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Ding Ling
丁玲
Nome di battesimo Jiang Bingzhi
Nascita 12 Ottobre 1904

Linli , Hunan,Cina

Morte 4 Marzo 1986

Pechino, Cina

Occupazione scrittrice
Lingua cinese
Opere maggiori il diario della signorina Sofia
Orientamento politico comunista
Marito Hu Yepin

Ding Ling (Cinese semplificato: 丁玲; pinyin: Dīng Líng; Linli, 12 ottobre 1904 – Pechino, 4 marzo 1986), pseudonimo di Jiǎng Bīngzhī (cinese semplificato: 蒋冰之; cinese tradizionale: 蔣冰之; pinyin: Jiǎng Bīngzhī), conosciuta anche come Bin Zhi (彬芷 Bīn Zhǐ), è stata una delle più celebri scrittrici cinesi del Ventesimo secolo ricevendo il premio Stalin nel 1951.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Ding Ling e il marito Hu Yepin nel 1926

Ding Ling nasce nel 1904 a Linli, Hunan, da una famiglia di piccola nobiltà. Rimane orfana di padre all'età di tre anni, crescendo così solo con la madre che diventa, oltre che la sua educatrice, anche il suo modello di riferimento. Tratterà infatti della sua vita il primo romanzo, rimasto tuttavia incompleto, intitolato Mother. Seguendo l'esempio della madre, Ding Ling diventa un'attivista sin da giovane.[1] Nel 1920 scappa a Shanghai, rifiutando la tradizione della famiglia Cinese, che prevede che i genitori siano proprietari del corpo dei figli in quanto loro creatori. Ding Ling, affermando di essere padrona di sé stessa, e che dunque nessuno potesse decidere riguardo il suo matrimonio, fugge di casa. Problemi: non si capisce perchè la madre è un modello di riferimento (mancano informazioni su chi era e cosa faceva), e se è lei che le impone il matrimonio combinato; se sì, che razza di modello era?) .

Ding Ling viene influenzata da insegnanti progressisti e da scrittori moderni come Shen Congwen e il poeta comunista Hu Yepin, che sposa nel 1925. In questo periodo comincia a scrivere storie, di cui la più famosa è Il Diario Della Signorina Sofia, pubblicato nel 1927. Nel 1931 il marito viene condannato a Shanghai dal governo Guomindang per aver preso parte ad un'associazione comunista (???). Nel marzo del 1932 Ding Ling entra a far parte del Partito Comunista Cinese, (ma era legale? e se sì, perchè invece il marito era stato arrestato?), attivandosi all'interno della Lega degli scrittori Comunisti: da qui in avanti quasi tutta la sua narrativa andrà in supporto degli obbiettivi politici.[2]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Ding Ling esordisce nel 1927, giovanissima, con alcuni racconti, tra cui Manke (traslitterazione del francese "mon cœur"[3], opera di Gustave Flaubert) e Il Diario Della Signorina Sofia.

Il Diario della Signorina Sofia[modifica | modifica wikitesto]

Sofia Il Diario della Signorina Sofia costituisce il primo racconto della storia della letteratura cinese scritto da una donna per le donne. La Sofia del libro si rifà alla Sofia russa, eroina anarchica che attentò al potere zarista. Per la prima volta c'è il vedere un uomo per il proprio corpo, per la propria bellezza e ciò costituisce un mezzo per prendere coscienza del corpo femminile (poco chiaro, spiegare e scrivere meglio) (quello dell'eroina protagonista): al di là del valore intrinseco del racconto che è poco più che elucubrazioni adolescenziali intrise di lacrime (giudizio eccessivamente severo, non neutrale, e MANCA FONTE), il lavoro di Ding Ling è da apprezzare per questo gesto di rottura.

Primavera a Shanghai[modifica | modifica wikitesto]

Primavera a Shanghai prende spunto dalle sue vicende personali e narra di come, all'interno di una coppia di giovani rivoluzionari, il marito continui a trattare la moglie secondo i retrogradi canoni confuciani.

In Ospedale[modifica | modifica wikitesto]

Il racconto In Ospedale costituisce una sorta di "critica dall'interno" (Ding Ling era membro del partito) al partito comunista. Una giovane che avrebbe voluto fare la scrittrice è costretta invece a fare l'ostetrica per volere del padre ("il nostro paese ha bisogno di medici, non di scrittori" le dice). Una volta in ospedale si rende conto che non avrà a che fare con quella sanità idilliaca proclamata dal partito comunista, ma con un ospedale in cui mancano le infrastrutture più elementari e in cui vige un maschilismo asfissiante.

