Utente:Luigi Rossini/Sandbox

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PREMIO FICTION TV[modifica | modifica wikitesto]

PREMIO FICTION TV prevede l’organizzazione di un concorso per soggetti di fiction finalizzato alle attività di marketing territoriale grazie al “Location Placement”: vale a dire la creazione di storie che collochino i luoghi, in questo caso il territorio della Romagna e del Montefeltro, in contesti centrali di un’opera cinematografica o televisiva, in modo da realizzare le condizioni per la riconoscibilità dell’identità culturale del territorio. L’obiettivo del concorso è quello di stimolare, valorizzare e promuovere la creatività e la professionalità in ambito letterario e tele-cinematografico, si offre l’occasione di confrontarsi concretamente con una prestigiosa giuria di produttori di fama internazionale, aprendo ai partecipanti nuove opportunità di confronto, di contatto e di lavoro nell’industria cinematografica e televisiva.

I temi del concorso saranno diversificati e tenderanno a valorizzare tematiche cardine del territorio protagonista del bando quali l’ospitalità, il sociale, il buon vivere, l’imprenditorialità, la salvaguardia ambientale, i personaggi che hanno lasciato un segno della loro presenza; senza tralasciare una lunga storia da raccontare spaziando tra le dispute signorili di Malatesta e Montefeltro, le storie di briganti come quella del Passatore, passando per i soggiorni di Piero della Francesca, Leonardo da Vinci , Dante Alighieri, che proprio in questa terra narrò degli innamorati Paolo e Francesca; una terra di santi, condottieri, briganti, contadini, poeti, imprenditori, donne, che ha visto nascere Fellini, Tonino Guerra e che spicca per la sua Riviera, destinazione del divertimento vacanziero e giovanile.


Premio Fiction Tv mette in palio i rispettivi premi:

  • PREMIO FICTION TV Legacoop Romagna e Federazione delle Cooperative di Ravenna di 2.500 €, per la storia che meglio rappresenta il mondo cooperativo nella bonifica di Ostia e dell’Agro Romano da parte dei braccianti romagnoli.
  • PREMIO FICTION TV Città di Santarcangelo di Romagna di 1.000 €, per la storia che meglio valorizza il territorio, la storia e la cultura Romagnola.
  • PREMIO FICTION TV Città di San Leo di 1.000 € per la storia che meglio valorizza il territorio, la storia e la cultura del Montefeltro.
  • PREMIO FICTION TV Città di Verucchio per la storia che meglio rappresenta le vicende storiche della famiglia Malatesta.
  • PREMIO FICTION TV MYMOVIES.IT per la migliore contestualizzazione di “location placement”.

Ogni autore può partecipare con più opere in una o diversa tematica, ma ogni opera deve essere presentata autonomamente, in specifico plico, seguendo le stesse procedure generali.

Sono ammessi al Concorso qualsiasi narrazione, scritta in lingua italiana, di fantasia o ispirata a testi letterari o ad eventi storici, purché ciò non costituisca violazione dei diritti d’autore e la storia sia frutto della propria elaborazione autoriale.

Premio Fiction Tv Legacoop Romagna e Federazione delle Cooperative di Ravenna[modifica | modifica wikitesto]

La situazione che vede la cooperazione romagnola protagonista sociale e storica e che potrebbe tradursi in un efficace fiction televisiva seriale è certamente legata alla bonifica di Ostia e dell’Agro Romano da parte dei braccianti romagnoli.

La cifra di un racconto su questa epopea si potrebbe focalizzare (anche integrandoli) su diversi aspetti di quei fatti:

