Amulio: differenze tra le versioni

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Secondo il [[mitologia romana|mito]], '''Amulio''' era figlio del re di [[Albalonga]], [[Proca]], e fratello minore di [[Numitore]].<ref>[[Tito Livio]], [[Ab Urbe Condita]], Liber I, 3.</ref><ref name="StraboneItaliaV3.2">[[Strabone]], ''[[Geografia (Strabone)|Geografia]]'', V, 3,2.</ref>
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== Biografia==
== Biografia ==
Amulio ignorò le disposizioni del padre che aveva indicato Numitore suo successore come re di [[Alba Longa]], e ne usurpò il regno.<ref name="StraboneItaliaV3.2"/><ref name="FloroI,1.4">[[Floro]], ''Epitoma de Tito Livio bellorum omnium annorum DCC'', I, 1.4.</ref> Uccise, quindi, tutti i figli maschi di Numintore durante una caccia<ref name="StraboneItaliaV3.2"/> ed nominò la figlia femmina del fratello, [[Rea Silvia]], [[Vestale]], impedendole quindi di avere una discendenza.<ref name="StraboneItaliaV3.2"/><ref>[[Floro]], ''Epitoma de Tito Livio bellorum omnium annorum DCC'', I, 1.2.</ref><ref>[[Tito Livio]], [[Ab Urbe Condita]], Liber I, 3.</ref>
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*[[Romolo e Remo]]
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Versione delle 13:31, 1 set 2013

Secondo il mito, Amulio era figlio del re di Albalonga, Proca, e fratello minore di Numitore.[1][2]

Biografia

Amulio ignorò le disposizioni del padre che aveva indicato Numitore suo successore come re di Alba Longa, e ne usurpò il regno.[2][3] Uccise, quindi, tutti i figli maschi di Numintore durante una caccia[2] ed nominò la figlia femmina del fratello, Rea Silvia, Vestale, impedendole quindi di avere una discendenza.[2][4][5]

Ma la figlia era predestinata a diventare la madre di due gemelli, Romolo e Remo, concepiti con il dio Marte.[6]

Amulio imprigionò la sacerdotessa ed ordinò che due gemelli fossero gettati nel fiume Tevere[7] ma il fato volle che i due gemelli si salvassero e fondassero Roma. Da adulti essi spodestarono Amulio rimettendo sul trono di Albalonga il legittimo re Numitore.[2]

Romolo e Remo, ormai cresciuti, un giorno furono assaliti dai banditi, i quali volevano vendicarsi dei bottini più volte perduti, a causa delle scorribande dei due gemelli. Romolo si difese energicamente, ma Remo fu catturato e condotto di fronte al re Amulio, con l'accusa di furto e di aver compiuto numerose scorribande nelle terre di Numitore. Per questi motivi fu consegnato a quest'ultimo.[8]

Nel frattempo, Faustolo aveva raccontato a Romolo delle loro origini e del sangue reale. Romolo radunò, pertanto, un gruppo consistente di compagni e si diresse da Amulio, raggiunto da Remo, che era stato liberato dallo stesso Numitore. Aiutati da un gruppo di pastori, i due ragazzi uccisero Amulio.[9]

Note

  1. ^ Tito Livio, Ab Urbe Condita, Liber I, 3.
  2. ^ a b c d e Strabone, Geografia, V, 3,2.
  3. ^ Floro, Epitoma de Tito Livio bellorum omnium annorum DCC, I, 1.4.
  4. ^ Floro, Epitoma de Tito Livio bellorum omnium annorum DCC, I, 1.2.
  5. ^ Tito Livio, Ab Urbe Condita, Liber I, 3.
  6. ^ Floro, Epitoma de Tito Livio bellorum omnium annorum DCC, I, 1.1.
  7. ^ Floro, Epitoma de Tito Livio bellorum omnium annorum DCC, I, 1.3.
  8. ^ Tito Livio, Ab Urbe Condita, Liber I, 5.
  9. ^ Tito Livio, Ab Urbe Condita, Liber I, 5.

Bibliografia

Voci correlate