Pensieri Sull'Otto Marzo[modifica | modifica wikitesto]

Pensieri Sull'Otto Marzo, in favore della causa femminile.

Il Sole Brilla Sul Fiume Sangkan[modifica | modifica wikitesto]

Il Sole Brilla Sul Fiume Sangkan, scritto nel 1949, è un'opera che si rifà in larga parte al realismo socialista e che tratta del problema della riforma agraria: grazie a quest'opera vincerà il premio Stalin nel 1951.

Campagna dei cento fiori[modifica | modifica wikitesto]

Nonostante la dedizione di tutta una vita alla causa socialista, già nel 1942 viene criticata dal partito per le sue proteste contro le discriminazioni delle donne. Nella Campagna dei cento fiori [4]del 1957, a causa delle sue richieste di maggior libertà per la letteratura, viene confinata ai lavori forzati in una fattoria vicino alla Siberia per "riformarsi attraverso il lavoro" (vedi Laogai). Durante la Rivoluzione Culturale (1966-76) è duramente criticata per alcuni suoi racconti ed è vittima di violenze. Dal 1970 al 1975 viene incarcerata in una prigione statale. Riabilitata solo nei primi anni ottanta, muore nel 1986.(MANCA FONTE)

Collezione[modifica | modifica wikitesto]

  • Zai hei’an zhong [In the Darkness]. 1928.
  • Zisha riji [Diary of a Suicide]. 1928.
  • Yige nüren [A Woman]. 1928.
  • Shujia zhong [During the Summer Holidays]. 1928.
  • Awei guniang [The Girl Awei]. 1928.
  • Shui [Water]. 1930.
  • Yehui [Night Meeting]. 1930.
  • Zai yiyuan zhong [In the Hospital]. 1941.
  • Ding Ling wenji [Works of Ding Ling], Hunan Renmin Chubanshe. 6 vols. 1982.
  • Ding Ling xuanji [Selected Works of Ding Ling], Sichuan Renmin Chubanshe. 3 vols. 1984.

Narrativa[modifica | modifica wikitesto]

  • Meng Ke. 1927.
  • Shafei nüshi riji. February 1928, Xiaoshuo yuebao (short story magazine); as Miss Sophia's Diary, translated by Gary Bjorge, 1981.
  • Weihu. 1930.
  • Muqin. 1930; as Mother, translated by Tani Barlow, 1989.
  • 1930 Chun Shanghai. 1930; as Shanghai, Spring, 1930, translated by Tani Barlow, 1989.
  • Zai yiyuan zhong. 1941; as In the Hospital, translated by Gary Bjorge, 1981.
  • Wo zai Xia cun de shihou. 1941; as When I Was in Xia Village, translated by Gary Bjorge, 1981.
  • Taiyang zhao zai Sanggan he shang. Guanghua shudian. September 1948; as The Sun Shines Over Sanggan River, translated by Gladys Yang and Yang Xianyi, Panda Books, 1984.
  • Du Wanxiang. 1978; as Du Wanxiang, translated by Tani Barlow, 1989.

Persecuzione Politica[modifica | modifica wikitesto]

Ding Ling, 1930s

Attiva nella causa rivoluzionaria comunista, viene condannata agli arresti domiciliari a Shanghai dal Guomindang per una durata di tre anni, dal 1933 al 1936. (PERCHE'?) Scappò e si diresse verso la base Comunista di Yan'an dove diventò una delle figure più influenti del circolo culturale, servendo come direttore della Letteratura Cinese e dell'Associazione delle Arti ed editando un giornale con supplemento letterario.

Ding Ling lottò contro l'idea che le esigenze rivoluzionarie, definite dal partito, dovessero venire prima dell'arte e contestò le tradizionali discriminazioni sessuali in ambito lavorativo a Yan'an. Nel 1942 scrisse un articolo in un giornale del partito mettendo in discussione l'impegno di quest'ultimo nel cambiare le attitudini del popolo nei confronti delle donne[5]. Lei satirizzò sulla doppia concezione che ha l'uomo nei confronti della donna, dicendo che erano ridicoli se si focalizzavano sulle faccende domestiche e diventavano anche motivo di pettegolezzo e satira se rimanevano non sposati e lavoravano nella sfera pubblica. Criticò anche l'utilizzo delle disposizioni di divorzio che gli uomini utilizzavano per liberarsi dalle mogli indesiderate. (SCRIVERE MEGLIO) Questo suo articolo venne condannato da Mao Zedong e dal capo del partito, obbligandola a ritirare le sue confessioni pubblicamente.