  • la dimensione popolare della storia. La storia dal punto di vista dei 500 “scariolanti” partiti da Ravenna.
  • le fatiche, i rischi del lavoro e la povertà diffusa. L’organizzazione del lavoro in forma cooperativa.
  • il contesto solidale di aiuto tra le genti.
  • La dimensione ultra territoriale della storia che attraversa il cuore del paese dalla Romagna al Lazio, a Roma, togliendo il carattere “provinciale della narrazione” che potrebbe essere un limite per una serie TV che si rivolge a tutti. Grandi storie hanno bisogno di grandi luoghi in cui tutti possono riconoscersi in qualche modo.
  • il carattere “anticlericale, sovversivo e accoltellatore” dei romagnoli.
  • Le difficoltà dopo l’entusiasmo della partenza. Le malattie di un luogo dove “qui, non vive nemmeno il diavolo” che i romagnoli hanno presto imparato a conoscere appena attraversato per la prima volta il Tevere sul traghetto “Lo Scafo”.
  • siete partiti da eroi e volete tornare da vigliacchi”?  La forza resiliente delle genti di Romagna. Le morti subite.
  • Il ruolo delle donne e delle famiglie.
  • Il beneficio apportato ai territori dell’Agro Romano e come è finita la storia.
  • la figura del deputato socialista Andrea Costa
  • la figura che lega tutto il racconto di Nullo Baldini. Uomo politico, Deputato del Regno e ispiratore della riforma delle norme sulla cooperazione, Nullo Baldini ha un ruolo centrale nello sviluppo della complessa vicenda. Etica, concretezza, umanità, rispetto, coerenza, affidabilità. I tratti di una figura che potrebbe accompagnare tutta la narrazione vista dalla sua posizione. Per il sistema cooperativo ancor oggi è un punto di riferimento.

La vicenda si può poi agganciare con altre storie nella storia. A questo proposito, il movimento cooperativo metterà a disposizione dei candidati per lo sviluppo del proprio soggetto originale tutta la copiosa documentazione a disposizione con la possibilità di accedere ad archivi e registri ma anche a confronti con chi ha memoria storica degli accadimenti di quegli anni.

Un caso emblematico di intreccio di storie è dato dai braccianti di Frangipane, definiti “i socialisti del Re” a causa dell’amicizia e della collaborazione del cooperatore Evaristo Missiroli con il Re Umberto I, che amava andare a caccia nel Delta Po.

L’Epopea della Bonifica è una storia, cooperativa e romagnola, con anche i caratteri della “vicenda universale” e di un’epica ottocentesca proiettata ad un futuro di affrancamento dal modello sociale, di miglioramento delle condizioni dei più poveri, dei più fragili, di quelli che oggi definiamo “invisibili”.

Una narrazione e un messaggio, quindi, del tutto attuali.

Premio Fiction Tv Città di Santarcangelo di Romagna[modifica | modifica wikitesto]

Santarcangelo di Romagna, è una bellezza nascosta nell’entroterra riminese. Le storie destinate a questo premio possono essere delle più disparate purché mostrino la bellezza e l’armonia di un luogo ricco di persone che hanno a cura le tradizioni, la cultura, l’ospitalità, il sociale, il buon vivere, l’imprenditorialità. Ogni personaggio può essere approfondito e caratterizzato di un ruolo che possa fondersi bene con la cultura romagnola.

I temi da affrontare possono essere molteplici:

  • SOCIALE. Santarcangelo di Romagna si è posta l’obiettivo di creare una città più accessibile, dotata di spazi e di servizi utilizzabili anche da persone disabili, anziani e tutti coloro che hanno bisogno di risposte speciali a bisogni normali. La sua cultura dell’inclusione ha aumentato la qualità della vita dei suoi residenti e ha creato una società più rispettosa del prossimo, favorendo l’integrazione sociale. Così come il volontariato rappresenta la peculiarità della PROLOCO che grazie ai suoi volenterosi anima da sempre la vita culturale della città attraverso Fiere e manifestazioni culturali.
  • IMPRENDITORIALITÀ. Destano interesse i racconti di imprenditori che hanno creato dal nulla imprese conosciute in tutto il mondo, come chi iniziò a costruire  attrezzi sportivi in un garage, o le tante aziende legate all’agroalimentare. Ipotetiche sotto trame possono riguardare storie d’amore oppure contese familiari, competizioni tra imprenditori, storie di uomini laboriosi che amano e valorizzano la loro terra.
  • CHIESA. La storia di papa Clemente XIV nato e vissuto a Santarcangelo di Romagna, e che dispose lo scioglimento della Compagnia di Gesù.
  • ARTISTI. Le storie di artisti e gli intellettuali di spicco che sono vissuti o passati da Santarcangelo di Romagna.
  • IL BORGO. Proprio come è stato ricostruito nelle pellicole felliniane (Amarcord, I vitelloni), il borgo racchiude migliaia di piccole storie: una terra semplice e genuina, una comunità con i suoi riti e il folclore romagnolo.
  • BRIGANTI. Tra i briganti romagnoli più conosciuti, nel periodo ottocentesco, spiccò Stefano Pelloni, diventato celebre tra i versi di Pascoli che lo soprannominò il “Passator Cortese”, anche se fu tutt’altro che cortese. Pelloni era un brigante spietato e crudele che comprava l’appoggio del popolo compensandolo col denaro e questo contribuì a creare la sua fama di “Robin Hood”.
  • DONNE. Un archetipo femminile caratteristico della Romagna è l’Azdora, regina quasi “felliniana” del focolare contadino. Azdora significa proprio “colei che presiede il governo della casa”, una donna attiva nel mantenimento della famiglia, simbolo positivo di un’operosità instancabile.
  • L’OSPITALITÀ. La Riviera Romagnola è terra di ospitalità e integrazione: il carattere accogliente dei romagnoli si mescola all’imprenditorialità del luogo, con le piccole locande e tradizioni culinarie pronte ad accogliere villeggianti, viandanti. Tantissimi sono i personaggi, tra albergatori e turisti, che animano la mecca del divertimento vacanziero della Riviera Romagnola.

