Ifá: differenze tra le versioni
m r2.6.4) (Bot: Modifico: uk:Іфа (ворожіння) |
m Bot: Modifico uk:Іфа (ворожіння)→uk:Іфа |
||
Riga 27: | Riga 27: | ||
[[sl:Ifa]] |
[[sl:Ifa]] |
||
[[sv:Ifa (mytologi)]] |
[[sv:Ifa (mytologi)]] |
||
[[uk:Іфа |
[[uk:Іфа]] |
||
[[yo:Ifá]] |
[[yo:Ifá]] |
Versione delle 03:56, 21 set 2012
Nella mitologia yoruba e nei culti afroamericani derivati, Ifá (trascritto anche come Ifa e in altre varianti) è un orisha, un semidìo, è lo spirito della divinazione, da cui prende il nome anche una tecnica di divinazione originaria dell'Africa occidentale.
Il culto
Più che un vero e proprio dio, Ifà è soprattutto un oracolo, portavoce degli dei e gli spiriti del mondo; ciò nonostante gli viene tributato un vero e proprio culto, sia nella tradizione yoruba che in altre derivate come il Vodun. I riti del culto di Ifa sono al tempo stesso atti divinatori. I sacerdoti Babalawo del culto di Ifà, entrano in trance per comunicare con l'oracolo in una lingua esoterica che corrisponde allo yoruba antico; attraverso questo dialogo ricevono rivelazioni sul futuro da comunicare al proprio popolo.
Le origini
Secondo i miti, l'origine di Ifà è da attribuirsi alla straordinaria unione omosessuale di due donne; da qui il concepimento di un bambino nato senza scheletro e per questo incapace non solo di rimanere in piedi, ma addirittura di rimanere seduto. Fin dai primi istanti dopo la nascita il bambino fu in grado di parlare, e lasciò stupefatti tutti gli uomini del villaggio per la sua saggezza e le sue capacità profetiche.