Tewhida Ben Sheikh

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Ben Sheikh nel 1936

Tewhida Ben Sheikh, anche Tawhida Ben Cheikh, Taouhida Ben Cheikh (in arabo توحيدة بن الشيخ?; Tunisi, 2 gennaio 19096 dicembre 2010), è stata una ginecologa tunisina, nota per essere stata la prima donna musulmana[1] nel Maghreb[2] ad esercitare la professione di medico.[2] È stata anche una pioniera nella medicina femminile, in particolare nella contraccezione e nell'accesso all'aborto[3].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Tewhida Ben Sheikh nacque a Tunisi, in Tunisia, all'epoca un protettorato francese, in una famiglia benestante di Ras Jebel, una città costiera nel nord-est tunisino. Sua madre, rimasta vedova, allevò da sola Tewhida e suoi quattro fratelli e sorelle.[2] Frequentò la prima scuola pubblica tunisina per ragazze musulmane, il liceo Armand-Colin[4] imparando anche il francese e lo studio del Corano.[5] Si diplomò nel 1928: fu la prima donna mussulmana di Tunisi.[6][7]

Membri tunisini dell'AEMNA (Associazione degli studenti mussulmani del Nord Africa), a Parigi

Pensò di andare a Parigi per studiare medicina. Sua madre era riluttante a permetterle di andare in Francia; tuttavia, i suoi insegnanti del liceo e un medico dell'Istituto Louis Pasteur di Tunisi (Etienne Burnet), riuscirono a convincerla in quanto la ragazza era una promessa significativa.[8]

Attività professionale[modifica | modifica wikitesto]

A Parigi frequentò all'università la facoltà di medicina, laureandosi nel 1936.[8] A quel punto tornò in Tunisia dove fu festeggiata dai medici locali.[9]

Tewhida Ben Sheikh durante le sue campagne di sensibilizzazione in Tunisia

Aprì uno studio presso la medina di Tunisi, esercitando la medicina privata perché i servizi ospedalieri pubblici erano controllati dalle autorità francesi e la priorità era data ai medici francesi. Nel 1937 diresse anche la rivista femminile Leïla. Dopo la medicina generale e la pediatria, si dedicò alla ginecologia e contribuì alla costituzione della pianificazione familiare tunisina attraverso il servizio da lei creato presso l'ospedale Charles-Nicolle nel 1963 e in seguito attraverso la clinica che aprì nel 1968.[10][9]

Diventò direttrice della pianificazione familiare nel 1970, lottando per il diritto all'aborto,[11] legalizzato nel 1973. Allo stesso tempo, assunse la responsabilità dei servizi di maternità degli ospedali Charles-Nicolle (1955-1964) e Aziza Othmana (1964-1977).[6]

Vicepresidente della Mezzaluna Rossa tunisina,[12] è stata anche membro dell'Unione delle donne musulmane tunisine (UMFT), fondata da Bchira Ben Mrad.

La morte a 101 anni[modifica | modifica wikitesto]

Morì il 6 dicembre 2010 all'età di 101 anni.[10]

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Sposata con un dentista nel 1943, la coppia ebbe due figli e una figlia:[2] Faycel Benzina, veterinario, Omar Benzina, dentista e Zeïneb Benzina, storico e archeologo.

Tawhida Ben Cheikh è la nipote di Tahar Ben Ammar (1889-1985), un politico che ha svolto un ruolo chiave nel Movimento nazionale tunisino dal 1920.

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

  • Nel marzo 2011, su iniziativa del sindaco di Montreuil, Dominique Voynet, è stato creato un centro sanitario Tawhida-Ben Cheïkh.[13][2]
  • Nel 2012 un francobollo con la sua effige è stato emesso dalle poste tunisine.[2]
  • Nel marzo 2020, l'immagine di Ben Sheikh è apparsa sulla nuova banconota da 10 dinari emessa dalla Banca centrale tunisina.[14][15].
  • Il 25 novembre 2022, il comune di Ras Jebel, nel governatorato di Biserta, ha inaugurato un busto di Tawhida Ben Cheikh.[16]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (FR) Sondage sur la perception des Tunisiens de la participation de la femme à la vie politique en Tunisie (PDF), su undp.org, dicembre 2013. URL consultato il 29 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 7 novembre 2017).
  2. ^ a b c d e f (FR) Lilia Blaise, En Tunisie, un billet de banque rend pour la première fois hommage à une femme, in Le Monde, 8 aprile 2020. URL consultato l'8 aprile 2020.
  3. ^ (EN) Perdita Huston, Motherhood by choice: pioneers in women's health and family planning, Feminist Press at the City University of New York, 1992, p. 95, ISBN 1558610685.
  4. ^ (FR) Claude Liauzu, Colonisation, Parigi, Armand Colin, 2004, ISBN 978-2-200-26434-5.
  5. ^ (EN) Nashat, Guity e Judith E. Tucker, Women in the Middle East and North Africa: Restoring Women to History, Indiana University Press, 1999, p. 83, ISBN 9780253212641.
  6. ^ a b (FR) Tawhida Ben Cheikh, première bachelière tunisienne musulmane et première médecin moderne musulmane, en Tunisie et dans le monde arabe (1909-2010): symbole de la femme et de la profession médicale, in La Presse de Tunisie, 23 giugno 2019. URL consultato il 1° aprile 2020.
  7. ^ (FR) Pour la journée internationale des droits des femmes, la Commune de l'Ariana rend hommage à 10 femmes qui ont marqué l'histoire contemporaine de la Tunisie, in HuffPost Maghreb, 4 marzo 2019. URL consultato il 18 aprile 2019.
  8. ^ a b (EN) Women in World History: Primary Sources, su chnm.gmu.edu, George Mason University. URL consultato il 26 ottobre 2012.
  9. ^ a b (EN) Sadiqi, Fatima, Amira Nowaira e Azza El Kholy, Women writing Africa: The Northern region, The Feminist Press at The City University of New York, 2009, ISBN 9781558614376.
  10. ^ a b (FR) La doyenne des médecins tunisiens n'est plus. La famille médicale tunisienne en deuil, in La presse de Tunisie, 7 dicembre 2010. URL consultato il 26 ottobre 2012 (archiviato dall'url originale il 13 dicembre 2010).
  11. ^ (EN) Andrea O'Reilly, Encyclopedia of Motherhood, Volume 1, SAGE, 2010, ISBN 9781412968461.
  12. ^ (FR) Tawhida Ben Cheikh, le militantisme dans la médecine, in Jeune Afrique, 5 ottobre 2010. URL consultato il 18 aprile 2019.
  13. ^ (FR) Alya Hamza, Création d'un centre de santé Tawhida Ben Cheikh à Montreuil, à Paris, su turess.com, 29 marzo 2011. URL consultato il 26 marzo 2020.
  14. ^ (EN) Tunisia's groundbreaking first woman doctor honoured on new banknote, 28 marzo 2020. URL consultato il 29 marzo 2020.
  15. ^ (FR) BCT: mise en circulation, vendredi, d'un nouveau billet de 10 dinars, su kapitalis.com, 26 marzo 2020. URL consultato il 26 marzo 2020.
  16. ^ (AR) بنزرت/رأس الجبل: تدشين مجسم أول طبيبة تونسية [Bizerte/Ras Jebel: inauguration du buste de la première femme médecin], su kapitalis.com, 27 novembre 2022. URL consultato il 29 dicembre 2022.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN160671236 · ISNI (EN0000 0001 0821 0158 · BNF (FRcb11310859w (data) · WorldCat Identities (ENviaf-160671236