Corpo di spedizione italiano in Macedonia: differenze tra le versioni
Riga 12: | Riga 12: | ||
Il 19 ottobre 1916 giunse a Salonicco, assegnata alla 35ª divisione, anche la brigata di fanteria "Ivrea". |
Il 19 ottobre 1916 giunse a Salonicco, assegnata alla 35ª divisione, anche la brigata di fanteria "Ivrea". |
||
A novembre fu conquistato il monte Velusina e la città di Bratindol. |
|||
⚫ | |||
Dal 7 febbraio 1917 arriva a Dudular la [[47ª Squadriglia]] del [[Corpo Aeronautico]] che dal 7 marzo occupa anche il campo avanzato di Krumian. |
|||
⚫ | Tra il 26 aprile e il 24 maggio [[1917]] il comando del Corpo di spedizione fu retto dal generale [[Giuseppe Pennella]], ma quest'ultimo entrò in forte disaccordo con il generale [[Maurice Paul Emmanuel Sarrail|Sarrail]], comandante dell'Armée d'Orient, e fu sostituito dal generale [[Ernesto Mombelli]]. Dalla fine del dicembre del 1916 al settembre del 1918, le truppe italiane in Macedonia condussero una logorante guerra di trincea. Unica battaglia il 9 maggio [[1917]], sul fiume Cerna, contro le forze bulgaro-tedesche, con 2.800 tra ufficiali e soldati italiani che vennero feriti o uccisi. A settembre riprese l'avanzata e gli italiani occuparono il massiccio del Cesma, le località di Karaul Kruska, Pribitzi e Sop. |
||
Il 3 ottobre [[1918]] i comandi dell'armata bulgara e austro-tedesca-turca di Macedonia cedettero le armi. La spedizione costò all'Italia, su 52.700 uomini, 8.324 tra morti, feriti e dispersi e circa 10 000 uomini vittime in inverno del gelo e in estate dell'ameba<ref>[http://www.icsm.it/articoli/ri/macedonia.html IT.CULTURA.STORIA.MILITARE ON-LINE: Articoli: Ricerche: I GM: L'Armata Italiana in Macedonia 1916-1918<<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. |
Il 3 ottobre [[1918]] i comandi dell'armata bulgara e austro-tedesca-turca di Macedonia cedettero le armi. La spedizione costò all'Italia, su 52.700 uomini, 8.324 tra morti, feriti e dispersi e circa 10 000 uomini vittime in inverno del gelo e in estate dell'ameba<ref>[http://www.icsm.it/articoli/ri/macedonia.html IT.CULTURA.STORIA.MILITARE ON-LINE: Articoli: Ricerche: I GM: L'Armata Italiana in Macedonia 1916-1918<<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. |
Versione delle 20:16, 3 set 2017
Il Corpo di spedizione italiano in Macedonia fu una spedizione militare inviata dal governo italiano in Macedonia allo scopo di contrastare le forze austro-ungariche e bulgare nel corso della prima guerra mondiale e di controllare quel territorio.
Storia
Dopo il disastroso esito dello sbarco anglo-francese a Gallipoli, gli Alleati chiesero all'Italia di intervenire nello scacchiere balcanico con 5 divisioni, per un'offensiva contro la Bulgaria, alleata della Germania. Il ministro Sidney Sonnino, e il capo di Stato Maggiore dell'Esercito Luigi Cadorna decisero così di inviare, nel 1916, in Macedonia un corpo di spedizione con la 35ª Divisione, formata dalle due brigate di fanteria "Sicilia" e "Cagliari", al comando del generale Carlo Petitti di Roreto, il 2º Reggimento di artiglieria da montagna, il 1º Squadrone del 16º Reggimento "Cavalleggeri di Lucca", 40 cannoni e battaglioni del genio zappatori e pontieri, sanità, trasmissioni e sussistenza. Un totale di 44.000 uomini.[1]
A sostegno del Corpo di Spedizione fu predisposto il trasferimento di 438 tra ufficiali, piloti e specialisti dell'aviazione con diverse squadriglie di biplani da ricognizione armata Farman e SAML S.1 e SAML S.2.
Le truppe iniziarono a partire dal porto di Taranto nell'agosto 1916. Gli italiani arrivarono a Salonicco, e il comando dell'Intesa affidò subito alle forze italiane l'incarico di difendere il settore di Kruscia-Balcan, ad est del lago Doiran: una linea di circa 50 chilometri, particolarmente esposta agli attacchi dei bulgari.
Il 19 ottobre 1916 giunse a Salonicco, assegnata alla 35ª divisione, anche la brigata di fanteria "Ivrea".
A novembre fu conquistato il monte Velusina e la città di Bratindol. Dal 7 febbraio 1917 arriva a Dudular la 47ª Squadriglia del Corpo Aeronautico che dal 7 marzo occupa anche il campo avanzato di Krumian. Tra il 26 aprile e il 24 maggio 1917 il comando del Corpo di spedizione fu retto dal generale Giuseppe Pennella, ma quest'ultimo entrò in forte disaccordo con il generale Sarrail, comandante dell'Armée d'Orient, e fu sostituito dal generale Ernesto Mombelli. Dalla fine del dicembre del 1916 al settembre del 1918, le truppe italiane in Macedonia condussero una logorante guerra di trincea. Unica battaglia il 9 maggio 1917, sul fiume Cerna, contro le forze bulgaro-tedesche, con 2.800 tra ufficiali e soldati italiani che vennero feriti o uccisi. A settembre riprese l'avanzata e gli italiani occuparono il massiccio del Cesma, le località di Karaul Kruska, Pribitzi e Sop.
Il 3 ottobre 1918 i comandi dell'armata bulgara e austro-tedesca-turca di Macedonia cedettero le armi. La spedizione costò all'Italia, su 52.700 uomini, 8.324 tra morti, feriti e dispersi e circa 10 000 uomini vittime in inverno del gelo e in estate dell'ameba[2].
Bibliografia
- I Reparti dell'aviazione italiana nella Grande Guerra, AM Ufficio Storico - Roberto Gentili e Paolo Varriale, 1999
Note
Voci correlate
- Armata alleata in Oriente
- Fronte macedone
- Campagna di Albania
- Campagna dei Dardanelli
- Corpo di spedizione italiano in Sinai
Collegamenti esterni
- L'Armata italiana in Macedonia, su icsm.it.