Transpithecus obtentus

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Transpithecus
Immagine di Transpithecus obtentus mancante
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Classe Mammalia
Ordine Notoungulata
Sottordine Typotheria
Famiglia Interatheriidae
Genere Transpithecus
Specie T. obtentus

Transpithecus obtentus è un mammifero notoungulato estinto, appartenente ai tipoteri. Visse nell'Eocene medio (circa 40 - 37 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Sudamerica.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Questo animale doveva essere vagamente simile a una marmotta, e poteva raggiungere i 50 centimetri di lunghezza. Era molto simile a un roditore pur non essendo strettamente imparentato con questi ultimi. Transpithecus era affine ad altri animali suoi contemporanei, come Notopithecus, ma se ne differenziava per alcune caratteristiche della dentatura. I molari superiori di Transpithecus, ad esempio, erano caratterizzati da una forma quadrangolare e da una piega interna che separava un lobo anteriore più piccolo del lobo posteriore. A metà della corona, inoltre, era presente un piccolo rilievo di smalto. I premolari e i molari superiori erano sprovvisti di cingolo mesiale. Era inoltre presente un piccolo processo discendente della mascella, più o meno all'altezza del margine mesiale del secondo molare superiore.

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

Transpithecus obtentus venne descritto per la prima volta nel 1901 da Florentino Ameghino, sulla base di resti fossili ritrovati in terreni dell'Eocene medio in Argentina. A questa forma sono stati poi attribuiti altri fossili che inizialmente erano stati classificati come generi distinti (Antepithecus, Acoelodus, Patriarchippus). Transpithecus è stato attribuito ai tipoteri, un gruppo di mammiferi notoungulati che nel corso del Cenozoico svilupparono una morfologia molto simile a quella dei roditori. In particolare, Transpithecus è stato avvicinato ad altre forme basali di tipoteri come Notopithecus; questi due generi, solitamente considerate forme basali della famiglia Interatheriidae, sono state più recentemente considerate parte di un clade (Notopithecidae) al di fuori dei veri tipoteri (Vera, 2016).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • F. Ameghino. 1901. Notices préliminaires sur des ongulés nouveaux des terrains crétacés de Patagonie [Preliminary notes on new ungulates from the Cretaceous terrains of Patagonia]. Boletin de la Academia Nacional de Ciencias de Córdoba 16:349-429
  • G. G. Simpson. 1967. The beginning of the age of mammals in South America. Part II. Bulletin of the American Museum of Natural History 137:1-260
  • B. Vera. 2012. Revisión del género Transpithecus Ameghino, 1901 (Notoungulata, Interatheriidae) del Eoceno medio de Patagonia, Argentina. Ameghiniana 49(1):60-74
  • Vera B. 2013. Acoelodus connectus Ameghino, 1901, sinónimo de Transpithecus obtentus Ameghino, 1901, “Notopithecinae” del Eoceno de Patagonia. Ameghiniana. 50:535–540. Spanish.
  • B. Vera. 2016. Phylogenetic revision of the South American notopithecines (Mammalia: Notoungulata). Journal of Systematic Palaeontology 14(6):461-480