Una Chi

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Una Chi, pseudonimo di Bruna Bianchi (Milano, 1942), è una scrittrice e traduttrice italiana.

Biografia

Dopo anni d'insegnamento come docente di letteratura tedesca all'Università Statale di Milano e una carriera come traduttrice di Goethe e Thomas Mann, agli inizi degli anni novanta con la pubblicazione di alcuni suoi libri pervasi da un forte carica erotica, con lo pseudonimo Una Chi[1], si pose all'attenzione sia della critica che del pubblico.

Il suo primo romanzo nel 1994, E duro campo di battaglia il letto nel panorama della letteratura erotica italiana, si distinse fra altre pubblicazioni[2], soprattutto per la prosa dotta ma freddamente analitica e per la crudezza del racconto. Sulla scia del successo seguirono altri tre romanzi, Il sesso degli angeli (1995), Ti vedo meglio al buio (1997) e L'ultimo desiderio (2000).

Sotto il suo vero nome ha inoltre tradotto diversi capolavori della letteratura tedesca in italiano, tra cui Dal diario di una lumaca di Günter Grass (Einaudi, Torino, 1974), Strada sdrucciolevole di Max von der Grun (Einaudi, 1977), Barbablù di Max Fritsch (Einaudi, 1984) e L'unicorno di Martin Walser (Feltrinelli, 1969).

Opere

  • Chi Una, E duro campo di battaglia il letto, collana: Ars amandi, ES, 1994, ISBN 88-86534-56-6.;
  • Chi Una, Il sesso degli angeli, collana: Biblioteca dell'eros, ES, 1995, ISBN 88-86534-09-4.;
  • Chi Una, Ti vedo meglio al buio, collana: Biblioteca dell'eros, ES, 1998, ISBN 88-86534-53-1.;
  • Chi Una, L'ultimo desiderio, collana: Biblioteca dell'eros, ES, 2000, ISBN 88-87939-00-4.

Note

  1. ^ Fumagalli Marisa, La scrittrice anonima erotica " Una Chi " potrebbe essere Bruna Bianchi traduttrice milanese, in Corriere della Sera, 08 settembre 1994, p. 17. URL consultato il 22 aprile 2009 (archiviato dall'url originale il 26 agosto 2009).
  2. ^ l'eros al femminile, su espresso.repubblica.it. URL consultato il 22 aprile 2009 (archiviato dall'url originale il 28 dicembre 2008).

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN55983843 · ISNI (EN0000 0000 3390 0209 · SBN CFIV036412 · LCCN (ENn91090670 · GND (DE113851162 · J9U (ENHE987007258656605171 · WorldCat Identities (ENlccn-n2003032639