Stiphropodinae
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Stiphropodinae (Simon, 1886) è una sottofamiglia di ragni appartenente alla famiglia Thomisidae.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La chiave dicotomica di questa sottofamiglia rispetto alle altre è che questi ragni hanno le zampe e i pedipalpi fittamente ricoperti da una peluria intricata e ramificata; il primo e il secondo segmento dei tarsi sono a forma di clava e più lunghi dei rispettivi segmenti dei metatarsi[1].
Distribuzione
[modifica | modifica wikitesto]I tre generi oggi noti di questa sottofamiglia sono diffusi prevalentemente in Africa; otto specie del genere Stiphropus sono state rinvenute in diverse località dell'Asia[2].
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]A novembre 2013, la maggioranza degli aracnologi è concorde nel suddividerla in 3 generi[2][3]:
- Heterogriffus Platnick, 1976 - Congo, Uganda, Angola
- Stiphropella Lawrence, 1952 - Sudafrica
- Stiphropus Gerstäcker, 1873 - Africa meridionale, orientale ed occidentale, Congo, Costa d'Avorio, Guinea-Bissau, Asia centrale, India, Cina, Filippine, Nepal, Myanmar
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b A revisional study of the spider family Thomisidae (Arachnida, Araneae) of Japan, pp.25-26
- ^ a b The world spider catalog, Thomisidae
- ^ Biology catalog di Joel Hallan Archiviato il 3 dicembre 2013 in Internet Archive.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Ono, H., 1980b - Thomisidae aus dem Nepal-Himalaya. III. Das Genus Stiphropus Gerstaecker 1873, mit Revision der asiatischen Arten (Arachnida: Araneae). Senckenberg. biol. vol.61, pp. 57–76.
- Ono, H., 1988c - A revisional study of the spider family Thomisidae (Arachnida, Araneae) of Japan. National Science Museum, Tokyo, ii + 500 pagg. (p. 25-26 e 351) Libro in PDF
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikispecies contiene informazioni su Stiphropodinae
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- The world spider catalog, Thomisidae URL consultato il 30 novembre 2013, su research.amnh.org.
- Biology catalog di Joel Hallan URL consultato il 30 novembre 2013 (TXT), su insects.tamu.edu.