Tempio buddista calmucco di Belgrado

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Tempio buddista calmucco di Belgrado
Il tempio buddista a Belgrado nel 1944
StatoBandiera della Serbia Serbia
LocalitàBelgrado
IndirizzoBudvanska ulica
ReligioneBuddismo Vajrayāna
Consacrazione12 dicembre 1929
Demolizioneanni 1950

Il tempio buddista calmucco di Belgrado (1929-1944) (in serbocroato Калмички будистички храм у Београду/Kalmički budistički hram u Beogradu) fu la quarta istituzione buddista creata in Europa, dopo il "Datsan Gunzéčojnéj" di San Pietroburgo del 1915, la "Buddhistische Haus" di Berlino del 1924 e il "London Buddhist Vihara" di Londra del 1926.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il tempio, di tradizione vajrayana, fu inaugurato il 12 dicembre 1929 sul terreno donato dall'industriale serbo Miloš Jaćimović (1858-1940), che regalò anche i materiali di costruzione. Il luogo di culto servì la comunità calmucca che aveva iniziato a emigrare a Belgrado a partire dal 1920 dal distretto di Budënnovsk e che a Belgrado raggiunse le 300 unità. Consenso alla costruzione venne anche dal patriarca di Serbia Dimitri (serbo: Димитрије) (1846-1930).

A capo della comunità religiosa fu il lama (in calmucco: baksha) Gavi Jimbo (Manchuda) Burinov (1872-1928) cui succedette nel 1928 il lama Jamnin (Sandji) Umaldinov (1882-1946), entrambi originari dell'Oblast' di Rostov[1].

La novità rappresentata da un tempio buddista a Belgrado portò a rinominare, nel 1931, la via in cui sorgeva: Budistička ulica (Будистичка улица), toponimo che, leggermente modificato, tuttora permane nel nome Budvanska (Будванска).

La comunità buddista calmucca di Belgrado fu in contatto anche con Nicolas Roerich che aveva collaborato alla costruzione del Datsan Gunzéčojnéj e con la Maha Bodhi Society britannica. Il 25 marzo 1934 una statua bronzea raffigurante il Buddha fu donata dall'ambasciata giapponese di Romania.

Il tempio fu danneggiato dalla battaglia di Belgrado del 20 ottobre 1944. Con la fine della seconda guerra mondiale la comunità calmucca si spostò a Monaco per poi disperdersi nell'emigrazione. Il tempio fu quindi usato da un sindacato operaio per poi essere demolito negli anni '50.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ di Umaldinov rimane parte della corrispondenza in: Walravens, Hartmut (Herausgegeben von) W. A. Unkrig (1883-1956) Korrespondenz mit Hans Findeisen, der Britischen Bibelgesellschaft und anderen über Sibirien und den Lamaismus, Hartmut Verlag 2004.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • John D. Prince, "A Note on Kalmucks in Belgrade" in: American Anthropologist (1928), pp. 341–345
  • Hemut Klar, "Kalmucks and the Wheel", in: The Middle Way, 29, 3, 1954;
  • Helmut Klar, "Die Kalmücken und ihr Tempel in Belgrad und München", in: Bodhi Baum, 5, 1, 1980;
  • Борманшинов, Араш. Первый буддийский храм в Европе. Журнал Шамбала, Элиста, No 5-6/, 1997.
  • Josip Suchy, "Na obisku pri budistih", Jutro, br.171, 1932.
  • Stevan Popović, "Beogradski Kalmici", in: Beogradske opštinske novine, br.12,1939.
  • Olga Latinčić, "Budistički hram u Beogradu", Arhivski pregled, Beograd, 1-2/1982
  • Zmago Šmitek, "Kalmička zajednica u Beogradu", in: Kulture Istoka, 25/1990
  • Toma Milenković, Kalmici u Srbiji (1920 -1944), Beograd, 1998.