Tommaso Tonello
Tommaso Angelo Tonello | |
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Deputato del Regno d'Italia | |
Legislatura | XXV, XXVI |
Sito istituzionale | |
Senatore della Repubblica Italiana | |
Legislatura | I |
Gruppo parlamentare | Partito Socialista Italiano (1948-1949) Gruppo misto (1949-1951) Partito Socialista - Sezione Italiana dell'Internazionale Socialista (1951-1953) (dal 13 febbraio 1952 il Gruppo assume la denominazione Partito Socialista Democratico Italiano) |
Incarichi parlamentari | |
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Sito istituzionale | |
Deputato dell'Assemblea Costituente | |
Gruppo parlamentare | Socialista |
Collegio | X (Venezia) |
Incarichi parlamentari | |
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Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Socialista Italiano |
Professione | Pubblicista, dirigente, consigliere provinciale e membro del consiglio scolastico di Bologna |
Tommaso Angelo Tonello (Fontanelle, 11 agosto 1873[1] – 8 aprile 1965) è stato un politico e antifascista italiano, esponente del Partito Socialista Italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Attivo politicamente nella sua regione natale, nel 1914 organizza comizi in piazza contro la guerra e partecipa agli eventi della "settimana rossa" del mese di giugno, in cui si moltiplicarono comizi, manifestazioni e scontri fra nazionalisti e i socialisti. Dopo la Prima Guerra mondiale, Tonello era già fra i leader politici riconosciuti della Sinistra Piave[2], in una zona battezzata dei giornalisti "feudo Tonello" in quanto fu capace di riunire un nutrito seguito di mezzadri e contadini in cooperative in un'area tradizionalmente lontana dalle zone favorevoli al sindacalismo di classe come il Basso Piave[3]. Eletto nelle file del Partito Socialista nel 1919, Tonello si schierò rapidamente contro l'avanzare del Fascismo.
Continuò la lotta a favore dei mezzadri, il 3 agosto 1920 fomentò a Treviso un'imponente manifestazione di 5000 persone in Piazza Cavallerizza (oggi Viale Cadorna), a sostegno di quello che era stato definito il "Patto Tonello"[4], ossia un nuovo patto colonico che proponeva di rimpiazzare la mezzadria con un canone d'affitto pagato in denaro. Nel 1921, gli scontri con gli squadristi si fanno più regolari: un comizio ad Oderzo termina con spari e botte e, all'occasione di un altro comizio a Castelfranco Veneto, Tonello viene caricato su una macchina e riaccompagnato di forza a Treviso[5].
Nel marzo del 1922, Tonello denunciava, in una sua interrogazione alla Camera, l'attività «di sindacati anonimi di capitalisti, di latifondisti» che di fatto, imponevano una mano di ferro sul lavoro mezzadrile[6].
Tonello fu, durante il Fascismo, confinato a Oderzo. Lì continuò a venire perseguitato dagli squadristi in camicia nera, tanto che si rifugia a Lugano, città che già accoglieva un folto gruppo di rifugiati antifascisti, fra cui Randolfo Pacciardi, il giurista Egidio Reale[7]. Lì partecipò al giornale Libera Stampa, fondato nel 1913 da un gruppo dissidente affinché si contrapponesse a L'aurora, organo ufficiale del Partito Socialista Ticinese. Diventato redattore, scrive articoli denunciando la violenza politica di Mussolini e criticando la politica italiana[8].
Scappa in seguito in Francia, a Tolosa, assieme a Giuseppe Saragat, Luigi Campolonghi, Giovanni Faraboli ed altri antifascisti italiani. Nel marzo del 1943, un funzionario della polizia politica italiana richiede l'arresto e la consegna del gruppo, ma questi evitano il fermo[9].
Dopo la guerra, ritornato in Italia, diviene membro dell'Assemblea costituente nelle file del Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria ed in seguito, senatore della Repubblica durante la prima legislatura.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Tommaso Angelo Tonello, su storia.camera.it. URL consultato il 16 gennaio 2016.
- ^ Cinzia Sellan, Lotte mezzadrili e leghe rosse. L’esperienza di Angelo Tonello, a cura di Daniele Ceschin, collana Dai campi alle officine, p. 112.
- ^ Giovanni Sbordone, gli spazi della folla manifestazioni politiche di piazza nel Veneto del primo Novecento (1900-1922) (PDF), Venezia, tesi di Dottorato, 2008, p. 224.
- ^ Prefetto di Treviso a Milano, Agitazione agraria, cat. C1, b. 82, fasc. Treviso, Roma, Archivio Centrale dell Stato, 3 agosto 1920.
- ^ Sbordone, pp. 266-268.
- ^ Livio Vanzetto, Emigrare da Fossalunga: un paese del Veneto rurale nella prima metà del Novecento, collana Studi veneti: Quaderni sull'emigrazione, Volume 2, Fondazione Benetton studi ricerche, 2000.
- ^ Tommaso Angelo Tonello, su storia.camera.it. URL consultato il 16 gennaio 2016.
- ^ (FR) Antoine Fleury, Danièle Tosato-Rigo (a cura di), Suisse-Russie, P. Haupt, 1994, p. 394.
- ^ Federico Fornaro, Giuseppe Saragat, Marsilio, 2003, p. 100, ISBN 9788831783668.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Tommaso Angelo Tonello
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (IT, DE, FR) Tommaso Tonello, su hls-dhs-dss.ch, Dizionario storico della Svizzera.
- Tommaso Angelo Tonello, su storia.camera.it, Camera dei deputati.
- Tommaso Tonello, su Senato.it - I legislatura, Parlamento italiano.
- Politici italiani del XX secolo
- Antifascisti italiani
- Nati nel 1873
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