Viale della Giovine Italia: differenze tra le versioni

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| || 1 || [[Villino Coppini]] || L'edificio presenta le caratteristiche proprie della villa, seppure di dimensioni contenute, con i fronti mossi e articolati da portici e terrazze, tutti arretrati rispetto alla linea stradale in modo da lasciare spazio a un breve giardino che lo circonda su tutti i lati e che lo nasconde in buona parte oltre il basso muro di cinta che perimetra la proprietà. Sulla base dei disegni pubblicati sul periodico "Ricordi di Architettura" il villino è riconducibile all'attività dell'architetto [[Pietro Berti]], già attivo con varie realizzazioni su committenza alto borghese nelle nuove zone segnate dall'espansione edilizia della seconda metà dell'Ottocento, sia sui lungarni sia sui nuovi viali.
| || 1 || [[Villino Coppini]] || L'edificio presenta le caratteristiche proprie della villa, seppure di dimensioni contenute, con i fronti mossi e articolati da portici e terrazze, tutti arretrati rispetto alla linea stradale in modo da lasciare spazio a un breve giardino che lo circonda su tutti i lati e che lo nasconde in buona parte oltre il basso muro di cinta che perimetra la proprietà. Sulla base dei disegni pubblicati sul periodico "Ricordi di Architettura" il villino è riconducibile all'attività dell'architetto [[Pietro Berti]], già attivo con varie realizzazioni su committenza alto borghese nelle nuove zone segnate dall'espansione edilizia della seconda metà dell'Ottocento, sia sui lungarni sia sui nuovi viali.
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| [[File:Caserma baldissera, retro 02.JPG|150px]] || s.n. || [[Caserma Antonio Baldissera]] || Si affaccia sulla piazza anche un alto della Caserma Baldissera. La necessità di una caserma di [[cavalleria]] prossima al centro della città fece optare nel [[1881]] per sacrificare la zona verde a favore dell'insediamento militare, cedendo gratuitamente all'Amministrazione Militare tutta la grande area tra il lungarno e piazza Cesare Beccaria (compreso quindi anche il lotto sul quale attualmente insiste d'[[Archivio di Stato (Firenze)|Archivio di Stato]]), e questo sulla base di varie considerazioni che tra l'altro tenevano di conto della parallela restituzione all'Istituto di Studi Superiori degli ambienti già destinati alle [[Rettorato dell'Università di Firenze|Scuderie di San Marco]]. Il cantiere portò alla realizzazione di un primo edificio che consentì già nel [[1897]] di ospitare l'[[8º Reggimento di Cavalleria Montebello]].
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Versione delle 09:48, 15 lug 2013

Coordinate: 43°46′05.33″N 11°16′10.04″E / 43.768147°N 11.269456°E43.768147; 11.269456
Viale Giovine Italia

Viale Giovine Italia è un viale di Firenze, facente parte dei Viali di Circonvallazione, grandi viali a numerose corsie ispirati alle boulevard parigine, e costruiti da Giuseppe Poggi ai tempi in cui la città era capitale d'Italia.

Storia e descrizione

Il viale, che si snoda quasi parallelamente a viale Giovanni Amendola, collega piazza Beccaria a Piazza Piave e ai lungarni: Lungarno della Zecca Vecchia e Lungarno Guglielmo Pecori Giraldi.

Procedendo da Piazza Beccaria verso l'Arno il viale costeggia sulla sinistra l'Archivio di Stato di Firenze e la caserma Baldissera, mentre sulla destra, tra gli altri, la sede de La Nazione, il complesso dell'ex carcere delle Murate, la Pia Casa di Lavoro di Montedomini, fino a sfociare nello slargo della Torre della Zecca in piazza Piave.

Il viale è parte integrante della principale arteria di trasporto di Firenze, costituita dal sistema dei viali di circonvallazione; per tutta la sua lunghezza è percorso da numerose linee di trasporto pubblico urbano ed extra-urbano ed ospita una pista ciclabile su sede dedicata.

Dal settembre 2009 il viale è stato dotato di un nuovo impianto di illuminazione a ridotto consumo energetico, con lampioni a due bracci curvi in grado di fornire un'illuminazione differenziata e specifica su carreggiata e controviale.

Edifici

Gli edifici con voce propria hanno i riferimenti bibliografici nella voce specifica.

Immagine Nome Descrizione
1 Villino Coppini L'edificio presenta le caratteristiche proprie della villa, seppure di dimensioni contenute, con i fronti mossi e articolati da portici e terrazze, tutti arretrati rispetto alla linea stradale in modo da lasciare spazio a un breve giardino che lo circonda su tutti i lati e che lo nasconde in buona parte oltre il basso muro di cinta che perimetra la proprietà. Sulla base dei disegni pubblicati sul periodico "Ricordi di Architettura" il villino è riconducibile all'attività dell'architetto Pietro Berti, già attivo con varie realizzazioni su committenza alto borghese nelle nuove zone segnate dall'espansione edilizia della seconda metà dell'Ottocento, sia sui lungarni sia sui nuovi viali.
s.n. Caserma Antonio Baldissera Si affaccia sulla piazza anche un alto della Caserma Baldissera. La necessità di una caserma di cavalleria prossima al centro della città fece optare nel 1881 per sacrificare la zona verde a favore dell'insediamento militare, cedendo gratuitamente all'Amministrazione Militare tutta la grande area tra il lungarno e piazza Cesare Beccaria (compreso quindi anche il lotto sul quale attualmente insiste d'Archivio di Stato), e questo sulla base di varie considerazioni che tra l'altro tenevano di conto della parallela restituzione all'Istituto di Studi Superiori degli ambienti già destinati alle Scuderie di San Marco. Il cantiere portò alla realizzazione di un primo edificio che consentì già nel 1897 di ospitare l'8º Reggimento di Cavalleria Montebello.

Bibliografia

  • Francesco Cesati, La grande guida delle strade di Firenze, Newton Compton Editori, Roma 2003.

Voci correlate

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Collegamenti esterni


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