Utente:Hellanicus836/sandbox/999

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Sandro Giuliani (Montalto di Castro, 9 luglio 1885 1885Milano, 29 aprile 1945) è stato un giornalista e politico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Alessandro Giuliani. detto Sandro, nasce a Montalto di Castro in provincia di Viterbo, ma presto si sposta a Mantova seguendo la famiglia.

esordio in un giornale di provincia[modifica | modifica wikitesto]

Incline all’attività giornalistica e di idee socialiste, nel 1903 inizia a collaborare con il quotidiano La Provincia di Mantova che proprio da quell’anno porta, sotto il titolo di testa, la dicitura “giornale socialista quotidiano”. Qui il giovane Sandro, appena diciottenne, non tarda a mettersi in luce mostrando le sue spiccate doti di cronista che, nel tempo, non passano inosservate a Benito Mussolini, allora direttore dell' "Avanti!" il più importante foglio socialista del tempo.

cronista all'"Avanti!" con Mussolini[modifica | modifica wikitesto]

Di fatto Mussolini nell’aprile del 1913 gli scrive offrendogli i ruoli di aiuto-cronista e resocontista.[1][nota 1]
Giuliani accetta e, messo alla prova supera le aspettative: dopo un anno il direttore gli comunica che dal 18 luglio 1914 si sarebbe occupato della seconda pagina del giornale, la più importante dal punto di vista politico; un incarico di assoluta fiducia in un momento in cui la guerra sta per scoppiare.[1]

capocronista al "Popolo d'Italia"[modifica | modifica wikitesto]

A questo riguardo l'"Avanti!" e il suo direttore seguono la linea del "Partito socialista italiano" cioè la più ferrea neutralità. Ma quando Mussolini, il 18 ottobre di quell'anno, pubblica sul giornale un articolo di fondo «sostanzialmente interventista» senza sentire il bisogno di interpellare il partito, viene di conseguenza costretto prima a dimettersi dal giornale e poi a lasciare il partito. Mussolini quindici giorni dopo fonda un suo giornale, "Il Popolo d'Italia", di cui egli è direttore.[2] Sandro Giuliani lo segue e Mussolini lo premia assegnandogli l'incarico di caporedattore, mansione che svolgerà per oltre vent'anni.[1]

alle origini del fascismo[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1919 Giuliani partecipa alla riunione che, la sera del 21 marzo, nei locali dell' ‘’”Associazione Commercianti ed Esercenti”’’ in piazza San Sepolcro 9 palazzo Castani, portò alla Fondazione dei Fasci italiani di combattimento, il nuovo movimento politico di Mussolini. Il nome di Sandro Giuliani compare infatti nell’elenco dei 206 partecipanti firmatari, che verranno detti "sansepolcristi" dal nome del luogo.[3]

dopo la marcia su Roma[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1924 Mussolini, nominato presidente del consiglio, oberato dagli impegni di governo, affida la direzione del giornale al fratello Arnaldo che si occupa principalmente della parte amministrativa demandando a Giuliani le funzioni direttive.[1] Ormai ben sistemato, verso la fine degli anni '20 Sandro sposa Giorgina; dalla loro unione nel 1931 nasce Arnaldo, che seguirà le orme paterne divenendo anche lui uno stimato cronista del Corriere della Sera.
La collaborazione di Sandro Giuliani al "Popolo d'Italia" subisce però un brusco arresto nel settembre 1936 quando Mussolini, scontento della poca vivacità del proprio giornale e della sua relativamente bassa tiratura congeda Giuliani, sia pur con tutti gli onori, per sostituirlo con Giorgio Pini che in quel momento si trova da pochi mesi alla direzione del Gazzettino di Venezia.[4] Nonostante ciò Giuliani resta nell'animo un fedele di Mussolini.[1]

la seconda guerra mondiale[modifica | modifica wikitesto]

All'entrata dell'Italia nella seconda guerra mondiale Sandro Giuliani ha quasi cinquantacinque anni; ormai non più attivo in campo giornalistico si dedica alla raccolta e sistemazione di propri documenti e memorie. [1]Trascorre comunque il tumultuoso periodo bellico nel proprio appartamento di Milano con la famiglia.[1]

epilogo tragico[modifica | modifica wikitesto]

La morte di Benito Mussolini e quel che segue certo lo turbano assai, ma comunque è dalla propria abitazione di via Monte Leone 7 che, alle ore 14 del 29 aprile viene prelevato da quattro o cinque giovani armati che lo portano dapprima nella palestra delle scuole di via Pelizza da Volpedo e poi in quella delle scuole di Piazza Sicilia dove viene sottoposto a un rapido processo terminato il quale, alle ore 18 circa, viene fucilato e abbandonato.[5]
L'indomani mattina il figlio Arnaldo, appena quattordicenne, avvertito da una vicina si reca sul posto dell'accaduto e, con un carretto a mano procurato sul posto, porta a casa il cadavere del padre, coperto da un telo.[5]o

di lui è stato scritto[modifica | modifica wikitesto]

«...Sandro Giuliani, un mantovano di origini socialiste divenuto poi amico di Benito e Arnaldo Mussolini, aveva trascorso i suoi ultimi mesi di vita a Milano, senza occuparsi attivamente di politica, ma dedicandosi a salvare la vita di coloro ebrei i antifascisti che la ferocia della Gestapo o lo stolido spirito imitativo di brigate nere o SS italiane minacciavano...»
Franco Di Bella ex direttore del Corriere della Sera (1977-1981).[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il resocontista è un giornalista che prepara, per la pubblicazione sul proprio quotidiano, il resoconto di sedute parlamentari, o di consigli comunali o di processi giudiziarî.

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g Giacomo Coronelli, Tre luoghi reali e immaginari della Milano del ventennio (PDF), su Academia.edu, 2018. URL consultato il 3 maggio 2024.
  2. ^ Paolo Alatri, Mussolini, Roma, Newton Compton, 1995, p. 17.
  3. ^ Mimmo Franzinelli, Fascismo anno zero, la nascita dei Fasci italiani di combattimento, Milano, Mondadori, 2019, pp. 171-256, ISBN 978-88-04-70831-5.
  4. ^ Alberto Malfitano, Giornalismo fascista - Giorgio Pini alla guida del Popolo d’Italia (PDF), in Italia Contemporanea, n. 199, Milano, Franco Angeli, giugno 1995, pp. 270-271. URL consultato il 6 maggio 2024.
  5. ^ a b c Franco Di Bella, Corriere segreto, Milano, Rizzoli, 1982, pp. 41-42.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Sandro Giuliani, su Archivio Storico Istituto Luce. URL consultato il 3 maggio 2024.
    «Il sito contiene foto e filmati su Sandro Giuliani»

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]