Gaio Asinio Gallo: differenze tra le versioni

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Gallo era figlio di [[Gaio Asinio Pollione]]. Nel [[11 a.C.]] sposò [[Vipsania Agrippina]], figlia di [[Marco Vipsanio Agrippa]] e della sua prima moglie [[Cecilia Attica]]. Vipsania era inoltre la precedente moglie di [[Tiberio Claudio Nerone|Tiberio]]. Asinio fu console nel [[8 a.C.]], proconsole d'Asia nel [[6 a.C.]]-[[5 a.C.]]
Gallo era figlio di [[Gaio Asinio Pollione]]. Nel [[11 a.C.]] sposò [[Vipsania Agrippina]], figlia di [[Marco Vipsanio Agrippa]] e della sua prima moglie [[Cecilia Attica]]. Vipsania era inoltre la precedente moglie di [[Tiberio Claudio Nerone|Tiberio]]. Asinio fu console nel [[8 a.C.]], proconsole d'Asia nel [[6 a.C.]]-[[5 a.C.]]


Asinio Gallo aveva avanzato il diritto di paternità sul figlio di Tiberio e Vipsania, [[Druso minore|Druso]], e per questo era malvisto da Tiberio<ref>[[Cassio Dione]], [[Storia romana (Cassio Dione)|Storia romana]], LVII, 2,7.</ref>; Gaio corteggiò anche la vedova di [[Gaio Giulio Cesare Claudiano Germanico|Gaio Giulio Cesare Germanico]], [[Agrippina maggiore|Agrippina]]. Questo e la sua acuta personalità lo portarono ad un'inimicizia con Tiberio.
Asinio Gallo aveva avanzato il diritto di paternità sul figlio di Tiberio e Vipsania, [[Druso minore|Druso]], e per questo era malvisto da Tiberio<ref>[[Cassio Dione]], ''[[Storia romana (Cassio Dione)|Storia romana]]'', LVII, 2,7.</ref>; Gaio corteggiò anche la vedova di [[Gaio Giulio Cesare Claudiano Germanico|Gaio Giulio Cesare Germanico]], [[Agrippina maggiore|Agrippina]]. Questo e la sua acuta personalità lo portarono ad un'inimicizia con Tiberio.
Nel [[30]], sotto istigazione di Tiberio, il Senato dichiarò Gallo nemico pubblico, e venne tenuto in una condizione di assoluto isolamento ([[Cassio Dione Cocceiano]] 58.3): "Non aveva compagni o servi con lui, non parlava con nessuno e non vedeva nessuno, eccetto quando qualcuno doveva portargli del cibo, di scarsa qualità e quantità, tanto che non gli dava nessuna forza o soddisfazione da portarlo alla morte."
Nel [[30]], sotto istigazione di Tiberio, il Senato dichiarò Gallo nemico pubblico, e venne tenuto in una condizione di assoluto isolamento ([[Cassio Dione Cocceiano]] 58.3): "Non aveva compagni o servi con lui, non parlava con nessuno e non vedeva nessuno, eccetto quando qualcuno doveva portargli del cibo, di scarsa qualità e quantità, tanto che non gli dava nessuna forza o soddisfazione da portarlo alla morte."



Versione delle 18:38, 13 giu 2012

Gaio Asinio Gallo (in latino: Gaius Asinius Gallus; ... – ...) è stato un senatore romano, appartenente alla dinastia giulio-claudia.

Gallo era figlio di Gaio Asinio Pollione. Nel 11 a.C. sposò Vipsania Agrippina, figlia di Marco Vipsanio Agrippa e della sua prima moglie Cecilia Attica. Vipsania era inoltre la precedente moglie di Tiberio. Asinio fu console nel 8 a.C., proconsole d'Asia nel 6 a.C.-5 a.C.

Asinio Gallo aveva avanzato il diritto di paternità sul figlio di Tiberio e Vipsania, Druso, e per questo era malvisto da Tiberio[1]; Gaio corteggiò anche la vedova di Gaio Giulio Cesare Germanico, Agrippina. Questo e la sua acuta personalità lo portarono ad un'inimicizia con Tiberio. Nel 30, sotto istigazione di Tiberio, il Senato dichiarò Gallo nemico pubblico, e venne tenuto in una condizione di assoluto isolamento (Cassio Dione Cocceiano 58.3): "Non aveva compagni o servi con lui, non parlava con nessuno e non vedeva nessuno, eccetto quando qualcuno doveva portargli del cibo, di scarsa qualità e quantità, tanto che non gli dava nessuna forza o soddisfazione da portarlo alla morte."

Morì di fame in prigione nel 33 (Publio Cornelio Tacito, Annales 6.23); non sappiamo se volontariamente o perché obbligato. Quando Agrippina morì nell'ottobre dello stesso anno, Tiberio la accusò di immoralità e di adulterio con Asinio Gallo, la cui morte l'avrebbe indotta a rifiutare la vita. (Annales 6.23). Il suo nome fu cancellato dai pubblici monumenti (secondo la pratica della damnatio memoriae), e successivamente venne esposto e ripresentato dopo la morte di Tiberio.

Note