Sesquialtera: differenze tra le versioni

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== Composizione ==
== Composizione ==
Il nome sembra essere la contrazione della frase latina ''Sexta quintae altera'': "l'altra [nota] [è] la sesta della quinta". Il suono che la caratterizza è l'armonico di terza maggiore (per intenderci, un "mi" rispetto a un "do"). Tale fila, che può essere anche singola, di solito è in XVII.
Il nome sembra essere la contrazione della frase latina ''sexta quintae altera'': "l'altra [nota] [è] la sesta della quinta". Il suono che la caratterizza è l'armonico di terza maggiore (per intenderci, un "mi" rispetto a un "do"). Tale fila, che può essere anche singola, di solito è in XVII.
Nella maggior parte dei casi la sesquialtera si compone di due file di canne XII - XVII (generalmente appartenenti alla famiglia dei principali, ma non solo): rispettivamente una quinta ed una terza rispetto al suono fondamentale, appunto. In organi di grandi dimensioni lo si trova anche di 3 o 4 file, con la quinta e la terza raddoppiate: a tal proposito si veda, a titolo di esempio, la [[Chiesa di San Bavo#Organo Müller|disposizione fonica dell'organo Müller]] (1738) della [[chiesa di San Bavo]] ad [[Haarlem]] ([[Paesi Bassi]]).
Nella maggior parte dei casi la sesquialtera si compone di due file di canne XII - XVII (generalmente appartenenti alla famiglia dei principali, ma non solo): rispettivamente una quinta ed una terza rispetto al suono fondamentale, appunto. In organi di grandi dimensioni lo si trova anche di 3 o 4 file, con la quinta e la terza raddoppiate: a tal proposito si veda, a titolo di esempio, la [[Chiesa di San Bavo#Organo Müller|disposizione fonica dell'organo Müller]] (1738) della [[chiesa di San Bavo]] ad [[Haarlem]] ([[Paesi Bassi]]).



Versione delle 20:19, 24 dic 2012

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La sesquialtera è un registro d'organo.

Datazione

Non è possibile risalire alla data d'invenzione di questo registro, che è antichissimo. Basti sapere che era già presente negli strumenti tedeschi e olandesi cinque-seicenteschi (altrove la sesquialtera venne introdotta solo successivamente).

Composizione

Il nome sembra essere la contrazione della frase latina sexta quintae altera: "l'altra [nota] [è] la sesta della quinta". Il suono che la caratterizza è l'armonico di terza maggiore (per intenderci, un "mi" rispetto a un "do"). Tale fila, che può essere anche singola, di solito è in XVII. Nella maggior parte dei casi la sesquialtera si compone di due file di canne XII - XVII (generalmente appartenenti alla famiglia dei principali, ma non solo): rispettivamente una quinta ed una terza rispetto al suono fondamentale, appunto. In organi di grandi dimensioni lo si trova anche di 3 o 4 file, con la quinta e la terza raddoppiate: a tal proposito si veda, a titolo di esempio, la disposizione fonica dell'organo Müller (1738) della chiesa di San Bavo ad Haarlem (Paesi Bassi).

Utilizzo

La sesquialtera non può mai essere utilizzata da sola: deve sempre essere accoppiata con il principale di 8 piedi o con il bordone, sempre di 8 piedi. Per un migliore risultato fonico è, però, consigliabile utilizzare la sesquialtera con quattro registri di fondo: principale di 8 piedi, bordone di 8 piedi, ottava di 4 piedi, flauto o salicionale di 4 piedi. Il suono della sesquialtera è particolarmente squillante. È un registro, dunque, adatto per degli "assolo" o per rendere il carattere di brani brillanti e rutilanti. Si può usare anche nel tutti (serve per schiarire il suono dei registri labiali, generalmente fiacchi nei soprani). È sconsigliabile il suo utilizzo nelle prime due ottave della tastiera: il suono risulta sgradevolmente cacofonico a causa degli armonici troppo bassi e quindi facilmente distinguibili.