Ugo La Pietra

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Ugo La Pietra (Bussi sul Tirino, 1938) è un designer e architetto italiano.

Ha vinto il Compasso d’Oro nel 1979[1] e nel 2016 quello alla carriera[2][3].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1957 si è iscritto alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano, laureandosi nel 1964[4]. Ha fondato con Agostino Ferrari, Ettore Sordini, Angelo Verga e Arturo Vermi il Gruppo del Cenobio[5] i cui componenti erano rappresentanti della pittura segnica, per organizzare mostre e manifestazioni.

Nel 1973 ha realizzato il film La grande occasione, presentato in occasione della Triennale di Milano[6].

Tra l'altro ha esposto alla Biennale di Venezia, alla Triennale di Milano, al Museum of Modern Art di New York, al Centro Pompidou di Parigi, al Museum of Contemporary Craft di New York, alla Galleria di Palazzo Galvani di Bologna, a Palazzo dei Diamanti di Ferrara, alla Fortezza da Basso a Firenze.[1]

Le sue opere fanno parte delle collezioni permanenti del MoMA di New York e di San Francisco, del Centre Pompidou di Parigi, del Museo Nazionale di Arte Moderna di Tokio e Osaka, della Fondazione Cineteca Italiana di Milano, del FRAC Centre di Orléans, del MIC di Faenza, del Museion di Bolzano, del Museo del Novecento di Milano e del Museo del Design della Triennale di Milano.[1]

Ha diretto e fondato il Dipartimento di Progettazione Artistica per l’Impresa presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano.[7]

Opere principali[modifica | modifica wikitesto]

  • Autoarchiterapia, Jabik & Colophon, 1975
  • Ugo La Pietra, Gio Ponti, Rizzoli, 2009, ISBN 978-0-8478-3270-5.
  • Fatto ad arte. Né arte né design, Marsilio, 2018
  • Artigianato e progetto, Marsilio, 2020
  • Terre, Marsilio, 2021
  • Lithos, Marsilio, 2023

Cataloghi

  • Ugo La Pietra: progetto disequilibrante = disequilibrating design, a cura di Angela Rui, Mantova, Corraini -Milano, Triennale Design Museum, 2014 (Catalogo della mostra tenuta a Milano dal 26 novembre 2014 al 15 febbraio 2015 ISBN 978-88-7570-475-9
  • Ugo La Pietra, testo di Roberto Daolio, Bologna, Assessorato alla Cultura, 1977
  • Ugo La Pietra: Abitare la città: opere 1969/2022, Accademia di Belle Arti di Brera, Giorgio Mondadori, 2023

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Gillo Dorfles, Ugo La Pietra. Le strutturazioni tissurali, Milano, Il Cenobio, 1967
  • Mel Byars, The Design Encyclopedia, L. King Pub., 2004, ISBN 978-0-87070-012-5.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Ugo La Pietra, biografia e mostre, su Itinerari nell'Arte. URL consultato il 27 ottobre 2023.
  2. ^ Ugo la Pietra - Compasso d'Oro ADI alla carriera :: Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, su www.fondazionecologni.it. URL consultato il 27 ottobre 2023.
  3. ^ Ugo La Pietra, su zero.eu. URL consultato il 27 ottobre 2023.
  4. ^ La Pietra, Ugo in "Enciclopedia Italiana", su www.treccani.it. URL consultato il 27 ottobre 2023.
  5. ^ Flaminio Gualdoni, Piero Manzoni: Vita d'artista, Johan & Levi Editore, 23 marzo 2020, ISBN 978-88-6010-247-8. URL consultato il 27 ottobre 2023.
  6. ^ Nuovo appuntamento tra suono e immagine nella mostra “Intermedia. Archivio di Nuova Scrittura”, su museion.it.
  7. ^ Ugo La Pietra, Fatto ad Arte. Né Arte né Design. Scritti e disegni.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]