Stazione di Ales

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Ales
stazione ferroviaria
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàAles
Coordinate39°45′49.86″N 8°49′11.9″E / 39.763851°N 8.819972°E39.763851; 8.819972
Altitudine194 m s.l.m.
Lineeferrovia Villamar-Ales
Storia
Stato attualedismessa
Attivazione1915
Soppressione1956
Caratteristiche
Tipostazione in superficie di testa
Binari5

La stazione di Ales era la stazione capolinea della ferrovia Villamar-Ales. Serviva il centro abitato di Ales.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La stazione fu edificata negli anni dieci del Novecento per conto della Ferrovie Complementari della Sardegna, concessionaria della linea ferroviaria tra Ales e Villamar in costruzione in quella stessa epoca[1][2], venendo inaugurata insieme alla ferrovia il 21 giugno 1915[2].

Nel secondo dopoguerra la Villamar-Ales venne destinata alla chiusura e alla sostituzione con autolinee, fatto che portò alla cessazione dell'attività ferroviaria nell'impianto a partire dal 5 settembre 1956[3]. L'impianto fu successivamente disarmato e destinato all'impiego come deposito degli autobus delle FCS e delle concessionarie ad esse subentrate, ultima delle quali l'ARST, che ha in uso l'ex stazione dal 2010.

Strutture e impianti[modifica | modifica wikitesto]

Vista panoramica della stazione negli anni di attività

La stazione, posta alla periferia meridionale di Ales, era della tipologia di seconda classe delle FCS[4] e si trovava alla progressiva chilometrica 26+241[4]. Completamente disarmata dopo la chiusura della linea per Villamar[5] la struttura negli anni di attività era configurata come scalo di testa e comprendeva complessivamente cinque binari[6] a scartamento da 950 mm: dal binario di corsa si diramava sul lato del fabbricato viaggiatori un tronchino[6], dotato di prolungamento, che serviva lo scalo merci della stazione che comprendeva anche un magazzino merci[6]. Sul lato est invece si diramavano due binari passanti, il più esterno dei quali proseguiva all'interno della rimessa locomotive[6] e dal quale aveva a sua volta origine un tronchino che conduceva alla piattaforma girevole dello scalo[6]. Sempre nella parte est della stazione era posto il rifornitore idrico dell'impianto[6], costituito da una cisterna metallica posta in cima a una struttura in muratura[5][6].

Quasi tutti gli edifici della stazione sono ancora presenti nell'area[5][6]: oltre al magazzino merci e alla rimessa rotabili l'impianto era dotato di un fabbricato viaggiatori[6], una costruzione a due piani ed a pianta rettangolare con tetto a falde[6], avente tre accessi su quello che era il piazzale ferroviario[5][6]. Le ritirate erano infine ubicate in un piccolo fabbricato non più esistente[6].

Movimento[modifica | modifica wikitesto]

Negli anni in cui fu attivo l'impianto fu servito dalle relazioni, sia passeggeri che merci, espletate dalle Ferrovie Complementari della Sardegna.

Servizi[modifica | modifica wikitesto]

La stazione era dotata di una sala d'attesa nel fabbricato viaggiatori e di servizi igienici, ubicati in una costruzione a sé stante[6].

  • Sala d'attesa Sala d'attesa
  • Servizi igienici Servizi igienici

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ogliari, pp. 662-667.
  2. ^ a b Altara, p.267.
  3. ^ Ogliari, p. 1392.
  4. ^ a b Luigi Prato, Le ferrovie Isili-Villacidro e Villamar-Ales, su lestradeferrate.it. URL consultato il 10 aprile 2020.
  5. ^ a b c d Sardegna Foto Aeree, su sardegnageoportale.it, Regione Autonoma della Sardegna. URL consultato l'11 aprile 2020.
  6. ^ a b c d e f g h i j k l m Luigi Prato, Stazione di Ales, su lestradeferrate.it. URL consultato il 10 aprile 2020.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Edoardo Altara, Binari a Golfo Aranci - Ferrovie e treni in Sardegna dal 1874 ad oggi, Ermanno Albertelli Editore, 1992, ISBN 88-85909-31-0.
  • Francesco Ogliari, La sospirata rete, Milano, Cavallotti Editori, 1978.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]