Antonino di Piacenza: differenze tra le versioni
m →Culto: : +città |
m fix vari |
||
| Riga 27: | Riga 27: | ||
|Attività = santo |
|Attività = santo |
||
|Nazionalità = italiano |
|Nazionalità = italiano |
||
|PostNazionalità =, venerato come tale dalla [[Chiesa cattolica]] e commemorato il [[30 settembre]] |
|PostNazionalità =, venerato come tale dalla [[Chiesa cattolica]] e commemorato il [[30 settembre]] |
||
|Immagine = |
|Immagine = |
||
}} |
}} |
||
| Riga 35: | Riga 35: | ||
La tradizione locale tramanda che il suo [[martirio]] si consumò nelle vicinanze di [[Travo]] intorno al [[303]]. |
La tradizione locale tramanda che il suo [[martirio]] si consumò nelle vicinanze di [[Travo]] intorno al [[303]]. |
||
La sua esistenza è ricordata |
La sua esistenza è ricordata nel ''[[De laude Sanctorum]]'' di [[Vittricio di Rouen]], risalente alla fine del [[IV secolo]], nonché nel [[Martirologio Geronimiano]], che lo riporta alla data del [[30 settembre]], probabile data di nascita. |
||
L'[[agiografia]] più antica e dettagliata |
L'[[agiografia]] più antica e dettagliata è stata scritta a cavallo tra il [[IX secolo|IX]] e il [[X secolo]], con il ''Gesta Sanctorum Antonini, Victoris, Opilii et Gregorii PP. X''. |
||
== Culto == |
== Culto == |
||
| Riga 43: | Riga 43: | ||
Ricognizioni storiche delle [[reliquie]] sono state eseguite per secoli, dai dintorni dell'anno [[1000]], ad opera del vescovo Sigifredo, passando per il [[1510]] ([[Malabaila]]), il [[1562]] ([[Bernardino Scotti]]), il [[1569]] ([[Paolo Burali d'Arezzo]]) e il [[1615]] ([[Claudio Rangoni (vescovo di Piacenza)|Claudio Rangoni]]), per finire con l'approfondito studio di [[Giovanni Battista Scalabrini]] tra il [[1878]] e il [[1879]]. |
Ricognizioni storiche delle [[reliquie]] sono state eseguite per secoli, dai dintorni dell'anno [[1000]], ad opera del vescovo Sigifredo, passando per il [[1510]] ([[Malabaila]]), il [[1562]] ([[Bernardino Scotti]]), il [[1569]] ([[Paolo Burali d'Arezzo]]) e il [[1615]] ([[Claudio Rangoni (vescovo di Piacenza)|Claudio Rangoni]]), per finire con l'approfondito studio di [[Giovanni Battista Scalabrini]] tra il [[1878]] e il [[1879]]. |
||
Il suo culto è stato attivo nella [[diocesi di Piacenza]] sin dal secolo successivo alla sua morte. Fu nominato [[patrono]] di [[Piacenza]], ruolo condiviso con [[san Giustina]], e gli fu intitolata la prima cattedrale della città, l'attuale [[Basilica di Sant'Antonino]]. |
Il suo culto è stato attivo nella [[diocesi di Piacenza]] sin dal secolo successivo alla sua morte. Fu nominato [[patrono]] di [[Piacenza]], ruolo condiviso con [[san Giustina]], e gli fu intitolata la prima [[cattedrale]] della città, l'attuale [[Basilica di Sant'Antonino]]. |
||
La città prevede due feste patronali: il [[4 luglio]], in primo grado, con l'omaggio delle autorità amministrative e religiose locali, e il [[13 novembre]], giorno dell'invenzione delle reliquie, in secondo grado. |
La città prevede due feste patronali: il [[4 luglio]], in primo grado, con l'omaggio delle autorità amministrative e religiose locali, e il [[13 novembre]], giorno dell'invenzione delle reliquie, in secondo grado. |
||
| Riga 52: | Riga 52: | ||
== Pseudoepigrafia == |
== Pseudoepigrafia == |
||
