Utente:Lisca Bianca/sandbox

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Lisca Bianca
Lisca Bianca pronta per il varo, 14 novembre 1981
Descrizione generale
TipoVeliero
ProprietàFamiglia Albeggiani
CantierePorticello (PA), Italia
Varo14 novembre 1981
MadrinaArnette
Caratteristiche generali
Dislocamento12 t
Stazza lorda3.410,36 tsl
Lunghezzafuori tutto (bompresso compreso): 13,20 m
pr/pp: 10,8 m
Larghezza3,7 m
Pescaggio1,6 m
PropulsioneSuperficie velica: 60
Note
Mottonavigare nell'inclusione
SoprannomeLisca Bianca
dati presi da[1]
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Lisca Bianca è un veliero costruito alla fine degli anni '70 da Sergio e Licia Albeggiani per compiere il giro del mondo in barca.

Oggi è in atto un progetto di recupero e restauro finalizzato al suo utilizzo per progetti di inclusione sociale.

Descrizione e dati tecnici[modifica | modifica wikitesto]

Lisca Bianca è un Carol Ketch di 36".
L’imbarcazione presenta un pozzetto centrale con annessa pilot-house e a poppa una piccola cabina. Scendendo si incontrano un comodo ed ampio quadrato e una cabina di prua con bagno.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La decisione di costruire Lisca Bianca cominciò a maturare in Sergio Albeggiani e sua moglie Licia nel 1975. Come scritto nel libro "Le Isole Lontane", all'epoca la famiglia disponeva di un piccolo gozzo siciliano, una "sardara" di Porticello, coloratissima e molto marina. Con questa barca, armata di randa aurica e fiocco, i due si spinsero fino a Tenerife ma, nonostante il desiderio di proseguire, decisero di tornare in Sicilia consci che Lisca Bianca in quel momento non fosse adatta ad una navigazione oceanica. Arrivati in Sicilia, più riprendeva la vita "normale" più cresceva il desiderio di riprendere il mare, questa volta su una barca oceanica "da abitare".
Tra i vari progetti presi in considerazione, il Tahiti Ketch attirò molto l'attenzione di Sergio Albeggiani per le sue line dolci e marine, ampia invelatura e apparente ottimo solidità. A convincere definitivamente Sergio fu il significativo episodio dell'Atom del navigatore solitario Jean Gau, alle prese con l'uragano «Carrie» che aveva appena messo in pericolo di affondamento Pamir, grande nave a vela di acciaio. Atom, invece, un Tahiti Ketch di nove metri governato da un solo uomo ed in rotta da Gibilterra a New York, se ne stava al sicuro alla cappa circa trecentosessanta miglia a Sud di Mountauk Point.
Sergio decise che avrebbe costruito un Carol Ketch, versione più grande (36") del Tahiti il cui progetto dell'americano John Hanna del 1924 era derivato dai battelli-pilota norvegesi a vela e destinato ad essere impiegato in Pacifico. Sergio Albeggiani riuscì a reperire i piani di costruzione da Giorgio Sternini, possessore di un Tahiti Ketch che aveva acquistato i pieni del Carol direttamente dalla vedova di Hanna con l'intento di costruirne uno, idea poi abbandonata a causa dell'età già avanzata.
Nel 1978, inizialmente Sergio Albeggiani tentò di autcostruire totalmente Lisca Bianca, con tentativi definiti da lui stesso "velleitari". Il primo passo fu studiare attentamente e ridisegnare tutti i piani in sistema metrico decimale. Successivamente, il progetto fu affidato al cantiere della famiglia Treviso a Porticello e il 14 novembre 1978 ebbe ufficialmente inizio la costruzione, finanziata anche dalla buona vendita della prima Lisca Bianca.
La costruzione durò 3 anni e il varo ebbe luogo il 14 novembre 1981.

Il primo Giro del Mondo[modifica | modifica wikitesto]

Il secondo Giro del Mondo[modifica | modifica wikitesto]

Porticello, Aprile 1989. Lisca Bianca è in partenza per il secondo giro del mondo. I coniugi Albeggiani, più che sessantenni e di ritorno da tre anni di navigazione in giro per il globo sono pronti a mollare nuovamente gli ormeggi. L’allora sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, presenzia la partenza insieme ad oltre mille cittadini e uno stuolo di imbarcazioni accompagna Lisca Bianca fuori dal porto fin quando i due alberi svaniscono all’orizzonte. L’Assessorato Regionale al Turismo, il Comune di Palermo e alcune imprese locali sup­portano ampiamente il progetto: Lisca Bianca sarà un ambasciatore dei prodotti e della cultura Siciliana nelle isole più lontane. Inoltre il diario di bordo scritto dai coniugi Albeggiani verrà pubblicato da Brotto Editore con il titolo Le Isole Lontane e diverrà un prezioso riferimento per molti navigatori oceanici.

Purtroppo, i due non completeranno mai il loro secondo giro del Mondo perché un malore si porterà via Sergio a Las Palmas.

Lisca Bianca oggi[modifica | modifica wikitesto]

Lisca Bianca, invece, rientrata a Palermo ha subito un progressivo deterioramento a causa dell'abbandono per molti anni, rischiando la demolizione. Sebbene la carena si presenta in buone condizioni strutturali, molte altre parti della barca sono in pessime condizioni e richiedono un notevole intervento sia di materiali che di manodopera.

Il progetto di restauro[modifica | modifica wikitesto]

La fase di recupero e restauro è affidata alla supervisione del ma­stro d’ascia, sig.Treviso, che costruì l’imbarcazione, con il significativo sup­porto dell’arch. Attilio Albeggiani, noto yacht designer siciliano, oltre che figlio di Sergio e Licia. La carena si presenta in buone condizioni strutturali, si prevede di smantellare coperta, interni ed allestimenti e sverniciare lo scafo e le strutture. Eseguito il calafataggio, lo scafo verrà impregnato con resine epossidiche al fine di ridurre le future operazioni di manutenzione. Quindi verranno riassemblati e/o sostituiti i pannelli in compensato delle comparti­mentazioni interne e della coperta. Si procederà montando le ferramenta originali e quanto altro non deperito. Verranno realizzati gli impianti ex novo ed il motore sarà rigenerato o sostituito. Verrà revisionata l’intera attrezzatura (vele, manovre fisse e manovre correnti) e si realizzeranno le cuscinerie e tutti gli allestimenti danneggiati dal tempo. Infine saranno ripristinati il bagno e la cucina. I lavori di restauro saranno indirizzati verso una direzione consona e coerente con la costruzione originale.

Galleria Fotografica[modifica | modifica wikitesto]

Curiosità[modifica | modifica wikitesto]

  • In occasione dei due giri del mondo, molti giornali e testate anche su scala nazionale hanno parlato dell'impresa dei coniugi Albeggiani a bordo di Lisca Bianca
  • Il famoso pittore palermitano Maurilio Catalano ha dipinto un quadro appositamente per omaggiare l'impresa di Lisca Bianca intitolandolo proprio con il nome della barca

Il libro Le Isole Lontane[modifica | modifica wikitesto]

Durante il primo viaggio a bordo di Lisca Bianca Sergio e Licia scrivono un diario di bordo che diventò poi un romanzo e un libro di riferimento non solo per gli appassionati ma anche per i navigatori oceanici, intitolato Le Isole Lontane.

Note[modifica | modifica wikitesto]


Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]