetanei. Fu assunto, nel 1964 alla direzione nazionale della Democrazia Cristiana e distaccato presso il D.C. di Caserta. Qualche anno prima (1963) fu fra i fondatori della Pro Loco voluta dal Giudice e Sindaco Loreto Severino. Gli anni 60 diedero il via ad una vita intensa e piena d’interessi culturali e sociali. Amò molto la musica e la poesia fu presentatore di molti spettacoli musicali con i maestri Carlo Fiore e Franco Maioriello e i giovani musicisti Silvano Pepe, Angelo Santoro, Giandomenico Moruzzi e Bruno Santoro. Nel 1966 lasciò la direzione provinciale della D.C. e divenne insegnante di ruolo a S.Maria di Bucciano. Negli anni 70 fu consigliere comunale e si occupò di attività culturali. Curò rievocazioni storiche della Via Crucis. Nel 1973 rifondò la Pro Loco e diede vita ad intense attività culturali, artistiche e sportive. Con l'associazione istituì il Premio letterario Città di Caiazzo ereditato dal Movimento Culturale Caiatino che fu chiamato “L’Asino d’oro” da Aldo Cervo e dal cugino Ortensio. L’associazione Pro Loco negli anni 70 e 80 lo vide Presidente e fra i fondatori dell’UNPLI Regionale, dell’Estate Caiatina e di mostre di Progettazione sul Centro Storico di Caiazzo. Gli ottimi rapporti con l’EPT e regione consentirono di tenere a Caiazzo spettacoli di grande valore internazionale, come i balletti e le formazioni orchestrali estere e italiane in particolare l’Orchestra del Teatro S.Carlo di Napoli. In quegli anni la Pro Loco organizzò numerosi concorsi fotografici e estemporanee di pittura. Curò la direzione artistica del gruppo teatro e del presepe vivente 2°edizione. Istituì la Mostra dell’artigianato, curata insieme al compianto amico Alessandro Giannelli. Il premio letterario Città di Caiazzo, presentato nel 1973 ebbe come animatore e curatori Aldo Cervo, Pasquale Cervo e Giuseppe Perillo, con quest’ultimo tenne rapporti intensi per l’ULPLI e con poeti più importanti italiani. Con l’associazione curò anche lo Sport e con Domenico Tessitore vice presidente ci furono alcune edizioni di campionati regionali di ciclismo dilettanti. Negli anni 80 e 90, mai interrompendo i suoi interessi in tutti i campi, diede maggiore impulso alle attività politiche divenendo per ben 5 legislature consigliere comunale e assessore. Fu attivissimo in campo sociale, in particolare nella sfortunata battaglia per la sopravvivenza della BABY SUD delegato del Sindaco Sorbo sempre negli anni 70. Durante la sua carriera d’insegnante, fu presidente diocesano AIMC, (associazione italiana maestri cattolici) e durante i primi anni d’insegnamento a San Domenico di Ruviano vi istituì una scuola materna per i figli di carbonai. Dopo 8 anni d’insegnamento a San Domenico si trasferì a Caiazzo presso la scuola di S. M. di Bucciano dove rimase per 8 anni, poi si trasferì in Cesarano. Fece parte in quel periodo delle Commissioni nei concorsi magistrali sia perle scuole materne, sia per le scuole elementari. Con la Pro Loco agli inizi degli anni 80,propose la ripresa della “Fiera della Maddalena” che vide la 1°edizione nel 1982. Per l’occasione scrisse: “Origine e storia della fiera Millenaria della Maddalena” che fu distribuita in fotocopie a turisti ed espositori e che accompagnò le edizioni della Fiera negli anni successivi. Fu anche presidente del Comitato Fiera nel 1984 e nel 1985. Negli anni 80 fu ancora regista e sceneggiatore delle Via Crucis in costume arrichitesi negli anni successivi con episodi del Vangelo denominati “Riti Pasquali” essi furono sempre promossi dal parroco Don Antonio Chichierchia. Nelle attività della Pro Loco eletto Presidente nel 1973 divenne guida turistica delle prime comitive di turisti in visita a Caiazzo, e successivamente preparò gli “Itinerari Storici della Città di Caiazzo” con il patrocinio e il contributo del Centro Don Luigi Sturzo, retto dall'avv. Antonino Puorto. Per l’impegno nell’ associazione Pro Loco e come amministratore ebbe la proposta dell’assessorato al Turismo Regionale di ospitare in Caiazzo una sede A.P.T. nella eventuale abolizione delle E.P.T. Come delegato alla cultura in occasione delle proposte per il decentramento dell’università Federico II, propose Caiazzo come sede delle facoltà di Scienze Sociali ed Ecologiche e ciò fu pubblicato in una mostra itinerante dei siti indicati ad ospitare il decentramento. La crisi alla Regione e le incertezze nelle organizzazioni turistiche provinciali si ripercossero anche sulla Pro Loco. La mancanza di contributi portò la sospensione del Premio Letterario e della Estemporanea di Pittura che, nelle edizioni degli anni precedenti avevano visto la partecipazione di attori come Arnoldo Foà, Giuseppe Anatrelli e Riccardo Cucciolla e dell’artista Antonio Bertè. Denunciò, da amministratore l’inutilità delle OO.PP.RR. che avevano fatto il loro tempo per le finalità per cui furono istituite e si batté perchè il loro patrimonio edilizio esistente nel centro storico fatiscente e pericolante passassero al Comune per ospitarvi facoltà universitarie. Propose all’ amministrazione comunale l’acquisto di Palazzo Mazziotti delie OO.PP.RR. cosa che avvenne qualche anno dopo, oggi restaurato , e sede del Museo Kere.

