Tropenmuseum
Tropenmuseum | |
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Ubicazione | |
Stato | ![]() |
Località | Amsterdam |
Indirizzo | Linnaeusstraat, 2 e Linnaeusstraat 2 |
Coordinate | 52°21′45″N 4°55′16″E / 52.3625°N 4.921111°E |
Caratteristiche | |
Tipo | Museo etnografico |
Istituzione | 1864 |
Fondatori | Frederik Willem van Eeden |
Apertura | 1871 |
Proprietà | National Museum of World Cultures |
Visitatori | 197 000 |
Sito web | |



Il Tropenmuseum ("Museo dei Tropici") è un museo etnografico di Amsterdam, inaugurato nella sede e nella forma attuale nel 1978[1][2] (ma creato in origine a Haarlem con il nome di Koloniaal Museum nel 1864[3]) e dedicato alla cultura, all'arte e all'economia delle ex-colonie olandesi (Indonesia, Suriname e Caraibi olandesi) e di altri Paesi dell'area tropicale e subtropicale.
La collezione del museo, che è classificato come rijksmonument ("monumento del regno"), si basa sui reperti raccolti dagli antropologi che lavoravano nelle ex-colonie olandesi.[4]
Ubicazione[modifica | modifica wikitesto]
Il museo si trova al nr. 2 di Linnaeusstraat[1][2][3], nella periferia orientale della città[1], nei pressi dell'Oosterpark e nelle vicinanze del giardino zoologico Artis[5].
Caratteristiche e organizzazione del museo[modifica | modifica wikitesto]
Il museo è ospitato in un complesso realizzato nel 1926 su progetto di M.A. e J. van Nieukerken[1][2] e destinato ad ospitare inizialmente l'Istituto Coloniale Olandese (Koninklijk Instituut voor de Tropen, abbreviato: KIT)[1][2]. La facciata dell'edificio è decorata con i simboli del colonialismo olandese, come alcuni fregi che rappresentano dei contadini mentre piantano del riso.[1]
La collezione del museo ammonta ad oltre 340.000 pezzi.[6] Il museo presenta otto mostre permanenti[4], dedicate alla cultura africana, asiatica, indiana e sudamericana[4], a cui si aggiungono alcune mostre temporanee[1]. Le mostre permanenti più rilevanti trovano posto al pianterreno e nella sala centrale.[1]
Il primo piano del museo è dedicato all'esposizione di oggetti di vita quotidiana delle popolazioni dei Tropici, tipo armi ed oggetti tribali.[2] Vi sono poi delle ricostruzioni realistiche di tipologie abitative, come una via dell'Indonesia, una capanna afghana ed un tipico mercato arabo.[2] Il secondo piano ospita invece una sezione intitolata "L'uomo e l'ambiente".[7]
Tra i pezzi più pregiati della collezione, vi sono le imbarcazioni in legno del Pacifico, la collezione di maschere, i totem rituali della Nuova Guinea, ecc.[1] Annesso al museo, vi è anche il Kindermuseum, uno spazio dedicato ai bambini.[1]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b c d e f g h i j Fiona Duncan, Amsterdam, Dorling Kindersley, London - Mondadori, Milano, 1996 e segg.
- ^ a b c d e f Borowski, Birgit - Bourmer, Achim - Reitzig, Karin, Strüber, Reinhard , Amsterdam, ed. italiana a cura di Carlo Unnia, Karl Baedecker, Ostfildern - De Agostini, Novara, 2004
- ^ a b Amsterdam.info: Tropenmuseum
- ^ a b c Catling, Christopher, Le Guide Traveler di National Geographic - Amsterdam, National Geographic Society, New York - White Star, 2004, p. 124
- ^ Amsterdam, Bild Atlas, Anno III, Nr. 11, Edigamma Publishing, Roma, Luglio-Agosto-Settembre, 2003, p. 68
- ^ Tropenmuseum - Sito ufficiale: Collectie Archiviato il 7 ottobre 2011 in Internet Archive.
- ^ Catling, Christopher, op. cit., p. 156
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (NL) /(EN) Tropenmuseum - Sito ufficiale
- (NL) Tropenmuseum[collegamento interrotto] sul sito del KIT
- (EN) Tropenmuseum su Amsterdam.info
- (NL) Tropenmuseum su Museum.nl
Controllo di autorità | VIAF (EN) 132330511 · ISNI (EN) 0000 0001 1512 2383 · ULAN (EN) 500305434 · LCCN (EN) n79132355 · GND (DE) 671517-5 · BNF (FR) cb12297373c (data) · J9U (EN, HE) 987007269022605171 · WorldCat Identities (EN) lccn-n79132355 |
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