Silahdar Damat Ali Pascià: differenze tra le versioni
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Incominciò la carriere politica con [[Ahmed II]] e fu [[Katib]], [[rikabdar]], [[cukadar]] e [[silahdar]]. La sua influenza crebbe sotto [[Ahmed III]], che lo nominò [[visir]]. Sposò la figlia del sultano, Fatima, nel maggio 1709 (da cui gli venne l'appellativo di ''damat'', "fidanzato"). |
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Quando il [[Gran Visir]] [[Ibrahim Pascià Kel Hoca]] venne condannato a morte per aver tentato di ucciderlo, fu nominato al suo posto Gran Visir (27 aprile 1713). Firmò con la [[Russia]] il [[Trattato di Adrianopoli]] che fissò il confine sui fiumi [[Samara]] e [[Orel]] (5 giugno del 1713). Poi cominciò la campagna di [[Morea]] contro i Veneziani. <br> |
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Versione delle 12:29, 24 dic 2012
Silahdar Damat Ali Pascià (1667 – 1716) fu Gran Visir dell'Impero ottomano.
Incominciò la carriere politica con Ahmed II e fu Katib, rikabdar, cukadar e silahdar. La sua influenza crebbe sotto Ahmed III, che lo nominò visir. Sposò la figlia del sultano, Fatima, nel maggio 1709 (da cui gli venne l'appellativo di damat, "fidanzato").
Quando il Gran Visir Ibrahim Pascià Kel Hoca venne condannato a morte per aver tentato di ucciderlo, fu nominato al suo posto Gran Visir (27 aprile 1713). Firmò con la Russia il Trattato di Adrianopoli che fissò il confine sui fiumi Samara e Orel (5 giugno del 1713). Poi cominciò la campagna di Morea contro i Veneziani.
Nel 1715 riconquistò vari luoghi del Peloponneso veneziano: Napoli di Romania, Argos, Korona, Modone e Malvasia.
Nel 1716 venne sconfitto dal generale imperiale Principe Eugenio di Savoia nella battaglia di Petervaradino (5 agosto del 1716) e vi trovò la morte a causa di un proiettile vagante. Fu sepolto a Belgrado.