İzzet Mehmed Pascià

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İzzet Mehmed Pascià

Gran visir dell'Impero ottomano
Durata mandato11 agosto 1773 –
7 luglio 1775
MonarcaAbdül Hamid I
PredecessoreMuhsinzade Mehmed Pascià (II mandato)
SuccessoreYağlıkçızade Derviş Mehmed Pascià

Durata mandato20 febbraio 1781 –
25 agosto 1782
MonarcaAbdül Hamid I
PredecessoreSilahdar Seyyid Mehmed Pascià
SuccessoreYeğen Hacı Mehmed Pascià

Beilerbei d'Egitto
Durata mandato1775 – 15 luglio 1778
PredecessoreHacı Ibrahim Pascià
SuccessoreRaif Ismail Pascià

İzzet Mehmed Pascià (1723Belgrado, febbraio 1784) è stato un politico ottomano.

Verso la fine della guerra russo-turca (1768-1774), fu il sadâret kaymakamı, vice del gran visir che ne faceva le veci in sua assenza.[1] Il sultano Abdül Hamid I lo nominò gran visir il 10 agosto 1774.[2] Il suo primo mandato terminò il 7 luglio 1775. Sei anni dopo, mentre era governatore di Eyalet di Erzurum, fu richiamato come gran visir il 20 febbraio 1781. Il suo compito principale era quello di riformare l'esercito che non aveva avuto successo nella guerra. Ma in questo compito non riuscì a soddisfare il sultano, e inoltre un incendio a Istanbul causò grandi danni e disordini, portando alla sua destituzione da parte del sultano il 25 agosto 1782 e all'esilio a Plovdiv.[3][1][4]

Oltre al titolo di gran visir, Izzet Mehmed Pascià ricoprì anche altri incarichi di alto livello. Divenne visir il 6 luglio 1774, e fu Beilerbei di Aidin (1775), d'Egitto (1775-1778[5]), di Sivas (1778-79), Erzurum (1779, 1780-81), di Rakka (1779-80), e Belgrado (1783-84).[2][6]

Morì nel febbraio 1784 a Belgrado mentre era in carica come Sanjak-bey.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (TR) Prof. Yaşar Yüce e Prof. Ali Sevim, Türkiye tarihi Cilt IV, İstanbul, AKDTYKTTK Yayınları, 1991, p. 75.
  2. ^ a b (TR) tualimforum.com.
  3. ^ (TR) Nuri Akbayar e Seyit Ali Kahraman, Sicill-i Osmanî = Osmanlı ünlüleri, 1996, pp. 848–849, ISBN 975-333-038-3, OCLC 35330433. URL consultato il 3 novembre 2021.
  4. ^ (EN) ʻAbd al-Raḥmān Jabartī, Abd Al-Rahmann Al-Jabarti's History of Egypt, a cura di Moshe Perlmann, Franz Steiner, 1994, p. 119.
  5. ^ (EN) ʻAbd al-Raḥmān Jabartī, Abd Al-Rahmann Al-Jabarti's History of Egypt, a cura di Moshe Perlmann, Franz Steiner, 1994, p. 36.
  6. ^ (EN) ʻAbd al-Raḥmān Jabartī, Abd Al-Rahmann Al-Jabarti's History of Egypt, a cura di Moshe Perlmann, Franz Steiner, 1994, p. 1.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]