Vera Lombardi: differenze tra le versioni

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Era figlia di [[Giovanni Lombardi (politico)|Giovanni Lombardi]], giurista e parlamentare eletto per il [[Partito Socialista Italiano|PSI]] nel collegio di [[Trani]] nel 1919, successivamente presidente del [[Comitato di Liberazione Nazionale|CLN]] napoletano e membro dell'[[Assemblea Costituente della Repubblica Italiana|Assemblea Costituente]]. Sua madre era Rosa Pignatari che lavorava come curatrice e traduttrice delle opere di Marx ed Engels per le edizioni dell'''Avanti!.''<ref name=":1" /> Frequentò il [[Liceo classico statale Umberto I|liceo Umberto I di Napoli]],<ref name=":0">{{Cita web|url=http://donnedinapoli.coopdedalus.org/466/vera-lombardi-2/|titolo=Archivio delle memorie delle donne di Napoli - Vera Lombardi|sito=donnedinapoli.coopdedalus.org|accesso=2016-10-21}}</ref> dopo il quale intraprese gli studi universitari di filosofia presso l'[[Università degli Studi di Napoli Federico II|Università di Napoli]], laureandosi nel 1928 con una tesi su [[Charles Renouvier]], pubblicata nel 1932.<ref name=":1">{{Cita|Italia contemporanea|p. 643-644}}</ref> Nello stesso anno vinse il concorso a cattedra cominciando l'attività di insegnante in istituti magistrali di Salerno e Avellino prima di ottenere il trasferimento a Napoli nel 1938 e nel 1946 l'incarico di storia e filosofia presso il liceo Umberto, dove aveva studiato.<ref name=":1" /><ref>{{Cita web|url=http://bicentenario.provincia.napoli.it/favl.html|titolo=La memoria più lunga|accesso=04 novembre 2016}}</ref>
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Nel 1945 si iscrisse al PSIUP (denominazione presa dal [[Partito Socialista Italiano]] dopo la fusione con il [[Movimento di Unità Proletaria]]) e fece parte del direttivo della federazione napoletana. Dopo la scissione all'interno del partito socialista del 1947, aderì al [[Partito Socialista Democratico Italiano|PSDI]] di [[Giuseppe Saragat]]<ref name=":0" /> venendo nominata alla direzione nazionale ma dal quale, delusa, uscì dopo poco.
Nel 1945 si iscrisse al PSIUP (denominazione presa dal [[Partito Socialista Italiano]] dopo la fusione con il [[Movimento di Unità Proletaria]]) e fece parte del direttivo della federazione napoletana. Fece parte di ''Iniziativa socialista'', corrente europeista e critica dello [[stalinismo]]. Dopo la scissione all'interno del partito socialista del 1947, aderì al Partito Socialista dei Lavoratori Italiani (dal 1952 [[Partito Socialista Democratico Italiano|PSDI]]) di [[Giuseppe Saragat]]<ref name=":0" /> venendo nominata alla direzione nazionale ma dal quale, delusa, uscì poco dopo il congresso nazionale di Napoli, critica ripetto alla linea maggioritaria e filogovernativa.<ref name=":1" /> Successivamente aderì al Movimento dei lavoratori italiani, poi [[Unione Socialista Indipendente]], di cui facevano parte fra gli altri [[Lucio Libertini]], [[Valdo Magnani]] e [[Aldo Cucchi]].


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== Opere ==
== Opere ==

Versione delle 10:35, 9 nov 2016

Vera Lombardi (Napoli, 11 aprile 1904Napoli, 26 ottobre 1995) è stata una politica e insegnante italiana.

Biografia

Era figlia di Giovanni Lombardi, giurista e parlamentare eletto per il PSI nel collegio di Trani nel 1919, successivamente presidente del CLN napoletano e membro dell'Assemblea Costituente. Sua madre era Rosa Pignatari che lavorava come curatrice e traduttrice delle opere di Marx ed Engels per le edizioni dell'Avanti!.[1] Frequentò il liceo Umberto I di Napoli,[2] dopo il quale intraprese gli studi universitari di filosofia presso l'Università di Napoli, laureandosi nel 1928 con una tesi su Charles Renouvier, pubblicata nel 1932.[1] Nello stesso anno vinse il concorso a cattedra cominciando l'attività di insegnante in istituti magistrali di Salerno e Avellino prima di ottenere il trasferimento a Napoli nel 1938 e nel 1946 l'incarico di storia e filosofia presso il liceo Umberto, dove aveva studiato.[1][3]

Nel 1945 si iscrisse al PSIUP (denominazione presa dal Partito Socialista Italiano dopo la fusione con il Movimento di Unità Proletaria) e fece parte del direttivo della federazione napoletana. Fece parte di Iniziativa socialista, corrente europeista e critica dello stalinismo. Dopo la scissione all'interno del partito socialista del 1947, aderì al Partito Socialista dei Lavoratori Italiani (dal 1952 PSDI) di Giuseppe Saragat[2] venendo nominata alla direzione nazionale ma dal quale, delusa, uscì poco dopo il congresso nazionale di Napoli, critica ripetto alla linea maggioritaria e filogovernativa.[1] Successivamente aderì al Movimento dei lavoratori italiani, poi Unione Socialista Indipendente, di cui facevano parte fra gli altri Lucio Libertini, Valdo Magnani e Aldo Cucchi.

Rientrata nel PSI con la confluenza in esso dell'Unione Socialista Indipendente, abbandonò il partito all'avvento di Craxi. All'inizio degli anni settanta fondò l'Associazione Risveglio Napoli nella quale [...]. È stata presidente dell'Istituto campano per la storia della Resistenza che, alla sua morte nel 1995, le fu intitolato.[2]

Opere

  • Vera Lombardi, Lo sviluppo del pensiero di Charles Renouvier, Napoli, Perrella, 1932.
  • Vera Lombardi, Arte e società, in Atti del III congresso internazionale di estetica, Venezia 3-5 settembre 1956, Torino, 1956, pp. 390-394.
  • Vera Lombardi, Il costituirsi del rapporto uomo-natura attraverso le testimonianze delle prime culture umane, in Atti del XII congresso internazionale di filosofia, Venezia, 12-18 settembre 1958, 1958, pp. 117-125.
  • Vera Lombardi, Resistenza e ricostruzione, in Alle radici del nostro presente. Napoli e la Campania dal fascismo alla repubblica (1943-1946), Napoli, Guida, 1986, pp. 3-15, ISBN 88-7042-821-4.
  • Vera Lombardi, ...E come scelta la libertà: resistenza, scuola, società, Napoli, Athena, 1987.

Note

  1. ^ a b c d Italia contemporanea, p. 643-644
  2. ^ a b c Archivio delle memorie delle donne di Napoli - Vera Lombardi, su donnedinapoli.coopdedalus.org. URL consultato il 21 ottobre 2016.
  3. ^ La memoria più lunga, su bicentenario.provincia.napoli.it. URL consultato il 4 novembre 2016.

Bibliografia

  • Domenico Cirella, Vera Lombardi: documenti di una socialista eretica, in Italia contemporanea, n. 225, Dicembre 2001, pp. 643-655.
  • Domenico Cirella, Una socialista eretica: biografia di Vera Lombardi, Napoli, Dante & Descartes, 2003, ISBN 88-88142-46-0.

Collegamenti esterni

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