Stazione di Carbonia Serbariu

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Carbonia Serbariu
stazione ferroviaria
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàCarbonia
Coordinate39°09′50.04″N 8°30′47.99″E / 39.1639°N 8.51333°E39.1639; 8.51333
Altitudine79 m s.l.m.
Lineeferrovia Villamassargia-Carbonia
Storia
Stato attualeIn uso
Attivazione2011
Caratteristiche
TipoStazione terminale in superficie
Binari2
GestoriRete Ferroviaria Italiana
InterscambiAutobus urbani ed interurbani
Statistiche viaggiatori
al giornotra 400 e 1 500 (2022)
FonteRFI[1]

La stazione di Carbonia Serbariu, nota anche come Centro intermodale di Carbonia, è una stazione ferroviaria e per autolinee attiva nella città di Carbonia, capolinea della ferrovia per Villamassargia. Progettata e realizzata tra la seconda metà degli anni 2000 e l'inizio degli anni 2010 col fine di favorire l'interscambio gomma-ferro[2] e per avvicinare il terminal ferroviario al centro della città sulcitana, la stazione è stata inaugurata il 23 luglio del 2011[3][4]. Il gestore dell'infrastruttura ferroviaria dell'impianto è RFI.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Ferrovia Villamassargia-Carbonia e Stazione di Carbonia Stato.
L'area dove fu poi edificata la stazione era adibita sino al 2007 a terminal merci

Dal 1956, anno di apertura della ferrovia Villamassargia-Carbonia, sino al 2011, i treni a scartamento ordinario del gruppo FS da e per Carbonia si sono sempre attestati nella stazione di Carbonia Stato, situata nella periferia nord ovest della città. Nei primi anni duemila, forte di un finanziamento della Regione Autonoma della Sardegna con fondi CIPE[2], il Comune di Carbonia ha dato il via alla progettazione di una nuova struttura di tipo intermodale, dove attestare i treni e creare il capolinea delle autolinee urbane ed extraurbane, favorendo l'interscambio tra i due vettori. La sede scelta per la realizzazione fu quella dell'estremità ovest della via Roma, all'altezza dell'incrocio con la via Costituente, nell'area del terminal merci sud della stazione di Carbonia Stato, distante circa 700 metri dal fabbricato viaggiatori della stazione, a breve distanza inoltre dal locale deposito degli autobus delle allora Ferrovie Meridionali Sarde (dal 2008 confluite nell'ARST), il gestore delle autolinee nel territorio. La realizzazione dell'opera comportò una deviazione al tracciato della stessa via Roma, disassata verso sud per congiungersi con l'Asse Passante Ovest[5] realizzato in quegli stessi anni, comportando la modifica della viabilità di uno dei principali accessi alla città dalla Strada Statale 126. Idea ispiratrice della costruzione quella di una piazza[5] alla nuova estremità di via Roma (dal giugno 2013 intitolata all'ex sindaco carboniense Pietro Cocco[6]), che facesse da contraltare a quella principale della città (piazza Roma)[5], situata all'altro capo della stessa via.

Il Minuetto MD 104 che ha inaugurato l'impianto, la mattina del 23 luglio 2011

I lavori hanno avuto simbolicamente inizio a fine ottobre 2007[2] con la posa della prima pietra, per poi iniziare effettivamente a febbraio 2008[7]. Autori del progetto l'architetto svizzero Willi Hüsler dello studio IBV Hüsler di Zurigo[2][5], il collega e connazionale Luigi Snozzi e Antonello Sanna della facoltà di Architettura dell'Università di Cagliari. La fase di costruzione, dal costo preventivato di 8800000 €[2] (salito poi a oltre 10 milioni in corso di realizzazione[8][9]), ha avuto termine nel 2011. La struttura, identificata dal nome Carbonia Serbariu per la vicinanza all'omonima ex miniera carbonifera (simbolo della città sulcitana[10]), è stata infine inaugurata il 23 luglio 2011. Da allora l'impianto serve la città per quanto concerne il servizio di trasporto pubblico su rotaia e su gomma.

