Operazione Algeciras: differenze tra le versioni

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L''''Operazione [[Algeciras]]''' è stata una fallita operazione [[argentina]] che doveva aver luogo [[31 maggio]] [[1982]], avente lo scopo di sabotare le navi da guerra della [[Royal Navy]] nel porto di [[Gibilterra]] durante la [[guerra delle Falkland]]. L'azione doveva essere svolta da un ufficiale di marina e da ex componenti delle forze speciali della marina, poi passati ai guerriglieri [[montoneros]], ma fallì per l'intercettazione di una telefonata da parte della [[Guardia Civil|polizia spagnola]].
L''''Operazione [[Algeciras]]''' è stata una fallita operazione [[argentina]] che doveva aver luogo [[31 maggio]] [[1982]], avente lo scopo di [[Sabotaggio|sabotare]] le [[Nave da guerra|navi da guerra]] della [[Royal Navy]] nel porto di [[Gibilterra]] durante la [[guerra delle Falkland]]. L'azione doveva essere svolta da un ufficiale di marina e da ex componenti delle [[forza speciale|forze speciali]] della marina, poi passati ai guerriglieri [[montoneros]], ma fallì per l'intercettazione di una telefonata da parte della [[Guardia Civil|polizia spagnola]].


==La preparazione==
==La preparazione==

Versione delle 21:23, 28 ago 2012

La mappa di Gibilterra e della base navale inglese

L'Operazione Algeciras è stata una fallita operazione argentina che doveva aver luogo 31 maggio 1982, avente lo scopo di sabotare le navi da guerra della Royal Navy nel porto di Gibilterra durante la guerra delle Falkland. L'azione doveva essere svolta da un ufficiale di marina e da ex componenti delle forze speciali della marina, poi passati ai guerriglieri montoneros, ma fallì per l'intercettazione di una telefonata da parte della polizia spagnola.

La preparazione

La baia di Algeciras con la penisola di Gibilterra

L'azione doveva essere effettuata con delle mine magnetiche di costruzione italiana, partendo dal porto di Algeciras, antistante Gibilterra, minando l'attracco della HMS Ariadne, una fregata della classe Leander che avrebbe attraccato entro una settimana. Tra i componenti, il capitano Fernandez aveva solo compiti di collegamento, mentre tra i due sommozzatori vi era Máximo Alfredo Nicoletti, ex incursore della marina nonché membro del servizio informazioni ed ex guerrigliero, con un'importante esperienza in materia. Infatti Nicoletti era tra gli autori dell'attentato al cacciatorpediniere Santìsima Trinidad, appartenente alla classe Type 42 e costruito su licenza in Argentina, che venne seriamente danneggiato dall'attacco[1].

D'altronde, l'idea di usare Algeciras come base operativa contro il porto di Gibilterra non era nuova, essendo stata già attuata con successo da incursori della Xª Flottiglia MAS durante la seconda guerra mondiale, con la complicità delle autorità spagnole.

L'esito

Mentre il commando si dirigeva in auto dal territorio spagnolo a quello inglese, venne fermato da due poliziotti che li avevano ritenuti dei narcotrafficanti che si preparavano a dare l'assalto ad una imbarcazione rivale[1], ma una volta arrestati, il capo del gruppo dichiarò:

(ES)

«Soy el capitán Fernández, de la Armada Argentina, y estoy en una misión secreta. Desde este momento me considero prisionero de guerra y no diré una palabra más.»

(IT)

«Sono il capitano Fernandez, della Marina argentina, e sono in missione segreta. Da questo momento mi considero prigioniero di guerra e non dirò una parola in più.»

I tre componenti del commando furono espulsi verso l'Argentina, accompagnati senza clamore sotto scorta all'aeroporto di Madrid ed alle isole Canarie lasciati liberi di proseguire; probabilmente la linea morbida del governo spagnolo è collegata al fatto che la Spagna ritiene Gibilterra territorio spagnolo usurpato.

La storia della operazione segreta è stata ricostruita in un documentario del 2003, dal titolo Operación Algeciras di produzione Argentino-Spagnola.

Note

  1. ^ a b Operación Gibraltar - Comandos Montoneros en acción, su clarin.com, URL consultato il 17 aprile 2009.

Collegamenti esterni