Nel 1957 viene denunciata e le sue opere vengono bandite. Ha trascorso cinque anni in prigione durante la Rivoluzione Culturale e condannata a lavorare in una fattoria per dodici anni prima di essere "riabilitata" nel 1978 .

Nella sua introduzione a Il diario di Miss Sofia , Ding Ling spiega il suo riconoscimento nei confronti di scrittori di altre culture:

(EN)

«I can say that if I have not been influenced by Western literature I would probably not have been able to write fiction, or at any rate not the kind of fiction in this collection. It is obvious that my earliest stories followed the path of Western realism... A little later, as the Chinese revolution developed, my fiction changed with the needs of the age and of the Chinese people... Literature ought to join minds together... turning ignorance into mutual understanding. Time, place and institutions cannot separate it from the friends it wins... And in 1957, a time of spiritual suffering for me, I found consolation in reading much Latin American and African literature."»

(IT)

«"Posso dire che se non sono stata influenzata dalla letteratura occidentale, probabilmente non avrei potuto scrivere una narrativa, o comunque non il genere di finzione in questa collezione. È ovvio che i miei primi racconti seguivano il cammino del realismo occidentale ... Un po' più tardi, mentre la rivoluzione cinese si sviluppò, la mia narrativa cambiò con i bisogni dell'epoca e del popolo cinese ... La letteratura dovrebbe unire le menti insieme. .. trasformare l'ignoranza nella comprensione reciproca. Il tempo, il luogo e le istituzioni non possono separarlo dagli amici che vince ... E nel 1957, un momento di sofferenza spirituale per me, ho trovato consolazione nella lettura di molte lettere latino-americane e africane."»

[6]

Ultimi anni[modifica | modifica wikitesto]

Alcuni anni prima della sua morte, le fu permesso di viaggiare negli Stati Uniti dove era ospite del programma di scrittura internazionale dell'Università di Lowa.

Morì a Pechino nel 1986.

Ha creato più di trecento opere. Dopo la sua "riabilitazione" molti dei suoi libri precedentemente vietati come il suo romanzo Il sole splende sul fiume Sangkan sono stati ripubblicati e tradotti in numerose lingue. Alcune delle sue brevi opere, che coprono un periodo cinquantennale, sono raccolte in Io sono una donna[7].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Yi-Tsi Mei Feuerwerker, In quest of the writer Ding Ling, vol. 10, Feminist studies, 1984, pp. 65-83, OCLC 936991427.
  2. ^ (EN) Charles J Alber, Embracing the lie : Ding Ling and the politics of literature in the People's Republic of China, Westport, Conn., Praeger, 2004, OCLC 936748697.
  3. ^ (FR) Ding Ling, La *grande soeur : (nouvelles), 924696655, Paris, 1980.
  4. ^ (EN) Geoffrey Francis Hudson; Roderick MacFarquhar, The hundred flowers, Londra, Stevens and Sons, 1960, OCLC 408250108.
  5. ^ (EN) David Der-wei Wang, Book Review: I Myself Am A Woman: Selected Writings of Ding Ling, in Journal of the American Oriental Society, Vol. 111, No. 3, 1991, pp. 617-618.
  6. ^ Ding Ling, Il diario della signorina Sofia, Gardolo, Trento, Reverdito, 1989, OCLC 799765810.
  7. ^ (EN) Ding Ling, I myself am a woman : selected writings of Ding Ling, Boston, Beacon Press, 1989, OCLC 48887712.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Reference guide to world literature, 3°, st. james press, 2002, pp. pp. 274–275.
  • (EN) Patricia Buckley Ebrey, The Cambridge illustrated history of China, Cambridge University Press, 1996.
  • (EN) Barbara H Solomon, Other voices, other vistas : short stories from Africa, China, India, Japan, and Latin America, New York, N.Y., U.S.A. :, Signet Classic, 2002, OCLC 49884026.
  • (EN) Yi-Tsi Mei Feuerwerker, In Quest of the Writer Ding Ling, in Feminist Studies, Vol. 10, No.1, DOI:10.2307/3177896.
  • (EN) Donna Anderson, China's Leading Woman Writer Dies At Age 82, su nexis.com, The Associated Press, 4 Marzo, 1986. URL consultato il 03/05/2017.
  • (EN) Noted chinese writer ding ling leaves for u.s., in Xinhua General News Service, 1 Settembre , 1981.
  • (EN) Kirk A Denton; Ju-Chan Fulton; Joshua S Mostow, Feminism and Revolution: The Work and Life of Ding Ling, in Columbia Companion to Modern East Asian Literature, New York, Columbia University Press, 2012, pp. 395-400, OCLC 956687641.
  • (EN) Xiaobing Tang, Shanghai, spring 1930: engendering the revolutionary body, in Chinese modern : the heroic and the quotidian, Durham, NC, Duke University Press, 2000, pp. 97-130, OCLC 41892895.
  • (EN) TANI E BARLOW, Gender and Identity in Ding Ling's "Mother", vol. 2, Modern Chinese Literature 2, 1986, pp. 123-142.
  • (EN) Tani E Barlow, The question of women in Chinese feminism, Durham, NC, Duke University Press, 2004, OCLC 229408170.
  • (EN) Ruthellen Josselson; Amia Lieblich, Ding Ling and Miss Sophie's diary: a psychobiographical study of adolescent identity formation, in Making meaning of narratives : in the narrative study of lives, No. 6, Thousand Oaks, Calif., Sage Publications, 1999, OCLC 981070025.
  • (EN) Dora Shu-fang Dien, Ding Ling and her mother : a cultural psychological study, Huntington, N.Y, Nova Science Publishers, 2001, OCLC 48256444.