Strutture e impianti[modifica | modifica wikitesto]

I due binari dell'impianto, dotati di banchina e pensilina comune

Il centro intermodale di Carbonia Serbariu si presenta come una costruzione su due quote, di cui una posta a livello stradale, che comprende principalmente il terminal delle autolinee e le strutture ad esso collegate (12 stalli di sosta per gli autobus, sala d'attesa dedicata, servizi igienici oltre a due locali commerciali[5][8]). Alla stessa quota si trova il parcheggio della stazione esteso sulla superficie di un ettaro[8] e dalla capienza di circa 200 posti auto[8], dimensionato in modo da risolvere una delle criticità dell'impianto di Carbonia Stato legata proprio alla scarsità dei parcheggi[11][12][13]. A una quota più bassa si trova invece il terminal ferroviario vero e proprio, accessibile tramite scale e rampe d'accesso per disabili.

Il terminal ferroviario del centro intermodale di Carbonia Serbariu è strutturato come scalo di testa, ed è dotato di due binari tronchi, separati da una banchina centrale dotata di pensilina. Lo scalo viene utilizzato esclusivamente per il servizio passeggeri, mentre per le altre finalità di servizio (come il ricovero dei rotabili[14]) vengono utilizzate le strutture preesistenti dello scalo di Carbonia Stato.

Lo scalo visto da monte Sirai

Lo scalo è impresenziato per quanto concerne l'attività ferroviaria. La gestione del movimento, compreso quello tra le due stazioni carboniensi, avviene in remoto da parte del DCO di Cagliari, che si avvale della collaborazione del personale in servizio a Carbonia Stato nel caso quest'ultima sia presenziata[15].

Architettura[modifica | modifica wikitesto]

Il fabbricato viaggiatori di Carbonia Serbariu dal punto di vista architettonico si caratterizza per un porticato con due file di colonne centrali[16] più due piloni laterali alle estremità della struttura. Il materiale utilizzato è il cemento armato.

Movimento[modifica | modifica wikitesto]

Automotrice ALn663 in testa ad un convoglio di Trenitalia nel binario 2 della stazione

L'impianto è interessato al traffico passeggeri della ferrovia Villamassargia-Carbonia. L'orario adottato nelle relazioni con Villamassargia e Cagliari è cadenzato[17][18], e prevede nei giorni feriali un treno ogni ora in partenza dalla stazione di Carbonia Serbariu verso Villamassargia e un treno ogni ora in partenza da Cagliari verso Carbonia e Iglesias, con inserimenti di ulteriori relazioni nelle fasce di maggior affluenza. La stazione è collegata nei giorni feriali da 10 corse per Villamassargia e 9 in senso opposto (in entrambi i casi poste in coincidenza con i collegamenti tra Iglesias e Cagliari) e da 8 coppie di corse dirette per Cagliari[18].

Servizi[modifica | modifica wikitesto]

La stazione è strutturata per garantire l'accessibilità alle persone portatrici di disabilità motorie o visive[19], ed è dotata di un impianto di videosorveglianza sia per l'area passeggeri ferroviaria che per quella delle autolinee. Presenti nell'impianto due biglietterie automatiche (una per piano) di Trenitalia (più una dell'ARST per le autolinee), due sale d'attesa (una per piano), servizi igienici ed un bar all'interno della sala d'attesa del terminal ferroviario. Dal punto di vista commerciale la stazione è classificata da RFI in categoria "silver"[20].

  • Biglietteria automatica Biglietteria automatica
  • Sala d'attesa Sala d'attesa
  • Servizi igienici Servizi igienici
  • Bar Bar

Interscambi[modifica | modifica wikitesto]

Il terminal per gli autobus, dotato di 12 stalli

La natura di centro intermodale fa sì che la stazione di Carbonia Serbariu nasca col fine di favorire l'interscambio ferro-gomma per quanto concerne i passeggeri[2], per questo le autolinee dell'ARST che collegano Carbonia col territorio circostante effettuano sosta negli stalli di questa struttura. In tal senso esiste inoltre un'intesa tra ARST e Direzione Regionale Sardegna di Trenitalia per garantire le coincidenze tra i due vettori[21][22]. La stazione ospita anche una fermata delle linee A e B del servizio di autolinee urbano di Carbonia[23], sempre espletato dall'ARST.

