Utente:Emigiorg/Sandbox

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Ai preât la biele stele[modifica | modifica wikitesto]

Ai preât la biele stel
GenereFolk
StileVillotta

Ai preât la biele stele è un canto-preghiera friulano molto in voga durante la prima guerra mondiale e ripreso dalla gran parte dei cori alpini. Tratto da un'antica villotta di origine udinese (vuei preà la biele stele, duc' i sanç del paradìz, che 'l Signor fermi a uère, e 'l miò ben torni al paîz)[1], è un invocazione alla pace.




Santa Maria de Cambre[modifica | modifica wikitesto]

La Chiesa di Santa María de Cambre è una chiesa dedicata alla Vergine Maria di origine romanica romanica ed è considerata uno dei migliori esempi di romanico noto come "compostelano" (fase centrale del romanico di questa zona) nella Galizia rurale. Si trova nel comune di Cambre, nella provincia di La Coruña.

Tutte le parrocchie di Cambre, inclusa Santa Maria, appartengono alla giurisdizione dell'arcidiocesi di Compostela. Nell'alto medioevo Medioevo, in un luogo conosciuto come Calambre, un cavaliere di nome Alvito e le sue sorelle Vestriberga e Urraca fondarono un monastero, che venne poi donato al monastero di San Paio de Antealtares il 16 agosto dell'anno 932.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa è l'unico elemento che si è conservato fino ai giorni nostri del monastero primitivo. Venne costruito alla fine del XII secolo ed ha struttura a croce latina con deambulatorio, su un solo piano. Della chiesa è caratterizzata da una commistione di soluzioni romaniche e gotiche con una forte influenza dell'officina della Cattedrale Compostelana (detta anche Maestro Mateo).

Esterno[modifica | modifica wikitesto]

Daniele fra i leoni guardiani
Facciata

La parte meglio conservata del complesso è l'abside, formato dalla cappella principale e da cinque cappelle absidali, con i cornicioni e le volte originali.

Nella facciata spicca l'uso, insolito per l'esterno, di colonne appaiate. La facciata è incorniciata da contrafforti. Nel timpano è raffigurato l'Agnus Dei inserito in un clipeo a forma di conchiglia. Negli archivolti troviamo diverse decorazioni zoomorfe e antropomorfe che hanno lo scopo di denunciare il male. Nella chiave del timpano il profeta Daniele rappresentato tra leoni rampanti guardiani..

I capitelli rappresentano la psicostasia del Giudizio Universale di fronte al diavolo e il combattimento di San Michele contro il drago dell'apocalisse.

Su entrambi i lati del portale due campate con archi a tutto sesto ornati con cinque archi a ferro di cavallo che recano nell'intradosso immagini della facciata sud della cattedrale di Compostela.

Sulla facciata si trova un archivolto sostenuto da mensole con figure di animali e antropomorfi. Al di sopra si apre il rosone composto da un traliccio di cerchi attorno a uno più grande e incorniciato da modanature con l'interno decorato con archi a ferro di cavallo. La facciata è sormontata da un campanile con due nicchie per le campane.

Abside romanica

Interno[modifica | modifica wikitesto]

L'interno è diviso in tre navate composte da quattro sezioni separate da pilastri compositi cruciformi. Vale la pena notare la sua variegata ed abbondante decorazione, di ben novantaquattro capitelli con anche trenta diversi motivi ornamentali.

L'interno conserva alcuni pezzi interessanti: un capitello con inciso l'anno 1194, un'acquasantiera nota come Hydria di Gerusalemme, e di una Madonna col Bambino, scultura in pietra della fine del XII secolo.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Vila da Vila, Margarita. La chiesa romanica di Cambre. (1986). Consiglio di Cambre.

Delgado Gómez, Jaime. L'agnello mistico del timpano di Santa María de Cambre. (1984). Brigantium Magazine.

Sastre Vázquez, Carlos. Guardando a Gerusalemme da Santa María de Cambre. (2010). Annuario Brigantino.













Amerigo Clocchiatti

Nato a Colugna (Udine) l'8 dicembre 1911, deceduto a Como nel 1992, operaio cementista, dirigente comunista, parlamentare e scrittore, Medaglia d'argento al valor militare. Per la sua attività antifascista durante il regime mussoliniano fu deferito al Tribunale speciale. Clocchiatti riuscì però a sottrarsi alla cattura espatriando clandestinamente in Francia. Nel 1931, rientrato illegalmente in Italia, assunse la direzione della Federazione comunista clandestina di Udine e si impegnò poi nella riorganizzazione dei comunisti milanesi. Dopo lo scoppio del secondo conflitto mondiale, tornato in Francia, combatté nella Resistenza d'Oltralpe. Nel 1942 "Ugo", questo il suo nome di copertura, era di nuovo in Italia e fu tra gli organizzatori degli scioperi del marzo 1943. Nel giugno di quello stesso anno, poco prima della caduta di Mussolini, "Ugo" fu arrestato a Reggio Emilia, ma dopo l'8 settembre 1943 fu tra i più attivi organizzatori del movimento partigiano nel Veneto. Commissario politico della Divisione d'assalto Garibaldi "Nannetti" sino al novembre del 1944, Clocchiatti fu poi responsabile del Comando piazza di Milano e quindi vicecomandante del Comando unificato Nord-Emilia. In questa veste partecipò all'insurrezione di Parma. Dopo la Liberazione, fu eletto deputato nella prima e nella seconda Legislatura. In un fondo custodito presso l'Istituto Nazionale per la storia del Movimento di Liberazione in Italia, sono conservati importanti documenti di Amerigo Clocchiatti sulla Resistenza nel Bellunese. Fama di scrittore è venuta a questo protagonista della Resistenza allorché, per l'Editore Vangelista, è uscita, nel 1970, la prima edizione dell'autobiografico Cammina Frut. Del 1991 è Dall'antifascismo al de profundis per il PCI (Testimonianze di un militante).


Un'altra opzione è l’intubazione naso-tracheale, nella quale si passa un tubo attraverso il naso; nei pazienti già tracheostomizzati il tubo endotracheale viene invece introdotto attraverso la breccia chirurgica.