Stenocephalemys ruppi

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Stenocephalemys ruppi
Immagine di Stenocephalemys ruppi mancante
Stato di conservazione
Dati insufficienti[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Superordine Euarchontoglires
Ordine Rodentia
Famiglia Muridae
Sottofamiglia Murinae
Genere Stenocephalemys
Specie S.ruppi
Nomenclatura binomiale
Stenocephalemys ruppi
Van der Straeten & Dieterlen, 1983

Stenocephalemys ruppi (Van der Straeten & Dieterlen, 1983) è un roditore della famiglia dei Muridi endemico dell'Etiopia.[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Roditore di piccole dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 124 e 138 mm, la lunghezza della coda tra 143 e 179 mm, la lunghezza del piede tra 29 e 33 mm, la lunghezza delle orecchie tra 23 e 26 mm e un peso fino a 60 g.[3]

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

La pelliccia è soffice. Le parti superiori sono bruno sabbia, mentre le parti ventrali sono bianche. La base dei peli è ovunque grigio scura, la linea di demarcazione lungo i fianchi è giallastra e netta. Le orecchie sono prominenti e leggermente ricoperte di peli. Le zampe sono bianche, solitamente con delle macchie scure sui metatarsi. La coda è più lunga della testa e del corpo, è grigio scura sopra e più chiara sotto. Le femmine hanno 3 paia di mammelle pettorali e 2 paia inguinali.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

È una specie terricola e notturna.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre di semi e di bacche.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è endemica dei monti Gughe nell'Etiopia sud-occidentale.

Vive nelle foreste d'altura e negli arbusteti tra 2.800 e 3.200 metri di altitudine.

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List, considerata l'assenza di informazioni recenti sull'estensione del proprio areale, sui requisiti ecologici, sulle eventuali minacce e lo stato conservativo, classifica S.ruppi come specie con dati insufficienti (DD).[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Lavrenchenko, L., van der Straten, E. & Corti, M. 2008, Stenocephalemys ruppi, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Stenocephalemys ruppi, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Happold, 2013.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • David C.D.Happold, Mammals of Africa. Volume III-Rodents, Hares and Rabbits, Bloomsbury, 2013. ISBN 9781408122532

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