Utente:Andrea Calzolari (P900)/Sandbox/secondaSandbox

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Duomo di San Giovanni Battista
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegionePiemonte
LocalitàCirié
TitolareSan Giovanni Battista
Stile architettonicogotico piemontese

Il duomo di San Giovanni Battista si trova a Cirié ed è un duomo consacrato a san Giovanni Battista.

Dichiarato monumento nazionale nel 1887, si trova nella centralissima piazza San Giovanni, oggi pedonale. Bellissimo esempio di gotico piemontese, viene realizzato nel corso del XIV secolo. È affiancata da un campanile a quattro piani, la cui sommità si presenta con una guglia centrale e quattro pinnacoli posti negli angoli. All'interno della chiesa si trovano alcune opere d'arte di gran pregio, fra cui una pala ovale conosciuta come la Madonna del Popolo, attribuita alla bottega del pittore chivassese Defendente Ferrari e un bel crocefisso in legno di scuola bizantina, databile fra il XII e il XIII secolo. Sopra l'altare maggiore è posto un trittico su legno realizzato nel 1531 da Giuseppe Giovenone da Vercelli. Per esso, racconta Angelo Sismonda nelle sue Notizie storiche di Cirié, il re Carlo Alberto offrì quattromila lire per arricchire la Pinacoteca Reale, ma il comune di Cirié non accettò la proposta[senza fonte]. All'interno di una cripta (non accessibile al pubblico), che si trova al fondo della navata di destra della chiesa, sono custodite le tombe dei marchesi D'Oria.

Storia e descrizione

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Dalle origini al Cinquecento

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La chiesa di San Giovanni Battista di Cirié sorge sul luogo ove, nell'atto di fondazione del borgo di Cirié del 1224, è attestata la presenza di una chiesa dedicata al Santissimo Salvatore. Prima del 1312 le fonti non recano tracce di chiese dedicate a san Giovanni Battista, mentre dopo quella data cessano tutte le menzioni della chiesa del Santissimo Salvatore. La consacrazione della chiesa avvenne probabilmente tra il 1312 e il 1318 a opera del vescovo di Torino, Tedisio[1]. Nel 1316 venne fondata una cappella dedicata alla Vergine Maria, nella prima campata della navata destra. Attualmente essa ha perso la sua connotazione di cappella, essendo stata separata dal resto della chiesa nel corso del XIX secolo per mezzo di due muri per farne un locale di deposito e di accesso all'organo soprastante. Tuttavia queste circostanze han fatto sì che venisse preservata dagli interventi ottocenteschi di gusto neogotico e che quindi rimanessero leggibili le tracce di decorazione ad affresco del XIV-XV secolo che in origine copriva i muri, le nervature e la volta[2]. Nel 1430 venne poi fondata una cappella dedicata a San Sebastiano[3].

Tra Cinquecento e Seicento

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  1. ^ Gianfranco Ballesio, Dalle origini al Cinquecento: Cirié e il suo sviluppo urbanistico e religioso, in San Giovanni Battista di Cirié. Un viaggio lungo sette secoli tra arte, storia e fede, Torino, Editris, 2019, pp. 12-13.
  2. ^ Simone Bonicatto, La cappella della Beata Vergine Maria e il corredo degli affreschi medievali della parrocchiale di San Giovanni Battista, in San Giovanni Battista di Cirié. Un viaggio lungo sette secoli tra arte, storia e fede, Torino, Editris, 2019, pp. 149-161.
  3. ^ Gianfranco Ballesio, Dalle origini al Cinquecento: Cirié e il suo sviluppo urbanistico e religioso, in San Giovanni Battista di Cirié. Un viaggio lungo sette secoli tra arte, storia e fede, Torino, Editris, 2019, p. 13.

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