Ulteriori letture[modifica | modifica wikitesto]

  • Chinese Writers on Writing featuring Ding Ling. Ed. Arthur Sze. (Trinity University Press, 2010).
  • Alber, Charles J. Embracing the Lie: Ding Ling and the Politics of Literature in the PRC. Westport, CT: Praeger, 2004. 1 copy.
  • Bjorge, Gary J. "'Sophia's Diary': An Introduction." Tamkang Review 5, 1 (1974): 97–110.
  • Chang, Jun-mei. Ting Ling, Her Life and Her Work. Taipei: Institute of International Relations, 1978.
  • Feng, Jin. "The 'Bold Modern Girl': Ding Ling's Early Fiction." In *Feng, The New Woman in Early Twentieth-Century Chinese Fiction. West Lafayette, IN: Purdue University Press, 2001, 149–70.
  • "The Revolutionary Age: Ding Ling's Fiction of the Early 1930s." In Feng, The New Woman in Early Twentieth-Century Chinese Fiction. West Lafayette, IN: Purdue University Press, 2001, 171–88.
  • "Ding Ling in Yan'an: A New Woman within the Part Structure?" In Feng, The New Woman in Early Twentieth-Century Chinese Fiction. West Lafayette, IN: Purdue University Press, 2001, 189–96
  • Feuerwerker, Yi-tsi Mei. Ding Ling's Fiction: Ideology and Narrative in Modern Chinese Literature. Cambridge: Harvard UP, 1982.
  • "The Changing Relationship between Literature and Life: Aspects of the Writer's Role in Ding Ling [Ting Ling]." In Merle Goldman, ed. Modern Chinese Literature in the May Fourth Era. Cambridge: Harvard University Press, 1977, 281–307.
  • "Ting Ling's 'When I was in Sha Chuan (Cloud Village)'." Signs, Journal of Women in Culture and Society 2, 1 (1976): 255–79.
  • "The Uses of Literature: Ding Ling in Yan'an." In W. Kubin and R. Wagner, eds., Essays in Contemporary Chinese LIterature and Literary Criticism. Bochum: Brockmeyer, 1981.
  • Huang, Xincun. “Politics, Gender and Literary Writings: A Study of Ding Ling in the Early 1940s.” Journal of Asian Culture 14 (1990): 33–54.
  • Kubin, Wolfgang. "Sexuality and Literature in the People's Republic of China, Problems of the Chinese woman before and after 1949 as seen in Ding Ling's 'Diary of Sophia' (1928) and Xi Rong's story 'An Unexceptional Post' (1962)." In Wolfgang Kubin and Rudolf G. Wagner, eds., Essays in Modern Chinese Literature and Literary Criticism. Bochum: Brockmeyer, 1982, 168–91.
  • Lai, Amy Tak-yee. "Liberation, Confusion, Imprisonment: The Female Self in Ding Ling's 'Diary of Miss Sophie' and Zhang Jie's 'Love Must Not Be Forgotten.'" Comparative Literature and Culture 3 (Sept. 1998): 88–103.
  • Wang, Shunzhu. "The Double-Voiced Feminine Discouses in Ding Ling's 'Miss Sophie's Diary' and Zora Neale Hurston's Their Eyes Were Watching God." Tamkang Review 27, 1 (1997): 133–158.
  • Zhou Liangpei. Ding Ling zhuan (Biography of Ding Ling). Beijing: Beijing shiyue wenyi, 1993.