Bellas mariposas: differenze tra le versioni

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'''''Bellas mariposas''''' è un [[film]] del [[2012]] scritto e diretto da [[Salvatore Mereu]], tratto dall'[[Bellas mariposas (racconto)|omonimo racconto]] di [[Sergio Atzeni]], edito da [[Sellerio]] nel [[1996]]. Il film, come il libro di Atzeni, racconta una giornata di due adolescenti, con tocco tanto più leggero quanto più è drammatica la vita delle protagoniste e della gente del loro rione sottoproletario<ref>[[Giulio Angioni]], ''Le ragazze farfalle di Cagliari'' , in "Gli asini", n. 14, Roma, febbraio-marzo 2013</ref>.
'''''Bellas mariposas''''' è un [[film]] del [[2012]] scritto e diretto da [[Salvatore Mereu]], tratto dall'[[Bellas mariposas (racconto)|omonimo racconto]] di [[Sergio Atzeni]], edito da [[Sellerio]] nel [[1996]]. Il film, come il libro di Atzeni, racconta una giornata di due adolescenti, con tocco tanto più leggero quanto più è drammatica la vita delle protagoniste e della gente del loro rione sottoproletario<ref>[[Giulio Angioni]], ''Le ragazze farfalle di Cagliari'' , in "Gli asini", n. 14, Roma, febbraio-marzo 2013</ref>.

Il film è ambientato a Cagliari, nel quartiere di Sant'Elia. Nel film la protagonista, Cate, adolescente di 11 anni, spiega che il luogo in cui è ambientato il film è quello di Via Corbaglius, quartiere di Santalamenera, periferia di Casteddu, che in realtà non esiste. Tutta la storia si svolge nell'unica giornata del 3 agosto.

Durante tutto il film sono presenti i sottotitoli in italiano per i frequentissimi dialoghi in cagliaritano, la lingua viva e verace dei quartieri descritti. La giovane protagonista è la "regista" del film, interloquisce con il regista, con la telecamera, dialoga con la macchina da presa, in un gioco di specchi e dialoghi a vari livelli. Cate denuncia la sua fragilità di bambina, non ancora cresciuta, ma in un certo senso, costretta a farlo, dalla periferia suburbana in cui passa le sue giornate, ma da cui spera di fuggire, per fare la cantante, come dice lei, "come Valerio Scanu o Marco Carta".

Il regista, originario di Nuoro, trascorre un anno nella periferia di Cagliari, collaborando con due scuole medie del posto, da cui poi ha selezionato i personaggi della pellicola, giovani attori non professionisti.

Personaggi:

- Cate, protagonista, 11 anni

- Luna, migliore amica di Cate, vicina di casa

- Massimo, fratello di Cate

- Alex, fratello di Cate, fidanzato con Simonetta

- Tonio, fratello di Cate

- Gigi, ragazzo del quartiere, chiamato "l'innamorato mio"

- Mandarina, sorella di Cate, con due figli piccoli

- Luisella, sorella di Cate

- Babbo, con la pensione d'invalidità

- Mamma

- Signora Sias e Federico, coppia che abita sopra l'appartamento di Cate

- Coga Aleni, strega che irrompe nel quartiere, scena di svolta, spettacolo che catalizza l'attenzione


È stato selezionato in concorso alla sezione "Orizzonti" della [[69ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia|69ª Mostra del cinema di Venezia]].
È stato selezionato in concorso alla sezione "Orizzonti" della [[69ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia|69ª Mostra del cinema di Venezia]].

Versione delle 11:17, 10 mag 2016

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Paese di produzioneItalia
Durata100 min
Generedrammatico
RegiaSalvatore Mereu
SceneggiaturaSalvatore Mereu
Interpreti e personaggi

Bellas mariposas è un film del 2012 scritto e diretto da Salvatore Mereu, tratto dall'omonimo racconto di Sergio Atzeni, edito da Sellerio nel 1996. Il film, come il libro di Atzeni, racconta una giornata di due adolescenti, con tocco tanto più leggero quanto più è drammatica la vita delle protagoniste e della gente del loro rione sottoproletario[1].

Il film è ambientato a Cagliari, nel quartiere di Sant'Elia. Nel film la protagonista, Cate, adolescente di 11 anni, spiega che il luogo in cui è ambientato il film è quello di Via Corbaglius, quartiere di Santalamenera, periferia di Casteddu, che in realtà non esiste. Tutta la storia si svolge nell'unica giornata del 3 agosto.

Durante tutto il film sono presenti i sottotitoli in italiano per i frequentissimi dialoghi in cagliaritano, la lingua viva e verace dei quartieri descritti. La giovane protagonista è la "regista" del film, interloquisce con il regista, con la telecamera, dialoga con la macchina da presa, in un gioco di specchi e dialoghi a vari livelli. Cate denuncia la sua fragilità di bambina, non ancora cresciuta, ma in un certo senso, costretta a farlo, dalla periferia suburbana in cui passa le sue giornate, ma da cui spera di fuggire, per fare la cantante, come dice lei, "come Valerio Scanu o Marco Carta".

Il regista, originario di Nuoro, trascorre un anno nella periferia di Cagliari, collaborando con due scuole medie del posto, da cui poi ha selezionato i personaggi della pellicola, giovani attori non professionisti.

Personaggi:

- Cate, protagonista, 11 anni

- Luna, migliore amica di Cate, vicina di casa

- Massimo, fratello di Cate

- Alex, fratello di Cate, fidanzato con Simonetta

- Tonio, fratello di Cate

- Gigi, ragazzo del quartiere, chiamato "l'innamorato mio"

- Mandarina, sorella di Cate, con due figli piccoli

- Luisella, sorella di Cate

- Babbo, con la pensione d'invalidità

- Mamma

- Signora Sias e Federico, coppia che abita sopra l'appartamento di Cate

- Coga Aleni, strega che irrompe nel quartiere, scena di svolta, spettacolo che catalizza l'attenzione

È stato selezionato in concorso alla sezione "Orizzonti" della 69ª Mostra del cinema di Venezia.

Premi e riconoscimenti

Riferimenti

  1. ^ Giulio Angioni, Le ragazze farfalle di Cagliari , in "Gli asini", n. 14, Roma, febbraio-marzo 2013

Collegamenti esterni

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