James Elliot: differenze tra le versioni

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È professore di [[fisica]], [[scienze della Terra]] e [[planetologia]], direttore dell'Osservatorio di Astrofisica presso il [[Massachusetts Institute of Technology|MIT]]. Elliot ha fatto parte di un team che ha riscoperto il sistema di [[anello planetario|anelli]] attorno al pianeta [[Urano (astronomia)|Urano]]<ref>The Rings of Uranus
È stato professore di [[fisica]], [[scienze della Terra]] e [[planetologia]], direttore dell'Osservatorio di Astrofisica presso il [[Massachusetts Institute of Technology|MIT]]. Elliot ha fatto parte di un team che ha riscoperto il sistema di [[anello planetario|anelli]] attorno al pianeta [[Urano (astronomia)|Urano]]<ref>The Rings of Uranus
J.L. Elliot, E. Dunham, D. Mink, Nature 267, pp. 328-330 & [http://news.bbc.co.uk/2/hi/science/nature/6569849.stm Uranus rings 'were seen in 1700s'] BBC News, 18 April 2007</ref>. Si è laureato presso il MIT nel [[1965]] ed ha ottenuto il [[Ph.D]] presso [[Università Harvard|Harvard]] nel [[1972]].
J.L. Elliot, E. Dunham, D. Mink, Nature 267, pp. 328-330 & [http://news.bbc.co.uk/2/hi/science/nature/6569849.stm Uranus rings 'were seen in 1700s'] BBC News, 18 April 2007</ref>. Si è laureato presso il MIT nel [[1965]] ed ha ottenuto il [[Ph.D]] presso [[Università Harvard|Harvard]] nel [[1972]].


Elliott ha evidenziato, insieme al suo team, il riscaldamento globale in atto su [[Tritone (astronomia)|Tritone]], il maggiore satellite di [[Nettuno (astronomia)|Nettuno]]<ref>http://hubblesite.org/newscenter/newsdesk/archive/releases/1998/23/text/</ref><ref>Elliot, J. L., H. B. Hammel, L. H. Wasserman, O. G. Franz, S. W. McDonald, M. J. Person, C. B. Olkin, E. W. Dunham, J. R. Spencer, J. A. Stansberry, M. W. Buie, J. M. Pasachoff, B. A. Babcock, T. H. McConnochie, Global warming on Triton, Nature, 393, 765-767, 1998</ref>.
Elliott ha evidenziato, insieme al suo team, il riscaldamento globale in atto su [[Tritone (astronomia)|Tritone]], il maggiore satellite di [[Nettuno (astronomia)|Nettuno]]<ref>http://hubblesite.org/newscenter/newsdesk/archive/releases/1998/23/text/</ref><ref>Elliot, J. L., H. B. Hammel, L. H. Wasserman, O. G. Franz, S. W. McDonald, M. J. Person, C. B. Olkin, E. W. Dunham, J. R. Spencer, J. A. Stansberry, M. W. Buie, J. M. Pasachoff, B. A. Babcock, T. H. McConnochie, Global warming on Triton, Nature, 393, 765-767, 1998</ref>.


Mediante i metodi di astronomia planetaria, e specialmente attraverso le [[occultazione (astronomia)|occultazioni]] stellari, ha analizzato le atmosfere e le caratteristiche fisiche dei corpi minori del nostro sistema solare. Si interessa particolarmente di [[Plutone (astronomia)|Plutone]], [[Tritone (astronomia)|Tritone]], degli oggetti della [[fascia di Kuiper]] e dei [[pianeta extrasolare|pianeti extrasolari]].
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Insieme al prof. Paul Schechter e altri membri del MIT e dell'Harvard College, ha progettato un [[Charge-coupled device|CCD]] per i [[telescopi Magellano]]. Elliot lavora, insieme ad altri colleghi, presso il [[Lowell Observatory]] alla costruzione di un [[fotometro]] ad alta velocità (HIPO) per la [[NASA]], che diverrà operativo nel [[2008]].
Insieme al prof. Paul Schechter e altri membri del MIT e dell'Harvard College, ha progettato un [[Charge-coupled device|CCD]] per i [[telescopi Magellano]]. Elliot ha lavorato, insieme ad altri colleghi, presso il [[Lowell Observatory]] alla costruzione di un [[fotometro]] ad alta velocità (HIPO) per la [[NASA]].


==Note==
==Note==

Versione delle 10:51, 11 mar 2011

James L. Elliot (Columbus, Ohio, 17 giugno 19433 marzo 2011[1]) è stato un astronomo statunitense. È stato professore di fisica, scienze della Terra e planetologia, direttore dell'Osservatorio di Astrofisica presso il MIT. Elliot ha fatto parte di un team che ha riscoperto il sistema di anelli attorno al pianeta Urano[2]. Si è laureato presso il MIT nel 1965 ed ha ottenuto il Ph.D presso Harvard nel 1972.

Elliott ha evidenziato, insieme al suo team, il riscaldamento globale in atto su Tritone, il maggiore satellite di Nettuno[3][4].

Mediante i metodi di astronomia planetaria, e specialmente attraverso le occultazioni stellari, ha analizzato le atmosfere e le caratteristiche fisiche dei corpi minori del nostro sistema solare. Si è interessato particolarmente di Plutone, Tritone, degli oggetti della fascia di Kuiper e dei pianeti extrasolari.

Insieme al prof. Paul Schechter e altri membri del MIT e dell'Harvard College, ha progettato un CCD per i telescopi Magellano. Elliot ha lavorato, insieme ad altri colleghi, presso il Lowell Observatory alla costruzione di un fotometro ad alta velocità (HIPO) per la NASA.

Note

  1. ^ Template:Citaweb
  2. ^ The Rings of Uranus J.L. Elliot, E. Dunham, D. Mink, Nature 267, pp. 328-330 & Uranus rings 'were seen in 1700s' BBC News, 18 April 2007
  3. ^ http://hubblesite.org/newscenter/newsdesk/archive/releases/1998/23/text/
  4. ^ Elliot, J. L., H. B. Hammel, L. H. Wasserman, O. G. Franz, S. W. McDonald, M. J. Person, C. B. Olkin, E. W. Dunham, J. R. Spencer, J. A. Stansberry, M. W. Buie, J. M. Pasachoff, B. A. Babcock, T. H. McConnochie, Global warming on Triton, Nature, 393, 765-767, 1998

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