Thorens (azienda)

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Thorens
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Un giradischi Thorens esposto al Centre International de la Mécanique d'Art
StatoBandiera della Svizzera Svizzera
Forma societariaAktiengesellschaft
Fondazione1883 a Sainte-Croix
Fondata daHermann Thorens
Sede principaleBergisch Gladbach
Persone chiaveGunter Kuerten (amministratore delegato)
Settoreelettronica
Sito webwww.thorens.com/

Thorens GmbH è un'azienda svizzera operante in passato nel mondo dell'alta fedeltà, produttrice di giradischi ed amplificatori. Altri suoi campi di produzione, meno noti, sono le armoniche a bocca e gli accendini.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Materiale prodotto dalla casa nei primi periodi, compreso un cilindro per l'incisione dei suoni

Fondata nel 1883 a Sainte-Croix in Svizzera, nel 1903 l'azienda costruì su licenza il suo primo fonografo tipo Edison; successivamente iniziò a produrre dischi musicali; nel 1912 iniziò a produrre armoniche a bocca, cosa che farà fino al 1952[1].

Nel 1928 venne sviluppato il primo motore elettrico per giradischi, che contrariamente a quella che diventerà la tradizione della casa è un modello concepito per la trazione diretta[1]. Questo significa che l'asse di rotazione del rotore del motore è coincidente con l'asse di rotazione del piatto e quindi del disco, mentre nella trazione a cinghia il moto viene trasmesso al piatto tramite una cinghia di gomma e quindi l'asse di rotazione del motore è parallelo a quello del disco. Nel 1929 venne sviluppata la loro prima testina fonografica, di tipo a magnete mobile[1].

Un Thorens TD160 Super del 1980, con braccio diritto e antiskating a contrappeso

Nel 1957 venne creato il primo giradischi Hi-Fi della casa con trazione a cinghia e privo di braccio e testina, il TD124, che inaugurò una serie accolta da un grande favore da parte del pubblico. È in questo periodo che la tecnologia della Thorens viene notata dall'italiana Prod-El, azienda milanese alla ricerca di componenti da montare nei propri apparati e da vendere in Italia, che inizia ad importarla in modo sistematico. Seguirono vari modelli, alcuni dei quali molto famosi come il TD166, il TD185, il TD145; molti di questi vennero rinnovati nel tempo arrivando anche alla sesta serie, come il TD166 Mk6. La casa sviluppa anche bracci da accoppiare ai giradischi, come il BL104, il BTD-12S e il TP14[1].

Nel 1979 venne creato il giradischi Reference, come sistema di riferimento per la riproduzione dei dischi che inizialmente era destinato a rimanere un esemplare unico[2]; viste le richieste ne venne creata una serie limitata di 100 esemplari numerati, cui forse vanno sommati alcuni pezzi prodotti fuori dalla serie[1]. Da questo venne derivato il Prestige, modello nato invece per la vendita al pubblico.

Negli anni ottanta l'azienda entrò in crisi con l'avvento dei CD e un appannamento della lucidità aziendale. Tra i suoi prodotti non c'era nemmeno un lettore CD . Le vendite crollarono, ci furono variazioni dell'assetto sociale, i nuovi vertici tentarono di riposizionare l'azienda a livelli più alti con il "Concrete" (base di granito) nel 1988 e il "2001" nel 1989.

Nel 1993 venne iniziata la produzione di una linea di giradischi HiEnd (componentistica per alta fedeltà assoluta) economici a Łódź in Polonia, e nel 1995 fu aperto il Thorens Laboratory a Berlino, spostando e riorientando la produzione verso le radio RDS e i lettori CD. Nel dicembre 2000 l'azienda dichiarò bancarotta in Germania e cercò di spostare nuovamente la produzione in Svizzera; nel 2002 venne creata la Thorens Export Corporation Ltd. a Kaiseraugst per rilanciare il marchio aziendale[1].

Dopo un lungo interregno nelle mani di Heinz Rohen, nel maggio 2018 l'azienda fu acquisita, insieme ad altri due finanziatori, da un appassionato, Gunter Kuerten, in precedenza AD e protagonista della rilancio della Elac.[3] La sede fu spostata in Germania, a Bergish Gladback.[3]

A partire dal 2019, Thorens ha continuato a produrre giradischi apprezzati per la riproduzione di dischi in vinile e grammofoni a 78 giri.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f Thorens History, su theanalogdept.com. URL consultato il 30 settembre 2013 (archiviato dall'url originale il 29 marzo 2007).
  2. ^ The Analogo Dept.
  3. ^ a b Thorens cambia di mano e torna a produrre in Germania, su suono.it, 3 maggio 2018. URL consultato il 6 giugno 2020.

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