Utente:Lauraprecchiazzi/Sandbox

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Diagnosi[modifica | modifica wikitesto]

La diagnosi si basa generalmente su segnali fisici, raggi X, e miglioramenti in seguito alle cure.[1]

Diagnosi differenziate[modifica | modifica wikitesto]

Vari disturbi infantili in fase di insorgenza possono apparire nelle immagini cliniche e a raggi x identici a quelle tipiche dello scorbuto, come nel caso di:  

Prevenzione[modifica | modifica wikitesto]

Cibi e rispettive quantità di Vitamina C per 100 grammi
Elemento Quantità di

Vitamina C (mg)

Camu Camu 2000.00
Amla 610.00
Urtica 333.00
Guava 228.30
Ribes nero 181.00
Kiwi 161.30
Peperoncino 144.00
Prezzemolo 133.00
Kiwi verde 92.70
Broccoli 89.20
Cavoletto di Bruxelles 85.00
Peperone 80.40
Papaya 62.00
Fragola 58.80
Arancia 53.20
Limone 53.00
Cavolo 36.60
Spinaci 28.00
Rapa 27.40
Patata 19.70

Per prevenire l'insorgenza dello scorbuto bisognerebbe seguire una dieta a base di cibi ricchi di vitamina C come l'amla, i peperoni (peperoni dolci), ribes nero, broccoli, peperoncino, guava, kiwi e prezzemolo. Altre fonti ricche di vitamina c sono i frutti, come ad esempio limoni, lime, arance, papaya, and fragole. La vitamina C è stata trovata anche in ortaggi, quali cavoletti di Bruxelles, cavolo, patate e spinaci. Alcuni frutti e ortaggi con bassa percentuale di vitamina C possono essere messi in salamoia nel succo di limone, che ha un elevato contenuto di vitamina C. Sebbene non necessari in una dieta equilibrata,[2] esistono vari supplementi nutrizionali che contengono acido ascorbico in quantità ben superiore a quella richiesta per prevenire lo scorbuto.[senza fonte]

Alcuni prodotti animali, come il fegato, il muktuk (pelle di balena), ostriche, e parti del sistema nervoso centrale, come la midollare del surrene, il cervello e il midollo spinale contengono un'alta percentuale di vitamina C che può essere perfino usata per curare lo scorbuto. La carne fresca di animali che producono vitamina C (la maggior parte degli animali lo fa) contiene quantità sufficienti di vitamina C per prevenire lo scorbuto, e perfino per curarlo parzialmente. In alcuni casi (in particolare nei soldati francesi che mangiavano carne fresca di cavallo) è stato scoperto che la carne da sola, anche parzialmente cotta, può allievare lo scorbuto.

Nella spedizione in Antartide di Scott nel 1902 furono usati carne e fegato di foca leggermente fritti, per cui fu affermato che la completa guarigione dallo scorbuto in fase iniziale fosse avvenuta in meno di due settimane.[3]

Terapia[modifica | modifica wikitesto]

Lo scorbuto migliora con l'assunzione di dosi di vitamina C a partire da 10 mg al giorno, sebbene dosi di circa 100 mg siano generalmente consigliate.[4] La maggior parte delle persone si riprende completamente in due settimane.[5]






XVIII secolo[modifica | modifica wikitesto]

James Lind, pioniere nel campo della prevenzione dello scorbuto.

Un manoscritto del 1707 appartenente a Ebot Mitchell, scoperto in una casa a Hasfield, Gloucestershire, contiene una "Ricetta per lo scorbuto" consistente in estratti di varie piante mescolati ad un abbondante quantità di succo d'aria, vino bianco o birra.[6]

Nel 1734, Johann Bachstrom, medico che lavorava a Leiden, pubblicò un libro sullo scorbuto nel quale affermava "lo scorbuto è esclusivamente associabile ad una totale assenza di consumo di ortaggi freschi e verdure, che è la principale causa della malattia", sollecitando all'uso di frutta e ortaggi freschi come cura.[7][8][9]

Ma solo nel 1747 James Lind dimostrò formalmente che lo scorbuto poteva essere curato integrando agrumi nella dieta, in uno dei primi esperimenti clinici controllati testimoniati nella storia della medicina.[10][11] Come chirurgo della marina militare sulla HMS Salisbury, Lind aveva paragonato diverse cure suggerite per la cura dello scorbuto: sidro forte, vetriolo, aceto, acqua marina, arance, limoni,e un mix di balsamo del Perù, aglio, mirra, seme di senape and radici di ravanello. Nel A Treatise on the Scurvy (1753)[1][10] Lind spiegò i dettagli del suo esperimento clinico concludendo che "i risultati di tutti i miei esperimenti hanno portato alla conclusione che le arance e i limoni erano i rimedi più efficaci per questo cimurro in mare."[12][10]

In ogni caso, l’esperimento e i risultati occupano solo pochi paragrafi del lungo e complesso lavoro, avendo così solo un piccolo impatto. Lind stesso non aveva mai promosso attivamente il succo di limone come unica “cura”. Al tempo condivise l’opinione medica seconda la quale lo scorbuto aveva cause multiple, soprattutto il duro lavoro, l’acqua sporca e il consumo di carne salata quando c’era umidità, la quale inibiva la traspirazione salutare e la normale escrezione. Dunque, lo scorbuto richiedeva soluzioni multiple.[12][13] Lind spiegò i dettagli del suo esperimento clinico concludendo così “i risultati di tutti i miei esperimenti hanno portato alla conclusione che le arance e i limoni erano i rimedi più efficaci per questo cimurro in mare”.[12]

