Utente:Luigi Avino/Sandbox

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La Prima Guerra Mondiale (scuola media)[modifica | modifica wikitesto]

La prima guerra mondiale fu un conflitto mondiale che coinvolse le principali potenze mondiali e molte di quelle minori tra il luglio del 1914 e il novembre del 1918. Chiamata inizialmente dai contemporanei "guerra europea", con il coinvolgimento successivo delle colonie dell'Impero britannico e di altri paesi extraeuropei tra cui gli Stati Uniti d'America e l'Impero giapponese prese il nome di guerra mondiale o anche Grande Guerra: fu infatti il più grande conflitto armato mai combattuto fino alla successiva seconda guerra mondiale.

Cause[modifica | modifica wikitesto]

Cause politiche e militari

Alla vigilia della Prima Guerra Mondiale, c’era tensione fra gli Stati europei:

A questo punto l’Europa era divisa in due schieramenti:

Alcune potenze come la Germania aspettavano già da tempo una guerra e avevano già pronto un grande armamento. La Prima Guerra Mondiale potrebbe quindi chiamarsi anche guerra di riarmo.

Causa economica Tra le potenze industriali era iniziata una gara economica. Per espandere i propri mercati e i propri commerci, gli Stati occidentali avevano deciso di stabilirsi in colonie dell’Asia e dell’Africa. Per farlo passarono direttamente alle armi.

Causa culturale Nei primi anni del decennio si diffuse un giudizio positivo sulla guerra. L’opinione pubblica vedeva nella guerra l’unico modo per apportare dei cambiamenti sociali e politici nella società. Gli intellettuali dell’epoca, come D’Annunzio, seguirono questo sentimento e andarono in guerra. In seguito, tra i nazionalisti si diffuse l’idea che per servire la patria bisognasse combattere per essa.

Causa occasionale Il 28 giugno 1914, a Sarajevo, l’arciduca Francesco Ferdinando e sua moglie vennero assassinati dal nazionalista Gravilo Princip. Fu la goccia che fece traboccare il vaso. L’Austria ritenne la Serbia responsabile dell’attentato all’arciduca. In realtà era solo un modo per indebolirla temporaneamente, approfittando della situazione, per conquistarla. La Germania affiancava l’Austria e la Russia affiancava la Serbia. Il 28 luglio 1914 l’Austria dichiarò guerra alla Serbia ed entrarono in gioco le alleanze precendentemente stabilite con l’aggiunta di alcuni Stati:

La prima fase della guerra[modifica | modifica wikitesto]

Allo scoppio della guerra l’Italia si dichiarò neutrale, affermando che sarebbe entrata nel conflitto solo se uno dei paesi della Triplice Allenza fosse stato attaccato. I neutralisti erano la maggioranza. Tra questi ricordiamo:

  • I socialisti, che erano dell’idea che quella fosse la guerra dei capitalisti, alla quale i proletari non dovessero prender parte.
  • I cattolici e la Chiesa(nel 1917 il papa definirà la guerra «Un'orrenda carenficina».
  • Molti parlamentari liberi, guidati da Giolitti. Questi non volevano iniziare una guerra perché erano convinti che prima o poi l’Austria avrebbe ceduto loro i territori che volevano.

Erano invece interventisti:

Benito Mussolini era un interventista, espulso dal partito socialista perché favorevole alla guerra. Gli interventisti erano una minoranza, ma potevano contare sull’appoggio del re e dei giornali. Il 26 aprile 1915 il governo italiano firmò con l’Inghilterra e la Francia il patto di Londra, che stabiliva che l’Italia sarebbe entrata in guerra al fianco dell’Intesa solo in cambio dei terriori. Il 24 maggio 1915 l’Italia entrò in guerra. Subito dopo l’inizio della guerra, la Germania invase Belgio e Lussemburgo, ma fu fermata dai Francesi quando provò ad invadere la Francia. Le truppe tedesche e quelle franco-inglesi si contrapposero sul fronte occidentale, all’interno di trincee. L’Italia affrontò la guerra impreparata. Ufficiali e combattenti non erano addestrati a dovere. Nel 1915 l’esercito italiano fu mandato all’assalto dell’altopiano del Carso. Non si ebbe alcun risultato, se non la perdita di 50.000 uomini. Nel 1916 l’esercito austriaco si impergnò in quella che era la spedizione punitiva, per non aver rispettato gli accordi della Triplice Alleanza.