Tobia Bertini
Tobia Bertini (Prato, 25 ottobre 1856 – Milano, 1936) è stato un cantante italiano.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Tenore italiano, nato a Prato il 25 ottobre 1856, studiò canto a Firenze con Francesco Cortesi e debuttò nella sua città con il ruolo di Rustighello nella Lucrezia Borgia di Gaetano Donizetti e nel 1879 in Traviata. Il 30 giugno 1886, in tournée in Sudamerica, a Rio de Janeiro interpretò Radames nell'Aida di Verdi con la direzione del giovanissimo Arturo Toscanini, che dovette improvvisarsi direttore d'orchestra per sostituire Leopoldo Miguez che si era dimesso a causa delle critiche negative[1]. L'anno successivo (1887) fu chiamato al Teatro alla Scala per due opere: Otello di Verdi diretto da Franco Faccio, con Arturo Toscanini violoncellista in orchestra e Aida, in cui si alternava con Francesco Tamagno. Nel 1889 fu tra gli interpreti dell'opera Cleopatra di Giuseppe Bensa al Teatro Pagliano di Firenze[2] con Teresina Singer e la direzione di Ettore Contrucci.
Tornò a Prato nel 1888 dove si esibì in un acclamato recital e contemporaneamente con Nadina Bulicioff era nel cast di Ivanohe di Attilio Ciardi.[3] Ancora nella stagione1895-96 fu interprete nelle opere Rigoletto e Guarany, al Teatro Metastasio di Prato con Virgilio Blasi, Guido Cacialli, Ines Citti Lippi, Cornelia Raffanelli, con il direttore d'orchestra Ettore Contrucci.
Calcò le scene dei principali teatri d'Europa e Oltreoceano: a Varsavia (1881), a Santiago del Cile, all'Apollo di Roma (dal 1883 all'86), al Comunale di Trieste (1887 e 1888), alla Pergola di Firenze, ad Alessandria d'Egitto (1893), al Regio di Parma (1897).
La critica apprezzò le sue grandi doti vocali; nella appassionata commemorazione fatta di Amerigo Bresci fu definito "signore della scena" per l'abilità vocale drammatica[4]. In occasione di Aida al Teatro Comunale di Fiume sulla Gazzetta Musicale di Milano si legge: "possiede una voce che sale all'acuto con grande facilità. Il timbro è bello, argentino; il metodo dei più distinti; è un prezioso artista e fu applauditissimo"[5].
Nel 1927 fu ospite della casa di riposo Giuseppe Verdi di Milano dove morì il 29 aprile 1936.
Tributi e omaggi[modifica | modifica wikitesto]
Prato, città natale di Tobia Bertini, gli ha dedicato una via.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Harvey Sachs, Toscanini, Milano, Il Saggiatore, 2018.
- ^ Giuseppe Bensa e Tommasucci Mimmo, Cleopatra dramma lirico in quattro atti, versi di Mino Tommasucci e musica di Giuseppe Bensa, Firenze, Galletti e Cocci, 1889.
- ^ Lo staffile, IX, n. 21, 11 ottobre 1888, p. 4.
- ^ Amerigo Bresci, Il tenore Tobia Bertini nel centenario della nascita, Prato, Giachetti, 1956.
- ^ Gazzetta musicale di Milano, XI, n. 41, 10 ottobre 1885, p. 348.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Amerigo Bresci, Il tenore Tobia Bertini nel centenario della nascita, Prato, Giachetti, 1956.
- Giulio Ferrarini, Dietro il sipario : 1881-1898: memorie e appunti del segretario della Commissione teatrale Giulio Ferrarini, a cura di Valerio Cervetti, Parma, Comune di Parma, 1986.
- Fulvio Venturi, L'opera lirica a Livorno 1847-1999, Livorno, Labatte, 2000.
- Harvey Sachs, Toscanini, Milano, Il Saggiatore, 2018.
- Mario Del Fante, Dal grande Caruso al piccolo Caruso: il belcanto in Toscana, vol. 2, Masso delle Fate, 2005.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Tobia Bertini
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
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