  • Fermata autobus Fermata autobus
  • Stazione taxi Stazione taxi

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Numero dei viaggiatori: dati di frequentazione, su www.rfi.it. URL consultato il 7 aprile 2024.
  2. ^ a b c d e f Carbonia, posata la prima pietra per il centro intermodale passeggeri, su regione.sardegna.it, Regione Autonoma della Sardegna, 29 ottobre 2007. URL consultato il 13 giugno 2011.
  3. ^ Attivazione commerciale della fermata di Carbonia Serbariu, su FSNews.it. URL consultato il 20 luglio 2011.
  4. ^ Giuseppe Casti, Inaugurazione Centro Intermodale, su comune.carbonia.ci.it, Comune di Carbonia, 21 luglio 2011. URL consultato il 21 luglio 2011.
  5. ^ a b c d e IBV Hüsler AG, Stazione Intermodale:Coordinamento scientifico e cura degli aspetti trasportistici, su ibv-zuerich.ch. URL consultato il 13 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 5 dicembre 2014).
  6. ^ Sabato 8 giugno 2013: Intitolazione Piazza alla memoria dell'ex Sindaco Pietro Cocco, su comune.carbonia.ci.it, Comune di Carbonia, 4 giugno 2013. URL consultato l'8 giugno 2013.
  7. ^ Marta Putzulu, Cominciano i lavori per il Centro Intermodale, su 0781.info, 6 febbraio 2008. URL consultato il 27 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  8. ^ a b c d Andrea Scano, Centro intermodale da record [collegamento interrotto], su L'Unione Sarda, 8 aprile 2011. URL consultato il 13 giugno 2011.
  9. ^ Regione Autonoma della Sardegna, Deliberazione N. 44 / 39 del 14.12.2010 (PDF), su regione.sardegna.it, p. 3. URL consultato il 13 giugno 2011.
  10. ^ Miniera Serbariu, Carbonia, 1939-1971, su parcogeominerario.eu, Consorzio del Parco Geominerario storico e ambientale della Sardegna. URL consultato il 13 giugno 2011.
  11. ^ Carenza di parcheggi in prossimità della stazione di Carbonia, su canale40.com, Canale 40, 23 ottobre 2009. URL consultato il 15 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2016).
  12. ^ Giovanni di Pasquale, Parcheggi, prime risposte, su La Nuova Sardegna, 23 ottobre 2009. URL consultato il 15 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2016).
  13. ^ Andrea Scano, Pochi i parcheggi alla stazione, portate via le auto dei pendolari [collegamento interrotto], su L'Unione Sarda, 22 ottobre 2009. URL consultato il 15 giugno 2011.
  14. ^ RFI Cagliari, Fascicolo linea 163 (PDF) [collegamento interrotto], su isoweb-filenet.rfi.it, pp. 14. URL consultato il 22 giugno 2011.
  15. ^ RFI Cagliari, Fascicolo linea 163 (PDF) [collegamento interrotto], su isoweb-filenet.rfi.it, pp. 12. URL consultato il 22 giugno 2011.
  16. ^ IBV Hüsler AG, Planimetria (JPG), su ibv-zuerich.ch. URL consultato il 15 giugno 2011 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2014).
  17. ^ Sardegna: dal 12 giugno in vigore il nuovo orario di Trenitalia, su FSNews.it. URL consultato il 20 luglio 2011.
  18. ^ a b Orari e acquisto (orario 12 giugno 2011-10 dicembre 2011), su Trenitalia.com. URL consultato il 20 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 20 luglio 2011).
  19. ^ Allegato 2 Caratteristiche impianti (PDF), su rfi.it, RFI, giugno 2014, p. 70. URL consultato il 28 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 28 luglio 2014).
  20. ^ Le stazioni oggi, su Rfi.it. URL consultato l'11 luglio 2017 (archiviato l'11 luglio 2017).
  21. ^ Modifica orari servizi automobilistici in coincidenza con i treni in arrivo/partenza ad Iglesias e Carbonia, su ARST.sardegna.it, 10 giugno 2011. URL consultato il 20 luglio 2011.
  22. ^ Provincia di Carbonia-Iglesias, Dal 12 giugno nuovi orari ferroviari e più corse per il Sulcis-Iglesiente [collegamento interrotto], su provincia.carboniaiglesias.it. URL consultato il 20 luglio 2011.
  23. ^ ARST, Orari linee urbane Carbonia (PDF), su arstspa.info. URL consultato l'8 giugno 2013.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Edoardo Altara, Binari a Golfo Aranci - Ferrovie e treni in Sardegna dal 1874 ad oggi, Ermanno Albertelli Editore, 1992, ISBN 88-85909-31-0.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]