Durante il XVIII secolo, la malattia causò la morte di più marinari britannici di quanto ne fossero morti per mano di nemici durante il periodo di guerra. Fu principalmente a causa dello scorbuto che George Anson, nel suo celebrato viaggio del 1740-1744, perse circa due terzi del suo equipaggio (1300 persone su 2000) entro i primi dieci mesi dalla partenza.[12][14] La Royal Navy arruolò 184.899 marinai durante la Guerra dei Sette anni; 133.708  di questi “scomparvero” o morirono di malattia, e lo scorbuto fu la causa principale.[15]

Sebbene per tutto il periodo i marinai e i chirurghi della marina militare erano sempre più convinti che gli agrumi potessero curare lo scorbuto, i medici di formazione classica che stabilirono la politica medica respinsero questa evidenza come semplice storiella, che non risultava conforme alle loro teorie sulla malattia. La teoria che sosteneva l’idea che il succo di agrumi potesse essere una cura, non aveva dunque alcun fondamento. La teoria medica si basava sul presupposto che lo scorbuto fosse una malattia di putrefazione interna in seguito a cattiva digestione causata dalle difficoltà della vita in mare e dalla dieta in nave. Sebbene questa idea base ricevette diverse enfasi dai teorici successivi, i rimedi da loro sostenuti (e che la marina accettò) furono utilizzati in quantità poco maggiore rispetto al consumo di “bevande frizzanti” per attivare il sistema digestivo. Tra questi, il metodo più estremo era rappresentato dal regolare consumo di un “elisir di vetriolo”, ovvero di un acido solforico unito a superalcolici e acqua d’orzo corretto con spezie.









  1. ^ a b Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Ag2015
  2. ^ Rivers, JM, Safety of high-level vitamin C ingestion, in Annals of the New York Academy of Sciences, vol. 498, 1 Third Confere, 1987, pp. 445–54, DOI:10.1111/j.1749-6632.1987.tb23780.x.
  3. ^ Scott, R.F., The Voyage of the Discovery, Londra, 1905, 541–545. [26 settembre 1902] [I membri della spedizione] Heald, Ferrar, e Cross hanno le gambe molto gonfie, mentre quelle di Heald sono anche scolorite. Il resto del gruppo sembra stare abbastanza bene, ma non al di sopra di ogni sospetto; le caviglie di Walker sono leggermente gonfie. [15 ottobre 1902] [Dopo una dieta a base di carne di foca fresca al campo base] dopo quindici giorni dalla comparsa dei sintomi non ne è rimasto quasi nessuno[...] Heald è l'unico che non si è ancora completamente ripreso[...] e ora è di nuovo in grado di muoversi. La guarigione di Cross è stata così rapida che ha potuto unirsi al gruppo di uccisione delle foche la settimana scorsa.
  4. ^ (EN) Manual of Nutritional Therapeutics, Lippincott Williams & Wilkins, 2008, p. 161, ISBN 9780781768412.
  5. ^ Scurvy, su nhs.uk.
  6. ^ Cure for Scurvy discovered by a woman, in The Daily Telegraph, 5 March 2009.
  7. ^ Michael Bartholomew, James Lind and scurvy: A revaluation, in Journal for Maritime Research, vol. 4, n. 1, 2002, pp. n/a, DOI:10.1080/21533369.2002.9668317.
  8. ^ Johann Friedrich Bachstrom, Observationes circa scorbutum [Observations on scurvy] (Leiden ("Lugdunum Batavorum"), Netherlands: Conrad Wishof, 1734) p. 16. From page 16: Archiviato il 1º January 2016 Data nell'URL non combaciante: 1º gennaio 2016 in Internet Archive. " … sed ex nostra causa optime explicatur, quae est absentia, carentia & abstinentia a vegetabilibus recentibus, … " ( … ma [questa sfortuna] è giustificata molto bene dalla nostra [ipotizzata] causa, che è l'assenza, la mancanza, e l'astinenza da ortaggi freschi,...)
  9. ^ "The Blood of Nelson" by Glenn Barnett — Military History — Oct 2006.
  10. ^ a b c James Lind, A Treatise on the Scurvy: In Three Parts, Containing an Inquiry Into the Nature, Causes, an Cure, of that Disease, Together with a Critical and Chronological View of what Has Been Published on the Subject, S. Crowder (and six others), 1772, 149.Template:Open access (Also archived second edition (1757))
  11. ^ Sailors' scurvy before and after James Lind - a reassessment, in Nutrition Reviews, vol. 67, n. 6, 2009, pp. 315–332, DOI:10.1111/j.1753-4887.2009.00205.x.
  12. ^ a b c d Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Distillations
  13. ^ M Bartholomew, James Lind and Scurvy: a Revaluation, in Journal for Maritime Research, vol. 4, Jan 2002, pp. n/a, DOI:10.1080/21533369.2002.9668317.
  14. ^ "Captain Cook and the Scourge of Scurvy Archiviato il 21 February 2011 Data nell'URL non combaciante: 21 febbraio 2011 in Internet Archive." BBC – History
  15. ^ A. S. Turberville (2006). "Johnson's England: An Account of the Life & Manners of His Age". ISBN READ BOOKS. p.53. ISBN 1-4067-2726-1