Teodoro di Ratno

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Teodoro di Ratno
duca di Ratno e Ljuboml'
Stemma
Stemma
Nascita1324/1326 circa
Mortetra il 10 febbraio 1394 e il 1400
DinastiaGediminidi
PadreAlgirdas
MadreMaria di Vicebsk
FigliRoman,[1] Gurko,[1] Sanguško,[1] Anna,[2] Agafia (Ganka)[2]

Teodoro di Ratno (1324/1326 circa[2] – tra il 10 febbraio 1394 e il 1400[2]) fu duca di Ratno e Ljuboml' e uno dei figli del granduca di Lituania Algirdas (1296 circa-1377) e della sua prima moglie Maria di Vicebsk (?-prima del 1349).

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Di lui è sconosciuto il nome pagano, mentre è noto quello che ricevette al momento della conversione alla religione ortodossa, cioè Teodoro. Tradizionalmente, Teodoro è considerato il figlio più piccolo per età del granduca lituano Algirdas e della sua prima moglie Maria di Vicebsk,[1] ma lo storico polacco Jan Tęgowski, facendo riferimento alle opere di Henryk Paszkiewicz, sottolinea che si trattasse invece del primogenito.[2] Tale conclusione si basa su una lettera stilata da re Luigi I d'Ungheria e destinata a Francesco I da Carrara del 29 settembre 1377, nella quale Teodoro viene menzionato come figlio primogenito di Algirdas dalla prima moglie.[2]

Dopo la morte di Algirdas nel 1377, Teodoro non accettò l'autorità del suo fratellastro Jogaila come sovrano del Granducato di Lituania, scegliendo volontariamente di giurare fedeltà a Luigi d'Ungheria. Questo evento implica che Teodoro vantava un suo appannaggio indipendente a prescindere dalla presenza del principe di Volinia Teodoro Lubartovič, figlio di Liubartas. Il 23 ottobre 1386 Teodoro cambiò idea e prestò giuramento a Jogaila.[3]

Teodoro ebbe tre figli: Roman, Gurko e Sangushko, che si spartirono l'eredità paterna.[4] Dai figli Fëdor Ratnenskij sono nati rispettivamente i principi delle famiglie dei Kobrinskij, dei Gurkovič e dei Sanguszko.

Jan Tęgowski ritiene molto probabile che Teodoro avesse avuto cinque figli da due mogli, di cui dalla prima Roman e Gurko e dalla seconda il figlio Sanguško e le figlie Anna e Agafia (Ganka). Successivamente Anna fu concessa in sposa al duca di Masovia Boleslao III,[5] e Agafia al principe Vasilij Ostrozskij.[2]

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni
Gediminas Butvydas  
 
 
Algirdas  
Jewna di Polack Ivan di Polack  
 
 
Teodoro di Ratno  
Jaroslav di Vicebsk  
 
 
Maria di Vicebsk  
 
 
 
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d (PL) J. Wolff, Kniaziowie litewsko-ruscy od końca czternastego wieku, Varsavia, 1895, p. 338.
  2. ^ a b c d e f g (PL) Jan Tęgowski, Pierwsze pokolenia Giedyminowiczów, Poznań e Breslavia, 1999, pp. 57-61, ISBN 83-913563-1-0.
  3. ^ (RU) F.M. Šabuldo, Земли Юго-Западной Руси в составе Великого княжества Литовского [Terre della Russia sudoccidentale come parte del Granducato di Lituania], su Naukova Dumka, Kiev, 1987, p. 181. URL consultato il 22 settembre 2022 (archiviato dall'url originale il 18 maggio 2003).
  4. ^ (RU) G.V. Nasevič, Генеалагічныя табліцы старадаўніх княжацкіх і магнацкіх беларускіх родаў 12-18 стагоддзяў [Tavole genealogiche di antiche famiglie principesche e magnate bielorusse del XII-XVIII secolo], 1993.
  5. ^ (PL) Jan Tęgowski, Anna i Barbara - księżne mazowieckie z XV wieku, Przyczynek do genealogii Piastów mazowieckich // Społeczeństwo i polityka do XVII wieku, Olsztyn, 1994, pp. 97-104.
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