La radio[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1976 fino al 1985 diresse radio Caiazzo e dal 1985 al 1989 Teleradio Caiazzo di cui era proprietario l’amico Gianni Gosta, divenendo popolare per tutto il circondario con la trasmissione radiofonica “L’amore nella musica e nei versi” con Marina Giordano.

La pittura[modifica | modifica wikitesto]

I quadri da lui dipinti finirono in case di molti amici altri furono venduti a Modena presso una Galleria d’arte. La pittura fu una delle passioni più vive. Dove insegnò lasciò sempre un ricordo pittorico sulle pareti dell’edificio. A S. Domenico, dipinse un “Pinocchio” che prendeva a calci i libri, denuncia contro il nozionismo freddo e inattivo. A S.Maria di Bucciano, una “Biancaneve e i sette nani” omaggio ad una collega e ai suoi pochi alunni. A Cesarano un “Panorama di Caiazzo” con ai suoi piedi gli alunni di Cesarano fra cui Gianna de Marco, oggi dirigente della Pro Loco. In campo artistico partecipò ad alcune collettive d’arte, e fu ancora regista ed organizzatore di commedie presentate dalla Pro Loco nei programmi come “Teatro d’inverno” al cinema Verdi e “Teatro in Piazza” durante l’estate. Ritrovò 2 dipinti abbandonati di notevole valore artistico, come una pala di Francesco Cicino , tempera su legno e la “Pentecoste” di Giovanni Bernardino Azzolino, essi furono restaurati e oggi sono collocati nella chiesa di San Francesco a Caiazzo.

Il teatro[modifica | modifica wikitesto]

Con il Gruppo Teatro, in un cortile del Monastero A.G.P tenne spettacoli teatrali dopo uno spettacolo tenuto in piazza durante l’Estate Caiatina da una compagnia di Roma: “La Piramide” di Sergio Pacelli, allacciò rapporti con lui e qualche anno dopo fu aiuto regista di un suo film ”La Strega di Frasso” in cui fu impegnato anche il gruppo teatro. Fra il 1985-86 con Corrado Grasso ideò e sceneggiò la commedia “Scommettiamo?” essa fu presentata e diretta da lui l’anno successivo presso la palestra S.Francesco annessa alla casa comunale. Dopo il successo di questa 1° commedia, scrissero “Vu Cumprà” “Se ci sei” e il “Testamento”. Diede inizio alla stesura del romanzo “I Racconti di Antonio” in dialetto caiatino per conservarne la memoria. Nel 1993 partecipò al concorso “C’era una volta” della Rizzoli grandi opere e con la collaborazione di Geppino Campana e della Pro Loco ideò sceneggiò e diresse “Il Matrimonio com’era” per esso ebbe come direttore di riprese e di montaggio Rossano Orchitano e la colonna sonora dei Maestri Claudio de Siena e Alfonso Carullo. Il Film fu girato nel 1994 a Caiazzo con la collaborazione dell’A.I.C.S , e fu visto in anteprima nella casa di campagna o “Eremo” di Pasquale Cervo e con alcuni dirigenti della Rizzoli fra cui Enrico Gosta. Il Film vinse il 1°posto al “Concorso” nella sezione “Antiquariato alla memoria”. L'ultimo lavoro di scrittura è stato "Nenì quant te spus", finito di scrivere nel mese di Marzo al caro amico Lucio Maioriello.

Iovinelli[modifica | modifica wikitesto]

Con lui è nato nel 1997 “Il Premio Iovinelli” rassegna di varietà. Grazie ad una ricerca fatta da lui negli archivi comunali venne a conoscenza che Giuseppe Iovinelli fondatore del Teatro “Ambra lovinelli” di Roma era nato a Caiazzo nel 1865 da Arcangelo, ceraiolo e Antonia Marocco e il suo teatro che era stato tanto importante per anni giaceva in stato di abbandono, così grazie al suo interessamento e con la collaborazione del sindaco Nicola Sorbo, l’amico Gaetano Chichierchia e Maria Fiore avviarono una sottoscrizione per salvarlo. Aderirono tutti i grandi nomi del teatro italiano fra cui Gigi Proietti, Michele Placido, Lino Banfi, Alberto Sordi, e tanti altri presentarono il progetto al Sindaco di Roma di allora Francesco Rutelli e dopo qualche tempo iniziarono i lavori di restauro e fino ad oggi continua ad essere uno storico teatro scongiurando il pericolo di diventare magari un supermercato. La direzione artistica del "1°Premio lovinelli” venne affidata al Grande attore di rivista Fiorenzo Fiorentini. Fu un grande successo di pubblico, ma purtroppo causò un forte dissesto economico nelle casse della Pro Loco e il festival fu archiviato per alcuni anni e solo nel 2000 il comune con la partecipazione della Pro Loco lo riprese; ma mai nessuna edizione eguagliò la mitica del 1997.

Gli ultimi anni e la morte[modifica | modifica wikitesto]

Alcuni problemi di salute negli anni seguenti l’ho costrinsero a casa e quindi si potè dedicare a tempo pieno alla sua passione per la pittura ad acquerello, curato con amore dalla moglie e dalle sue splendide figlie: Ersilia, Lucia ed Ivania.