Koos van der Kaay

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Koos van der Kaay (Leida, 20 dicembre 1899Bruges, 3 marzo 1976) è stato uno scultore olandese.

Jacobus (detto Koos) van der Kaay studia scultura all’Accademia di Haarlem e poi, dal 1921 al 1924 privatamente con Hans Schwegerle, a Monaco di Baviera dove lavora anche con lo scultore Vreugde.

Dal 1925 si trasferisce nel Belgio fiammingo dove stabilisce il proprio studio in varie località: dapprima è a Kortrijk e poi, sulla costa del Mare del Nord, a Nieuwpoort (dove fonda un circolo di artisti[1]), a De Haan e a Knokke dove apre anche una propria galleria.

Infine si ritira a vivere e a lavorare a Brugge, intorno al 1972, dove muore pochi anni più tardi.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Till Eulenspiegel
bassorilievo in arenaria
Damme

Le sue sculture del periodo di Monaco mostrano modi di una spiccata angolosità. Più tardi la sua modellazione arriva ad interpretare con modernità i temi figurativi classici.

Le sue opere mostrano diversi soggetti resi con una varia scelta di materiali quali il ferro e il bronzo, il marmo e la ceramica. Si dedica in particolare al tema delle Maternità e dell'infanzia, della figura femminile, ma esegue anche ritratti.
I suoi lavori si distinguono per lo stile slanciato, per l’impostazione a volte di ampia portata e per la libera semplificazione della forma unita ad una sensibilità intimistica e ricca di simbolismo.

Musei[modifica | modifica wikitesto]

Alcune sue sculture sono conservate in vari musei e luoghi pubblici di Olanda e Belgio:

  • Kristoffelbeeld [2], scultura monumentale in ferro sulla torre del St. Kristoffelkerk a Bruges-Assebroek
  • 32 figure per il Teatro dei burattini "Den Uyl" di Bruges, oggi esposte nel Museo del Folklore, a Bruges (1939)
  • 'Moeke van Nieuwpoort, nel Museo di Sint-Niklaas
  • Il delfino ed il bambino, fontana di bronzo nel parco cittadino di Courtrai
  • Mariakapel, Breendonklaan, Bredene
  • Aquila, terracotta installata nell'edificio di Den Gouden Arend a Roesbrugge (1948)
  • Numerosi ritratti, figure di madri e bambini

Mostre[modifica | modifica wikitesto]

  • Ostenda, Galerie Studio (1938)
  • Ronse, municipio (1939)
  • Gent, (1948)
  • Ronse, Accademia musicale (1949)
  • Gent, Galleria Vyncke Van Eyck (1951)
  • Ostenda, Galerie Trianon (1956)
  • Brugge (1972)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Kunstkring Wassend Getij, nel 1954.
  2. ^ San Cristoforo.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • W. De Zutter, Le marionette "Den Uyl", Museumbulletin (Sted. Musea Brugge), nr. 1, feb. 1993
  • Engelen-Marx, Scultura in Belgio dal 1830, Bruxelles, 2002