Per secoli al santo è stata attribuita la cronaca di un [[pellegrinaggio]] in [[Terra Santa]], diffusa nel [[Medioevo]] e nel [[Rinascimento]]. Nel [[1889]] fu dimostrato da [[Gildemeister]], grazie a due [[manoscritto|manoscritti]] del [[IX secolo]] e al loro studio storico e filologico, che il testo era riferito a un periodo intorno al [[570]], probabilmente redatto da un pellegrino piacentino devoto |
Per secoli al santo è stata attribuita la cronaca di un [[pellegrinaggio]] in [[Terra Santa]], diffusa nel [[Medioevo]] e nel [[Rinascimento]]. Nel [[1889]] fu dimostrato da [[Gildemeister]], grazie a due [[manoscritto|manoscritti]] del [[IX secolo]] e al loro studio storico e filologico, che il testo era riferito a un periodo intorno al [[570]], probabilmente redatto da un pellegrino piacentino dell'epoca devoto ad Antonino. |
||
== Collegamenti esterni == |
== Collegamenti esterni == |
||
Versione delle 15:30, 2 giu 2011
| Sant'Antonino di Piacenza | |
|---|---|
| Venerato da | Chiesa cattolica |
| Santuario principale | Basilica di Sant'Antonino, Piacenza |
| Ricorrenza | 30 settembre (4 luglio, 13 novembre) |
| Patrono di | Piacenza |
Antonino di Piacenza (... – Travo, 303) è stato un santo italiano, venerato come tale dalla Chiesa cattolica e commemorato il 30 settembre.
Le notizie circa la sua biografia sono scarse e poco attendibili, come la sua appartenenza alla Legione tebana.
La tradizione locale tramanda che il suo martirio si consumò nelle vicinanze di Travo intorno al 303.
La sua esistenza è ricordata nel De laude Sanctorum di Vittricio di Rouen, risalente alla fine del IV secolo, nonché nel Martirologio Geronimiano, che lo riporta alla data del 30 settembre, probabile data di nascita.
L'agiografia più antica e dettagliata è stata scritta a cavallo tra il IX e il X secolo, con il Gesta Sanctorum Antonini, Victoris, Opilii et Gregorii PP. X.
Culto
Nel IV secolo il vescovo Savino di Piacenza avrebbe ritrovato le sue spoglie. Ricognizioni storiche delle reliquie sono state eseguite per secoli, dai dintorni dell'anno 1000, ad opera del vescovo Sigifredo, passando per il 1510 (Malabaila), il 1562 (Bernardino Scotti), il 1569 (Paolo Burali d'Arezzo) e il 1615 (Claudio Rangoni), per finire con l'approfondito studio di Giovanni Battista Scalabrini tra il 1878 e il 1879.
Il suo culto è stato attivo nella diocesi di Piacenza sin dal secolo successivo alla sua morte. Fu nominato patrono di Piacenza, ruolo condiviso con san Giustina, e gli fu intitolata la prima cattedrale della città, l'attuale Basilica di Sant'Antonino.
La città prevede due feste patronali: il 4 luglio, in primo grado, con l'omaggio delle autorità amministrative e religiose locali, e il 13 novembre, giorno dell'invenzione delle reliquie, in secondo grado.
La sua devozione è diffusa in altre diocesi italiane e in Gallia.
A lui è intitolata l'omonima città Sant'Antonino (Svizzera).
Pseudoepigrafia
Per secoli al santo è stata attribuita la cronaca di un pellegrinaggio in Terra Santa, diffusa nel Medioevo e nel Rinascimento. Nel 1889 fu dimostrato da Gildemeister, grazie a due manoscritti del IX secolo e al loro studio storico e filologico, che il testo era riferito a un periodo intorno al 570, probabilmente redatto da un pellegrino piacentino dell'epoca devoto ad Antonino.
Collegamenti esterni
- Antonino di Piacenza, in Santi, beati e testimoni - Enciclopedia dei santi, santiebeati.it.
