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«Una donna che ama un uomo come me non deve piangere»

Marianna Sirca
1ª ed. originale1915
Genereromanzo
Lingua originaleitaliano
AmbientazioneNuoro e dintorni, Sardegna, inizi XX secolo
ProtagonistiMarianna Sirca
CoprotagonistiSimone Sole
Altri personaggiBerte Sirca, Costantino Moro, Sebastiano Sirca, Fidela
Preceduto daLe colpe altrui
Seguito daIl fanciullo nascosto. Novelle

Marianna Sirca è un romanzo scritto da Grazia Deledda e pubblicato per la prima volta a puntate nel 1915 sulle pagine de La Lettura, il mensile del Corriere della Sera[1]. È il primo dei romanzi di quella che possiamo considerare una vera e propria trilogia che comprende L'incendio dell'oliveto e si conclude con La madre (romanzo).I protagonisti principali sono Marianna Sirca, una giovane di origini modeste, arricchitasi dopo aver ereditato il patrimonio di un suo zio prete a cui faceva la serva, ed il bandito Simone Sole. Dal romanzo venne tratto il film Amore rosso - Marianna Sirca del 1952 diretto da Aldo Vergano.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Marianna Sirca, dopo la morte di un suo vecchio zio prete, dal quale aveva ereditato un patrimonio, va a vivere nella casa in campagna che possedeva nella Serra di Nuoro, dove viveva il padre Berte Sirca. Dall'assistenza allo zio malata ne esce pallida e stremata. Qui rivedendo i luoghi e le persone della sua infanzia si risentì bambina. Rivide Sebastiano, suo cugino, e suo padre, Berte Sirca. E infine rivide anche il servo che aveva durante la sua infanzia nella tanca, il bandito Simone Sole. Tra i due nasce subito una forte intesa e una forte complicità, nonostante provenissero da due mondi differenti, lei signora e lui bandito. Incominciano ad innamorarsi. Una notte lui fece visita a lei e dichiara timidamente il suo amore che viene corrisposto. L'unica cosa che impedisce al loro amore di poter fiorire era il contrasto nel loro modo di vivere, lui bandito e lei signora. Difatti lei gli chiese di costituirsi per scontare la sua pena e poter vivere felici insieme. Lui promise solennemente di espiare le se colpe promettendole di sposarla. Così con questa promessa lui partì per diversi mesi a cercare un prete che potesse sposarli, ma nessuna notizia proveniva dal bandito, nemmeno dalla sua famiglia. Ormai Marianna Sirca era anche ritornata alla sua casa di Nuoro, con la sua serva Fidela, da tempo ma di Simone Sole nessuna notizia ancora. Simone nel frattempo prova a trovare un prete ma resta combattuto perché da un lato si era messo troppo in vista e ormai le proprietà sue e di Marianna erano sorvegliate dalla giustizia e mai avrebbe voluto causare dei problemi a Marianna. Dall'altro lato ancora c'era il fatto che lui era sempre stato servo e mai avrebbe voluto rinunciare alla sua libertà, al suo essere bandito insieme al fedele amico e compagno Costantino Moro. Un giorno però è proprio il suo amico Costantino a rompere il silenzio tra i due andando a trovare Marianna che era tornata nella Serra del padre. Le spiega la situazione di Simone che ne causa la rottura tra i due, fino al punto che lei lo chiamò "vile", una cosa che a Simone non poteva andare giù. Mentre Costantino parlava con Marianna di Simone arriva il cugino Sebastiano a cui mai era andata giù la travagliata storia d'amore col bandito e minaccia Costantino di riferire a Simone che se si fosse avvicinato un'altra volta alla Serra lui l'avrebbe ucciso. La notte stessa Simone arriva su tutte le furie per l'insulto di Marianna, ma allo stesso tempo impacciato per l'amore che ha sempre provato per lei. Dopo una discussione lui scappa via ma, rientrato nei boschi si sentirono degli spari. Sebastiano aveva mantenuto la promessa, ha sparato mortalmente a Simone. Ormai per Simone non c'era più niente da fare, ma prima che morisse le diede un anello, queste le loro tristi nozze. Marianna ne esce distrutta. Dopo un periodo di apatia e solitudine, finalmente decide di sposare un uomo di una famiglia ricca di Bitti, semplicemente perché gli occhi di quest'ultimo le ricordavano quelli di Simone.

