Deodato Scaglia: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
+S
Riga 49: Riga 49:
==Biografia==
==Biografia==


Nipote del cardinale [[Desiderio Scaglia]], anch'egli [[domenicano]], conseguì il grado di ''magister sacrae theologiae'' a [[Bologna]], fu [[vescovo di Melfi]] dal 19 gennaio 1626 al 1644 e di [[vescovo di Alessandria|Alessandria]] dal 18 aprile 1644 alla morte, avvenuta nel 1659.
Nipote del cardinale [[Desiderio Scaglia]], anch'egli [[domenicano]], conseguì il grado di ''magister sacrae theologiae'' a [[Bologna]], fu [[vescovo di Melfi]] dal 19 gennaio 1626 al 1644 e di [[diocesi di Alessandria|Alessandria]] dal 18 aprile 1644 alla morte, avvenuta nel 1659.


Redasse un manuale inquisitoriale, la ''Prattica di procedere con forma giudiciale nelle cause appartenenti alla Santa Fede'' (titolo identico al manuale pubblicato dallo zio cardinale), seguito dalla ''Theorica di procedere tanto in generale, quanto in particolare ne’ casi appartenenti alla Santa Fede''. I testi, datati 1637 e 1639, sono rimasti [[manoscritti]].
Redasse un manuale inquisitoriale, la ''Prattica di procedere con forma giudiciale nelle cause appartenenti alla Santa Fede'' (titolo identico al manuale pubblicato dallo zio cardinale), seguito dalla ''Theorica di procedere tanto in generale, quanto in particolare ne’ casi appartenenti alla Santa Fede''. I testi, datati 1637 e 1639, sono rimasti [[manoscritti]].

Versione delle 16:21, 12 ago 2014

Deodato Scaglia
vescovo della Chiesa Cattolica
 
NatoBrescia, aprile 1592
DecedutoAlessandria, marzo 1659
 

Deodato Scaglia (Brescia, 29 aprile 1592Alessandria, marzo 1659) è stato un vescovo italiano.

Biografia

Nipote del cardinale Desiderio Scaglia, anch'egli domenicano, conseguì il grado di magister sacrae theologiae a Bologna, fu vescovo di Melfi dal 19 gennaio 1626 al 1644 e di Alessandria dal 18 aprile 1644 alla morte, avvenuta nel 1659.

Redasse un manuale inquisitoriale, la Prattica di procedere con forma giudiciale nelle cause appartenenti alla Santa Fede (titolo identico al manuale pubblicato dallo zio cardinale), seguito dalla Theorica di procedere tanto in generale, quanto in particolare ne’ casi appartenenti alla Santa Fede. I testi, datati 1637 e 1639, sono rimasti manoscritti.

Collegamenti esterni