Tuo per sempre

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Tuo per sempre
Locandina del film (Photo courtesy Orange County Archives)
Titolo originaleCollege
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1927
Durata65 min
Dati tecniciB/N
rapporto: 1,33:1
film muto
Generecommedia
RegiaJames W. Horne

Buster Keaton (non accreditato)

SceneggiaturaBryan Foy, Carl Harbaugh
ProduttoreJoseph M. Schenck
Casa di produzioneJoseph M. Schenck Productions
FotografiaBert Haines, Devereaux Jennings
MontaggioSherman Kell
Interpreti e personaggi
College

Tuo per sempre (College) è un film muto del 1927 interpretato da Buster Keaton che, non accreditato, lo ha anche diretto insieme a James W. Horne.

Il film, prodotto da Joseph M. Schenck e girato al Los Angeles City College, fu distribuito dalla United Artists e uscì nelle sale il 10 settembre 1927.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Tuo per sempre è una rocambolesca storia d'amore. Buster Keaton veste i panni dello studente "secchione" innamorato della bella di turno. Attraverso improbabili imprese sportive, tutte con lo stesso disastroso epilogo, cercherà di conquistare il cuore della ragazza e di far fuori ex fidanzati sbruffoni e invadenti. Ci riuscirà.

Critica[modifica | modifica wikitesto]

Nella scena del barman improvvisato, volendo imitare il barman esperto ed abile che vede fare un'operazione funambolica per buttare un uovo in un bicchiere nel corso della preparazione di un drink, Buster manca il suo in modo maldestro e, prendendo un altro bicchiere lo manca di nuovo, centrando però il primo che intanto aveva posato sul bancone. Partendo da questa gag-immagine, tipica nelle mosse «di comici quali Chaplin o Keaton», dove «i gags più virtuosistici sono quelli del rapporto con un oggetto o con una serie di oggetti (...)» [1], Jean-Paul Lebel ha scritto «Ancora una volta l'apparente goffaggine di Keaton è risolta ad un livello superiore e, superando l'imitazione, gli permette di inventare forme nuove».[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gianni Celati, Su Beckett, l'interpolazione e il gag, sta in Finzioni occidentali. Fabulazione, comicità e scrittura, Torino, Giulio Einaudi Editore, 1975, p. 64.
  2. ^ Jean Patrick Lebel, Buster Keaton, Parigi, Éditions universitaires, 1964.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Cinema: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di cinema