Stazione di Torre Boldone

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Torre Boldone
stazione ferroviaria
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàTorre Boldone
Coordinate45°42′48.78″N 9°42′27.79″E / 45.71355°N 9.70772°E45.71355; 9.70772
Lineeferrovia della Valle Seriana
Storia
Stato attualesmantellato
Attivazione1884
Soppressione1924
Caratteristiche
Tipofermata
Binari1

La stazione di Torre Boldone fu una fermata ferroviaria della linea della Valle Seriana a servizio dell'omonimo comune.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La fermata fu attivata il 21 aprile 1884, assieme al tronco Bergamo-Albino, primo tratto aperto della ferrovia della Valle Seriana[1].

Con il cambio d'orario del 1º giugno 1924, la fermata fu soppressa[2].

La fermata del tram di Torre Boldone, della nuova tranvia Bergamo-Albino aperta nel 2009 e che reimpiega in parte il sedime della ferrovia della Val Seriana, si trova nei pressi dell'area dove sorgeva la fermata ferroviaria[3].

Strutture e impianti[modifica | modifica wikitesto]

Si trattò una semplice fermata, a richiesta, in piena linea nei pressi del passaggio a livello dell'attuale via Bugattone. Era presente un fabbricato di servizio, in legno, e un marciapiede in terra battuta[4].

Movimento[modifica | modifica wikitesto]

La fermata fu servita dai treni accelerati e omnibus della relazione Bergamo-Ponte Selva fino al 1911, quando, con l'apertura del tratto Ponte Nossa-Clusone, fu sostituita dalla relazione Bergamo-Clusone.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Leopardi, Ferruggia & Martinelli (2005), p. 60 e p. 79.
  2. ^ Si confronti Quadro orario 375. Bergamo-Ponte della Selva-Clusone, in Orario generale ferrovie, tramvie, navigazione e servizi automobilistici. Ufficiale per le Ferrovie italiane dello Stato, maggio 1924, p. 162., dove la fermata è presente, a Quadro orario 375. Bergamo-Ponte della Selva-Clusone, in Orario generale ferrovie, tramvie, navigazione e servizi automobilistici. Ufficiale per le Ferrovie italiane dello Stato, luglio 1924, p. 169., dove è assente.
  3. ^ Bernardi (2011), pp. 1001-1002.
  4. ^ Leopardi, Ferruggia & Martinelli (2005), p. 87.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Stefano Bernardi, La nuova metrotranvia Bergamo-Albino, in Ingegneria Ferroviaria, novembre 2011, pp. 1001-1009.
  • Giulio Leopardi, Carlo Ferruggia e Luigi Martinelli, Treni & Tramvie della bergamasca, 2ª ed., Clusone, Ferrari Editrice, 2005, ISBN 978-8-889428-10-8.