Museo de La Plata

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Museo de La Plata
Facciata del Museo
Ubicazione
StatoBandiera dell'Argentina Argentina
LocalitàLa Plata
IndirizzoPaseo del Bosque s/n
Coordinate34°54′32.4″S 57°56′07.5″W / 34.909°S 57.935417°W-34.909; -57.935417
Caratteristiche
TipoScienze naturali
Intitolato aLa Plata
Istituzione19 settembre 1884
FondatoriFrancisco Moreno
Apertura19 novembre 1888
ProprietàUniversità Nazionale di La Plata
DirettoreAnalía Lanteri
Sito web

Il Museo de La Plata è un museo di scienze naturali ubicato nella città di La Plata, capitale della provincia di Buenos Aires, Argentina.Fa parte della Facoltà di Scienze Naturali e Museo, dell'Università Nazionale di La Plata (UNLP). Nel 1997 è stato dichiarato Monumento Nazionale.[1]

Nel museo i reperti scientifici sono visibili e accessibili tramite QRpedia.[2]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

I lavori di costruzione iniziarono nel 1884 e terminarono tre anni dopo. Il museo fu inaugurato il 19 novembre 1888.

Il museo é divido in diverse aree come botanica, zoologia, antropologia, paleontologia e geologia.

Da alcuni anni il Museo partecipa alla “Notte dei Musei” dove le porte vengono aperte a tutto il pubblico fuori dall'orario normale per scoprire e partecipare alle proposte durante la notte.[3]

Autorità[modifica | modifica wikitesto]

Come lo confessava il suo fondatore «La Direzione di un Museo simile esige, tirannicamente, la dedizione esclusiva di una vita intera...». Il Direttore è responsabile del lavoro scientifico, il quale si realizza nei Dipartimenti Scientifici, così come le mostre e attività di divulgazione e trasferimento e alla comunità. La designazione delle autorità ricadde sempre su professori e ricercatori della casa, con tre uniche eccezioni: quella dello storico Ricardo Levene, quella del Capitano di Fregata Guillermo Wallbrecher e quella del suo successore, il botanico Giuseppe Fortunato Molfino.

Nome e Cognome Periodo
Francisco Pascasio Moreno 1884-1906
Samuel A. Lafone Quevedo 1906-1920
Luis María Torres 1920-1932
Augusto C. Scala 1932-1933
Ricardo Levene 1933-1934
Joaquín Frenguelli 1934-1946
Emiliano J. Mac Donagh 1946-1949
Guillermo Wallbrecher 1950-1952
José Fortunato Molfino 1952-1953
Joaquín Frenguelli 1953-1955
Tomás Suero 1955-1955
Fernando Márquez Miranda 1955-1957
Sebastián A. Guarrera 1957-1964
Mario Egidio Teruggi 1964-1966
Armando Vivante 1966-1967
Luis De Santis 1967-1967
Arturo J. Amos 1967-1970
Edgardo O. Rolleri 1970-1972
Humberto A. Fabris 1972-1973
Victorio Angelleli 1973-1973
Francisco Fidalgo 1973-1973
Aníbal J. Figini 1973-1974
Francisco Carnese 1974-1974
Carmelo I. C. de Ferraris 1974-1976
Luis De Santis 1976-1976
Jorge O. Kilmurray 1976-1980
Sixto Coscarón 1980-1981
Víctor Mauriño 1981-1983
Oscar Arrondo 1983-1986
Isidoro B. Schalamuk 1986-1992
Edgardo O. Rolleri 1992-1994
Mario Egidio Teruggi 1994-1996
Rodolfo A. Raffino 1996-1999
Silvia Ametrano 2001-2018
Analía Lanteri 2018-

Il museo nel cinema[modifica | modifica wikitesto]

  • Nel film El aura (2005), di Fabián Bielinsky, il personaggio rappresentato dall'attore Ricardo Darín lavora come tassidermista per il Museo La Plata.[4]
  • Nel cortometraggio Intersección (2008), di Nicolás Isasi, la prima scena si svolge sulle scale del Museo di Scienze Naturali di La Plata.[5]
  • Il documentario El Perito en límites (2019), di Gustavo Lorenzo, presenta la storia della vita di Perito Moreno, fondatore del Museo La Plata, e la sua eredità come scienziato, naturalista, ambientalista, politico, esploratore e geografo.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Museo de La Plata
  2. ^ (ES) Ahora, las colecciones del Museo en los teléfonos celulares, su unlp.edu.ar, Università nazionale di La Plata, 31 maggio 2012. URL consultato il 27 agosto 2013 (archiviato dall'url originale il 21 maggio 2013).
  3. ^ 20 de mayo: "Una Noche en los Museos", su www.museo.fcnym.unlp.edu.ar.
  4. ^ El aura, Aura Films, Canal+ España, Davis-Films, 15 settembre 2005.
  5. ^ Intersección.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN122910302 · ISNI (EN0000 0001 2097 3940 · LCCN (ENn82241437 · GND (DE118946-3 · J9U (ENHE987007376904505171 · WorldCat Identities (ENlccn-n82241437
  Portale Musei: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di musei