Opera nazionale del dopolavoro: differenze tra le versioni
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L''''Opera nazionale del dopolavoro''' (in acronimo '''OND''') è un'associazione istituita in Italia il 1º maggio [[1925]] dal [[regime fascista]],<ref name="Enc_Treccani">Fonte: ''Enciclopedie on line'', riferimenti in Collegamenti esterni.</ref> alle dirette dipendenze del capo del governo,<ref name="Enc_Treccani"/> col compito di occuparsi del tempo libero dei lavoratori. |
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Il dopolavoro ferroviario romano dell'[[ATAC# |
Il dopolavoro ferroviario romano dell'[[ATAC#Dal 1909 al 1944|ATAG]] ebbe un successo particolarmente vasto, con 6000 tesserati all'inizio degli anni Trenta che svolgevano attività sportive, artistiche, teatrali, o anche visite turistiche a prezzi popolari, dando opportunità e sbocchi nuovi ai lavoratori comuni; un altro aspetto è la conoscenza reciproca tra classi di lavoratori differenti anche per ruolo gerarchico al di fuori della stretta attività lavorativa, fermo restando le necessità dell'organizzazione gerarchica nel lavoro<ref>Talamo, Giuseppe, Gaetano Bonetta. ''Roma nel novecento: da Giolitti alla Repubblica.'', Cappelli, 1987.</ref>. |
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Attraverso il Dopolavoro, l'Italia vide il primo sviluppo di turismo interno di massa. |
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Versione delle 10:12, 2 apr 2017
L'Opera nazionale del dopolavoro (in acronimo OND) è un'associazione istituita in Italia il 1º maggio 1925 dal regime fascista,[1] alle dirette dipendenze del capo del governo,[1] col compito di occuparsi del tempo libero dei lavoratori.
Storia
Con l'istituzione di questo ente, infatti, il partito fascista ebbe sempre più la possibilità di penetrare nel tessuto sociale,[1] riducendo lo spazio di manovra delle opposizioni al regime. L'OND offriva dei servizi reali e concreti alla popolazione che così tendeva sempre meno a contestare il regime. Allo stesso tempo, gli stessi vertici del Partito Fascista riuscivano tramite l'OND a tenere sotto controllo in maniera abbastanza capillare l'umore della popolazione.
I nuovi intrattenimenti fascisti tuttavia non riuscirono a sovrastare del tutto la vecchia sociabilità popolare (bocciofile, corali, ecc), che continuarono ad avere il maggior numero di praticanti iscritti.[senza fonte]
Con la caduta della Repubblica Sociale Italiana, nel 1945, l'OND venne trasformata in Ente nazionale assistenza lavoratori (ENAL), mutando, oltre al nome, fini e modalità organizzative.[1]
Attività
Per definizione statutaria "cura l'elevazione morale e fisica del popolo, attraverso lo sport, l'escursionismo, il turismo, l'educazione artistica, la cultura popolare, l'assistenza sociale, igienica, sanitaria, ed il perfezionamento professionale". L'Opera nazionale del dopolavoro rientrava in quel piano di orientamento dei costumi e delle abitudini tesa a plasmare l'"uomo nuovo", avviato dal regime nel corso del ventennio: l'obbiettivo era costruire stili di vita generalizzati che fossero d'uopo nell'opera di "polarizzazione nazionale".[senza fonte]
Il dopolavoro ferroviario romano dell'ATAG ebbe un successo particolarmente vasto, con 6000 tesserati all'inizio degli anni Trenta che svolgevano attività sportive, artistiche, teatrali, o anche visite turistiche a prezzi popolari, dando opportunità e sbocchi nuovi ai lavoratori comuni; un altro aspetto è la conoscenza reciproca tra classi di lavoratori differenti anche per ruolo gerarchico al di fuori della stretta attività lavorativa, fermo restando le necessità dell'organizzazione gerarchica nel lavoro[2].
Attraverso il Dopolavoro, l'Italia vide il primo sviluppo di turismo interno di massa.
È stato anche affermato che, grazie alle attività ricreative del dopolavoro, i lavoratori non avrebbero potuto dedicare il proprio tempo a recarsi in taverna ed associarsi con individui pericolosi.[3]
Gradi
Controspallina | |
Grado | Presidente |
Controspallina | |||
Grado | Segretario Generale | Segretario Nazionale | Sindaci - Presidenti Consiglio Disciplina |
Controspallina | |||
Grado | Capo Servizi Amministrativi | Capo Servizio - Ispettori di I categoria | Capo Ufficio - Ispettori di II categoria |
Controspallina | |||
Grado | I segretario - Ispettori di III categoria | Segretario | Vice Segretario |
Controspallina | ||||
Grado | Primo Archivista | Archivista | Applicato | Alunno d'ordine - Dattilografo di I categoria |
Note
- ^ a b c d Fonte: Enciclopedie on line, riferimenti in Collegamenti esterni.
- ^ Talamo, Giuseppe, Gaetano Bonetta. Roma nel novecento: da Giolitti alla Repubblica., Cappelli, 1987.
- ^ De Grazia, Victoria. The culture of consent: mass organisation of leisure in fascist Italy. Cambridge University Press, 2002.
Bibliografia
- AA. VV., «Opera nazionale dopolavoro», in Dizionario di Storia, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
- Victoria de Grazia, Consenso e cultura di massa nell'Italia fascista. L'organizzazione del dopolavoro, Roma/Bari, Laterza, 1981.
Voci correlate
- propaganda fascista
- Governo Mussolini
- Sabato fascista
- Ente nazionale assistenza lavoratori
- Storia dell'Italia fascista
Altri progetti
- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «dopolavoro»
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su dopolavoro
Collegamenti esterni
- Opera nazionale dopolavoro la voce in Enciclopedie on line, sito "Treccani.it L'Enciclopedia italiana". URL visitato l'11 maggio 2013.
- Opera nazionale dopolavoro - OND scheda nel sito LombardiaBeniCulturali. Profili istituzionali. URL visitato il 12 maggio 2013.
- Decennale dell'Opera Nazionale Dopolavoro con il saggio finale alla presenza del duce Archivio storico LUCE, filmato su YouTube. URL visitato il 12 maggio 2013.