Stef Broenink

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Stef Broenink
Nazionalità Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi
Altezza 194 cm
Peso 105 kg
Canottaggio
Specialità Singolo, Doppio, Otto
Carriera
Nazionale
Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Giochi olimpici 0 1 0
Europei 2 1 1
Universiadi 0 0 1

Per maggiori dettagli vedi qui

Statistiche aggiornate al 9 settembre 2023

Stefan Broenink, noto anche come Stef Broenink (Apeldoorn, 19 settembre 1990), è un canottiere olandese, vincitore dell'argento nel due di coppia ai Giochi olimpici di Tokyo 2020.[1]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Si è messo in mostra alla XXVII Universiade di Kazan' 2013, dove ha ottenuto la medaglia di bronzo nell'otto con Hugo van Velzen, Vincent van der Leer, Maarten van Blokland, Jonathan Lemaire, Geert Hemminga, Menno van Blitterswijk, Mathew Kleine Punte e Marc Hummelink.

Agli europei di Poznań 2020 ha guadagnato la medaglia d'oro nel due di coppia, con Melvin Twellaar, precedendo sul podio gli svizzeri Barnabé Delarze e Roman Röösli e gli irlandesi Daire Lynch e Ronan Byrne.

Agli europei di Varese 2021 ha vinto l'argento nel due di coppia con Melvin Twellaar, terminando alle spalle dell'imbarcazione francese di Hugo Boucheron e Matthieu Androdias.

Ha rappresentato i Paesi Bassi ai Giochi olimpici estivi di Tokyo 2020 nel due di coppia, dove sempre con Melvin Twellaar, ha vinto l'argento, ancora una volta superati solo dall'armo francese composto da Hugo Boucheron e Matthieu Androdias.

Agli europei di Bled 2023 ha concluso terzo nel due di coppia con Melvin Twellaar, terminado dietro ai fratelli croati Marin e Valent Sinković ed agli italiani Luca Rambaldi e Matteo Sartori.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Tokyo 2020: argento nel due di coppia;
Campionati europei di canottaggio 2020: oro nel due di coppia;
Varese 2021: argento nel due di coppia;
Monaco di Baviera 2022: oro nel singolo;
Bled 2023: bronzo nel due di coppia;
Kazan' 2013: bronzo nell'otto;

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (NL) Stef Broenink, su roeien.nl. URL consultato il 9 settembre 2023.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]