Tignous
Tignous, pseudonimo di Bernard Jean-Charles Verlhac (Parigi, 21 agosto 1957 – Parigi, 7 gennaio 2015), è stato un fumettista francese.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Vignettista e illustratore, ha iniziato a collaborare con la stampa nel 1980. A metà degli anni '80 ha collaborato al mensile di giochi di ruolo Casus Belli e ha illustrato il gioco da tavolo Ta-Pum!, giochi di ruolo tra cui Rêve de Dragon e MEGA[1]. È stato collaboratore del giornale satirico francese Charlie Hebdo, dei settimanali Marianne e L'Express[2], oltre che del mensile franco-belga Fluide Glacial[3]. Nel 1993 ha ricevuto il Premio Internazionale di Satira Politica a Forte dei Marmi.[4]
Alla fine del 2007, il giornalista politico e giudiziario Dominique Paganelli e il fumettista Tignous hanno seguito il primo processo a Yvan Colonna, per il quotidiano Charlie Hebdo.[5] Assieme disegnano, l'anno successivo, il fumetto Le Procès Colonna. Il libro ha vinto il premio France Info per il fumetto di attualità e reportage nel 2009.[6]
È stato ucciso il 7 gennaio 2015, durante l'attentato alla sede di Charlie Hebdo[7][8]. Ai suoi funerali, avvenuti il 15 gennaio 2015, è stata cantata in italiano Bella ciao, canzone simbolo della Resistenza italiana al nazifascismo.[9] Sposato con Chloè, era padre di quattro figli: Marie, Jeanne, Sarah-Lou e Solal.
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- 1991 : On s'énerve pour un rien
- 1999 : Tas de riches
- 2006 : Le Sport dans le sang
- 2008 : C'est la faute à la société
- 2008 : Le Procès Colonna
- 2010 : Pandas dans la brume
- 2010 : Le Fric c'est capital
- 2011 : 5 ans sous Sarkozy
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (FR) GROG - Guide du Rôliste Galactique, su legrog.org. URL consultato il 13 gennaio 2015.
- ^ (FR) Eric Mettout, Cabu, Tignous, Wolinski, Charb, Honoré, 5 dessinateurs victimes du terrorisme, da lexpress.fr, 7 gennaio 2015. URL consultato l'8 gennaio 2015.
- ^ (EN) Theo Merz, Paris shooting: the cartoonists who were killed, 7 gennaio 2015. URL consultato l'8 gennaio 2015.
- ^ Al Forte premiato anche Tignous: "Li ricorderemo tutti", su iltirreno.it.
- ^ (FR) Yvan Colonna : un procès, un condamné, une BD, in Corse Matin, 12/06/2008. URL consultato il 20 marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 1º aprile 2016).
- ^ (FR) Jean-Christophe Ogier, 20 ans de prix France Info : en 2006, "Les Mauvaises Gens" d'Etienne Davodeau, su francetvinfo.fr, France Info, 18-07-2014. URL consultato il 13-03-2022.
- ^ (FR) Attentat à Charlie Hebdo: 12 morts, les terroristes en fuite, su leparisien.fr, Le Parisien, 7 gennaio 2015. URL consultato il 7 gennaio 2015.
- ^ (FR) Charlie Hebdo: les dessinateurs Cabu, Charb, Tignous et Wolinski sont morts, su lefigaro.fr, Le Figaro, 7 gennaio 2015. URL consultato il 7 gennaio 2015.
- ^ "Charlie Hebdo, ai funerali di Tignous si canta 'Bella ciao'", su video.repubblica.it, La Repubblica online, 15 gennaio 2015.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Tignous
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su iconovox.com.
- (EN) Tignous, su IMDb, IMDb.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 33725734 · ISNI (EN) 0000 0000 5488 1182 · ULAN (EN) 500356785 · LCCN (EN) n96072327 · GND (DE) 1202839894 · BNF (FR) cb12227980v (data) |
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