Oltre gli spunti citati sopra, si possono inventare soggetti senza limiti di genere e di fantasia purché siano perfettamente inseriti nel contesto paesaggistico della Romagna e rappresentino nelle varie forme i tratti della cultura Romagnola.

Premio Fiction Tv Città di San Leo[modifica | modifica wikitesto]

San Leo è una vera “città d’arte” ed è possibile raccontarla attraverso numerosi personaggi storici, politici come anche mediante personaggi comuni popolari tipici delle storie romagnole rurali.

Partendo dalle caratteristiche del territorio, si possono creare soggetti di fiction su qualsivoglia personaggio. Storie ambientate nel passato o storie più contemporanee, vicende ispirate a fatti concreti o frutto di fantasia.

Numerosi sono gli spunti da approfondire:

  • IL TERRITORIO. La salvaguardia dell’ambiente in questa terra e del paese è una priorità assoluta. E’ il 14 febbraio 2014 quando una porzione della rupe di San Leo cade a valle. Questo è solo uno dei tanti episodi di frane che interessano il territorio.
  • Un altro importante tema inerente alla salvaguardia del territorio concerne la battaglia che da anni preme i cittadini di San Leo e le Associazioni Ambientalistiche contro la costruzione di discariche che creano danni insostenibili per la salute, ma anche le vecchie vittorie contro la costruzione di una diga che avrebbe cambiato il profilo della vallata.
  • Oggetto di interesse possono essere anche le storie che appartengono al Corpo Forestale dello Stato con l’obiettivo primario della tutela del territorio e degli animali selvatici che lo abitano.
  • LA CAMPAGNA. Il vecchio mondo agricolo e il ritorno alla campagna di molti ragazzi. La voglia di trasferirsi dalla città, di ritrovare i sapori, di uscire dal rumore incessante della vita urbana per approdare in un borgo silenzioso e immerso nella natura, ricco di storia, arte e cultura. Le pratiche di chi mette al centro il territorio, valorizzando le produzioni locali, i prodotti a km zero e scegliendo di non entrare nella grande distribuzione. E una fattoria è sempre qualcosa di complesso da gestire…
  • I PRIGIONIERI. Nella fortezza di San Leo fu rinchiuso il Conte di Cagliostro, un alchimista molto famoso nell’età dei Lumi, che diventò una persona di spicco negli ambienti massonici dell’epoca. Fu un personaggio molto enigmatico e, forse proprio per questo, così affascinante. In qualità di alchimista e guaritore raggiunse le corti più importanti d’Europa, da Londra a San Pietroburgo, arrivando a conoscere personalità come Schiller e Goethe.
  • La storia del prigioniero politico Felice Orsini, arrestato dapprima a Pesaro e poi trasferito nella fortezza di San Leo.  
  • I BRIGANTI. Fin dal XVI secolo è attestata la presenza di briganti nel territorio romagnolo che alimentavano la piccola criminalità. I briganti attaccavano soprattutto le zone della Romagna più povere e lasciate all’incuria, come le paludi.
  • I CONDOTTIERI. È nel 1200 che ha inizio qui la signoria dei conti di Montefeltro che, divenuti poi duchi di Urbino, saranno una parte fondamentale nello sviluppo della civiltà rinascimentale. La storia di Federico di Montefeltro che con il suo carattere disciplinato, responsabile e audace, a soli 16 anni, diventa Comandante della Lega italica prendendo presto possesso dell’abitazione del Montefeltro. Federico attua una “buona politica” e promuove la cultura e l’arte accanto a personalità eccezionali come Battista Sforza e Ottaviano Ubaldini della Carda.
  • Avvenimenti e misteri che collegano la chiesa con i Montefeltro: intrighi e tradimenti personali e familiari si mescolavano alla religione e alla politica.
  • Le aspre contese tra Sigismondo Pandolfo Malatesta, signore di Rimini, e Federico da Montefeltro, duca di Urbino.
  • I SANTI. La storia di Francesco D’Assisi collegata da un filo sottile a San Leo. La storia narra infatti che quando Francesco D’Assisi giunse a San Leo il Conte Orlando volle dargli in dono il solitario Monte della Verna.
  • La storia di Francesco Maria I Della Rovere che successe alla guida di San Leo dopo la morte di Guidobaldo di Montefeltro.
  • IL BORGO. Le storie di vita della popolazione di San Leo, con le sue locande e ristoranti, i suoi eventi, la sua quotidianità, il buon cibo, ma anche il turismo. I giovani che fuggono per lavoro per poi tornare dopo il percorso di studi nella città natia.

