Utente:Grasso Luigi/sanbox1/Diaziridina

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Diaziridina
Struttura di Lewis della diaziridina
Struttura di Lewis della diaziridina
Struttura 3D sfere-stecche della diaziridina
Struttura 3D sfere-stecche della diaziridina
Struttura 3D van der Waals della diaziridina
Struttura 3D van der Waals della diaziridina
Nome IUPAC
Diaziridina[1]
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareCH4N2
Massa molecolare (u)44.06[2]
Numero CAS463-64-9 Immagine_3D_diaziridina
PubChem5059686
Indicazioni di sicurezza
Simboli di rischio chimico
infiammabile irritante
attenzione
Frasi H---
Consigli P--- [3]
Struttura generale dei composti organici diaziridine

La diaziridina è un composto eterociclico con due atomi di azoto e uno di carbonio in un anello a tre-membri. Si può considerare come un'idrazina deformata. Per la tensione d'anello, gli atomi di azoto hanno una configurazione degli isomeri cis-trans stabili.

Le diaziridine sono i suoi derivati organici ed hanno due radicali R,R' sull'atomo di carbonio. Mediante ossidazione si ottengono le diazirine.

Sintesi delle diaziridine[modifica | modifica wikitesto]

Vi sono molti metodi di sintesi delle diaziridine (diaziridinazione).

Queste sono di solito sintetizzate tramite il metodo sviluppato da E. Schmitz: un composto carbonile viene trattato con ammoniaca o rispettivamente un'ammina primaria alifatica e un reagente amminante come l'HOSA in condizioni leggermente basiche.[4]

Il passo finale è una ciclizzazione intramolecolare di un amminale.

Reazioni[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Nomenclature of Inorganic Chemistry (IUPAC Recommendations 2005). 6ed, Cambridge (UK), RSC/IUPAC (2005). ISBN 0-85404-438-8. Versione elettronica.
  2. ^ (EN) IUPAC Commission on Isotopic Abundances and Atomic Weights., Atomic weights of the elements 2017, su Queen Mary University of London.
  3. ^ (EN) Scheda del composto, GESTIS.
  4. ^ a b (EN) N. N. Makhova, V. Y. Petukhova, V. V. Kuznetsov, Synthesis of monocyclic diaziridines and their fused derivatives, Arkivoc, 2008, pp. 128-152.

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