Personaggi[modifica | modifica wikitesto]

Marianna Sirca
Marianna Sirca è la protagonista della vicenda. È una donna di modeste origini e molto forte. Sin dalla sua prima apparizione svela tutta la forza della sua identità di donna che rivendica il diritto all'amore e alla vita. Ormai, dopo aver ereditato il patrimonio dello zio prete e aver raggiunto una stabilità socio-economica, è libera di decidere per se stessa, lei è padrona di se stessa. L'unica cosa che le manca nella vita è l'amore di qualcuno, ma essendo all'apparenza pallida, chiusa in sè stessa e indifferente a chiunque le si presenti davanti metteva timore ad ogni uomo nonostante la sua bellezza. Solo quando rientrò nella sua vita il suo vecchio servo Simone Sole ricominciò ad aprirsi e ad amare di nuovo.
Simone Sole
Simone è il coprotagonista della storia. È giovane e bello, con uno sguardo metallico e profondo. Vive di piccole rapine ai margini di un mondo fatto di efferati fuorilegge. Molto orgoglioso ma fondamentalmente buono. Inizialmente è un uomo forte, anche lui è stato servo in passato come Marianna e non giocherebbe la sua libertà per nulla al mondo. Sarà l'arrivo di Marianna a far vacillare la volontà del bandito e a far risvegliare in lui il diritto all'amore, come anche a Marianna.
Berte Sirca
Lui è il padre di Marianna. È un semplice uomo di campagna, dove ha lavorato per tutta una vita. Un uomo semplice, di poche pretese ma resterà sempre buono e fedele alla figlia. Credente ma non praticante, passa la sua vita con il servo a occuparsi della Serra di Nuoro ormai posseduta da Marianna.
Costantino Moro
Fedele compagno di bravate di Simone Sole, Costantino è anche il suo migliore amico. Sempre fedele al suo amico, tanto da dirgli sempre la verità nonostante sia un tipo un po' più timido e pauroso di Simone. Infatti sarà lui ad andare a parlare per conto suo a Marianna. Nonostante la grande amicizia, Costantino è sempre stato un po' geloso di Simone Sole, tanto da essere preoccupato che qualcuno allontani da lui il suo migliore amico,
Sebastiano Sirca
Cugino di Marianna, un uomo alla vecchia maniera e tutto d'un pezzo. Tantissimo attaccato ai discorsi di onore e famiglia e da sempre innamorato di Marianna.
Fidela
Serva di Marianna. Ebbe qualche trauma in passato a causa di un irruzione di banditi in una casa dove faceva la serva.

Ambientazione[modifica | modifica wikitesto]

La narrazione si svolge in un periodo storico imprecisato, ma vicino a quello in cui è stata scritta l'opera (1900-1915). I luoghi menzionati dal racconto non sono luoghi di fantasia e il romanzo si svolge prevalentemente nella casa signorile situata a Nuoro e nella tanca dello zio intorno alle campagne di Nuoro.

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

C'è sempre stata polemica sul verismo di Grazia Deledda ma anche in questo romanzo possiamo trovare delle analogie col verismo. Innanzitutto la Sardegna che ci fa vedere la Deledda non è miticizzata e i personaggi hanno piena coscienza di sè e della connotazione sociale e storica in cui si trovano. Inoltre, come nei veristi, anche nei romanzi di Deledda, come in Marianna Sirca, troviamo la figura dei vinti, a differenza che che nei vinti veristi i tentativi di miglioramento sociale si traducono in fallimenti per l'impotenza a scardinare i rapporti di subordinazione, mentre in quelli deleddiani traducono il desiderio di ribellione in passioni impossibili, in un conflitto di coscienza tra regole sociali e costituite, tradizione e voglia di trasgressione. Nonostante fosse anche periodo di guerra in Italia, quest'ultima non fu mai menzionata dall'autrice in quanto per lei la vera guerra resta quella interiore, cioè uno scontro tra anime travagliate o nella difesa del diritto all'amore o nella conservazione dello status sociale. ui la Deledda dà pieno sviluppo alla rappresentazione del dramma esistenziale, vissuto in particolare dalla figura femminile. La donna infatti svolge un duplice ruolo : o rappresenta il nume tutelare della casa e dell'ordine sociale, o incarna l'amore stesso come forza dirompente che stravolge tutte le difese della ragione. In questo romanzo la scrittrice da spazio a un impetuoso lirismo e a un minuzioso descrittivismo di stampo ottocentesco.

Rielaborazioni[modifica | modifica wikitesto]

Il romanzo verrà ripreso da Aldo Vergano che ne farà una libera riduzione nel suo film Amore rosso - Marianna Sirca nel 1952.

Edizioni[modifica | modifica wikitesto]


Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Grazia Deledda, Marianna Sirca, Cagliari, La Bibloteca dell'identità, L'Unione Sarda, Mondadori, 2003.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]


Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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