Oltre gli spunti citati sopra, si possono inventare soggetti senza limiti di genere e di fantasia purché siano perfettamente inseriti nel contesto paesaggistico del Montefeltro e rappresentino nelle varie forme i tratti della cultura Romagnola.

Premio Fiction Tv Città di Verucchio[modifica | modifica wikitesto]

La narrazione delle vicende dei Malatesta, la famiglia sovrana che nei secoli XIV e XV ha regnato su Rimini, Cesena, Pesaro, Fano, Verucchio e numerose altre città della Romagna, è certamente una scelta valida per un soggetto per una fiction televisiva italiana. Si potrebbe porre il focus su un personaggio in particolare della famiglia o creare storie ad hoc, mescolando la storia alla fantasia:

  • MALATESTA. Le vicende di Sigismondo Malatesta e Federico Montefeltro, principi rinascimentali, entrambi figli illegittimi, che hanno fatto la storia della Romagna. Entrambe le casate emergono nel 1200 a pochi chilometri di distanza con una faida che perdurerà nella storia. Numerosi sono i riferimenti alle vicissitudini di Sigismondo Malatesta che, nonostante la fama di abile e audace condottiero militare, lo hanno poi portato a un inevitabile declino.
  • Le tragedie amorose di Paolo e Francesca raccontate da Dante nella Divina Commedia. Il poeta cita infatti i Malatesta nella sua opera, in particolare parla del Mastin Vecchio, capostipite dei Malatesta, e di Paolo Malatesta, celebre per la sua drammatica storia d’amore e di morte con Francesca. Un mistero irrisolto, una storia a sfondo tragico che si intreccia con la città di Verucchio, come il processo che assolse Gianciotto per il femminicio della moglie Francesca e del fratricidio di Paolo.
  • Focus sulla dinastia dei Malatesta, Sigismondo Malatesta, per esempio, era un personaggio dalla fascinosa complessità mentre le donne Malatesta erano imprevedibili, tenaci, pronte a infrangere le regole, storie che le hanno portate ad essere amanti, concubine e spose.

Si possono mescolare più storie e creare un soggetto di rilevanza internazionale dati i temi fortemente studiati e conosciuti anche all’estero. Verucchio è una città da scoprire e da raccontare attraverso i personaggi che l’hanno vissuta. I Malatesta hanno fatto la storia della Romagna, hanno combattuto, hanno vinto e hanno anche perso.

Oltre gli spunti citati sopra, si possono inventare soggetti senza limiti di genere e di fantasia purché siano perfettamente inseriti nel contesto paesaggistico della Romagna e rappresentino nelle varie forme i tratti della storia dei Malatesta.

Premio Fiction Tv MyMovies.it[modifica | modifica wikitesto]

MyMovies.it, tra i più importanti magazine italiani di informazione cinematografica,  edito da Mo-Net S.r.l., con il seguente premio valorizza gli autori che presenteranno le migliori storie di Location Placement finalizzato ad attività di marketing territoriale, le quali potrebbero certamente diventare efficaci fiction televisive.